
Premesso che, per ovvie necessità di riservatezza, dato che siamo di fronte a questioni con possibili risvolti penali, non potremo fornire tutte le informazioni di cui siamo in possesso, cercheremo comunque di fare maggior chiarezza in merito.
Il Comitato C.A.S.T.A. dopo attente valutazioni ha scelto di intraprendere la via dell’Esposto alla Magistratura e non il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). Questa decisione mira ad ampliare le possibilità di fermare il progetto del Matrix, visto che l’azione attraverso il TAR è stata parallelamente intrapresa da alcuni esponenti del mondo agricolo ed agroalimentare, da noi sensibilizzati sulle problematiche legate alla lavorazione del Matrix, che si sono sentiti direttamente coinvolti dalle eventuali ripercussioni. Oltre a ciò (e per noi principale motivo) le esperienze avute in passato con il TAR, quando agimmo nei confronti della centrale Unigrà, ci hanno portato a non serbare la benché minima fiducia in tale organismo.