Si è svolto giovedì 27 giugno, presso il Centro Sociale “Il Tondo” di Lugo il primo incontro dedicato alla vicenda dell'AUSL unica della Romagna organizzato dagli Ecologisti Civici della Bassa Romagna.Durante la serata, che ha visto una buona partecipazione attiva della cittadinanza, sono emersi innumerevoli spunti di riflessione sulla gestione della sanità e molte perplessità su questa enorme operazione finanziaria.
Innanzi tutto quello che i cittadini che sono intervenuti hanno rilevato è un colossale problema di comunicazione e democrazia. Nessun partito, fra quelli che si sono candidati alle ultime elezioni regionali e che oggi ci governano, ha mai parlato, durante la campagna elettorale, dell'intenzione di unificare le AUSL della Romagna. Ci si chiede, quindi, con quale mandato popolare gli amministratori Emiliano-Romagnoli abbiano intrapreso questo percorso. Un percorso, fra l'altro, che, pur rimanendo molto fumoso e lacunoso, si preannuncia piuttosto rapido, in quanto il progetto di legge regionale dovrebbe essere messo ai voti già entro la fine dell'anno. Fra i molti dubbi, una delle poche certezze, guarda caso, è che si sa già chi sarà il superdirettore di questa megazienda: si parla, infatti, di Tiziano Carradori, ex direttore generale dell'AUSL di Ravenna. Il problema della democrazia è quanto mai grave, dal momento che le istituzioni coinvolte per il momento non hanno ancora iniziato a consultare i cittadini che sono i proprietari e nello stesso gli utenti delle AUSL.





