mercoledì 29 settembre 2010

Vietiamo anche a Lugo le sportine di plastica

Nel 2008 ogni italiano ha prodotto, in media, 546 kg di rifiuti di cui circa il 10-15% sono costituiti da plastica (circa 65 kg). Il 38% della plastica consumata in Europa è stata destinata agli imballaggi: 18 milioni di tonnellate di plastica che sono diventati rifiuti. Nella Bassa Romagna i numeri non sono molto diversi: nel 2004 a Lugo sono stati raccolti 615 chilogrammi di rifiuti per abitante, di cui 27 di plastica raccolta in maniera differenziata.

La Finanziaria 2007 aveva previsto, sul territorio nazionale, a partire dal 1° gennaio 2010, il divieto di commercializzare sportine per la spesa in plastica, da sostituire con sportine in materiale biodegradabile o altri contenitori non usa e getta, come richiesto anche dalla normativa comunitaria EN 13432. Ogni italiano produce in media 300 sportine di plastina in un anno, che corrispondono, a livello nazionale, a 180 mila tonnellate di petrolio consumato.

Purtroppo il Governo non ha mai promulgato i decreti attuativi che dovevano stabilire come gestire il divieto e quindi questo obbligo è diventato puramente facoltativo. Il Ministro all'Ambiente Prestigiacomo, salvo ulteriori rinvii, ha prorogato per ora il divieto al 1° gennaio 2011.

Alcune grandi catene di distribuzione e anche alcuni piccoli commercianti, anche a Lugo, hanno deciso comunque di rispettare volontariamente il divieto ed eliminare le sportine di plastica, ma non tutti.

Alcuni Comuni italiani, 150 nel 2009, più altri 250 che si sono impegnati ad agire in tal senso nel 2010, hanno superato il Governo e hanno vietato, nel proprio territorio, la commercializzazione di sportine di plastica, salvo l'esaurimento delle scorte.

Fra i Comuni virtuosi spiccano Torino, che dal luglio 2010 ha già evitato la circolazione di 2 milioni e mezzo di sacchetti di plastica inquinanti e Roma, il cui Sindaco si è recentemente impegnato ad emanare una simile ordinanza.

Chiediamo che anche il Comune di Lugo si adegui e, senza aspettare ulteriori rinvii governativi, vieti l'uso delle sportine di plastica sul proprio territorio, come già tanti altri Comuni stanno facendo in Italia e come già in Europa sta diventando una prassi.

Gabriele Serantoni

Verdi Lugo – Costituente Ecologista

3 commenti:

  1. Altre informazioni su:
    http://www.stopthefever.org
    http://www.european-bioplastics.org
    http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:31994L0062:IT:NOT

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  2. Non che si stia chiedendo il mondo.
    Mumbai (India) le ha vietate nel 2000.
    Dhaka (Bangladesh) nel 2002.
    Sud Africa e Taiwan nel 2003.
    Eritrea, Somalia e Ruanda nel 2005.
    Kenia e Uganda nel 2007.
    San Francisco, negli Stati Uniti e, pochi mesi dopo, l'intera California, nel 2007.
    Modbury (Gran Bretagna) è stato il primo Comune europeo a vietarle (prima ancora, nel 2002, l'Irlanda le aveva fortemente tassate, riducendone l'uso del 90%).
    Australia nel 2008.

    Aspettiamo ancora?

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  3. anche Lugo, la città mercato, dovrebbe dare il buon esempoi, sarebbe l'inizio del trend positivo per un comune che fino ad ora si è distinto solo per una corsa al consumo del terrirorio

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