lunedì 9 luglio 2018

Sanità pubblica e sanità privata: e i cittadini?

Fidanzamento ufficiale tra sanità pubblica e privata. È avvenuto ieri a villa Maria Cecilia di Cotignola dove il direttore dell’Ausl unica di Romagna, Marcello Tonini, ha sdoganato e benedetto l’apporto essenziale, a suo parere, della sanità privata per mantenere i livelli standard elevati (rispetto ad altre regioni) delle prestazioni sanitarie.

È una presa d’atto di una realtà di fatto in cui oggi in regione una percentuale di prestazioni che oscilla tra il 15 ed il 25 % viene effettuato da privati in convezione con le Ausl pubbliche. Quindi, niente da recriminare da Tonini per questa perdita di terreno del pubblico, ma, anzi un ruolo di riconoscimento del privato come integratore nel ruolo sanitario. Ossia una resa.
Via, pertanto, gli orpelli o “incrostazioni Ideologiche” contro il privato come quelle che portarono quaranta anni fa a costruire Villa Maria a Cotignola , governata dalla DC, e non a Lugo, governata dalla sinistra. È del resto quello che hanno chiesto a gran voce gli esperti sanitari convocati alla bisogna dai padroni di casa : i professori Bottari dell’Università di Bologna e Biagi (AIOP Emilia-Romagna), autentici “soloni “ della sanità privata integrata nel pubblico, che naturalmente hanno infarcito le loro tesi di anglicismi (governance,story telling, performance, etc) per dare un’immagine efficientista.

Del resto, il motto del padrone di casa, “GVM ,cure and research”, è in inglese ed è appunto nella ricerca il futuro obiettivo di Villa Maria al servizio di imprese private. Ok, ma chi paga? Domanda elegantemente elusa nel dibattito.

Domanda che noi rigiriamo al direttore generale Tonini: chi pagherà? La commistione pubblico/privato avverrà anche nel campo della ricerca con il beneplacito generale, abbandonate ormai le famose “incrostazioni ideologiche”?

Del resto, la ricerca finanziata in questo modo andrà a beneficio della sanità privata e non per soluzioni di interesse comune. Ci permettiamo di ricordare ai politici presenti, i sindaci di Cotignola e Massa Lombarda, gli articoli della Costituzione sulla salute come diritto individuale fondamentale ( art.32) e sull’attività economica , compreso il diritto di impresa,che va indirizzata a fini sociali (art.42).

I Verdi, intervenuti al dibattito, hanno lamentato la gestione dell’Ausl di Romagna sull’ospedale di Lugo, ormai ridotto ad un gigantesco poliambulatorio, ed in particolare hanno evidenziato i limiti cronici del pronto soccorso. Della serie: il lavoro “sporco” lo faccia il pubblico, l’innovazione e la ricerca il privato, ossia GVM, così vicino a Lugo.



Gabriele Serantoni (portavoce Verdi - Lugo)

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