
Incredibilmente questa epocale riforma della sanità regionale o, per meglio dire, della sanità romagnola, dato che in Emilia non si parla di unificazione delle AUSL esistenti, come se unire le aziende sanitarie comporti supposti risparmi solo in Romagna, non ha mai fatto parte del programma politico dei partiti che governano oggi la Regione, né le Provincie e i Comuni interessati. Nessun partito che governa in Romagna si è mai candidato annunciando che avrebbe unificato le AUSL, come se il mandato degli elettori e il governo del territorio fossero due cose distinte. Eppure l'impressione è che l'unificazione delle AUSL della Romagna sia una decisione già presa e per nulla in discussione.
Molti sindaci, per la verità, preoccupati per i propri ospedali che, in un simile contesto, diventeranno periferici, hanno tentato di alzare la voce. E il Comune di Lugo?
Capiamo che in una partita come questa il Comune di Lugo non possa esercitare certo un potere decisionale paragonabile a quello della Regione, ma ci chiediamo come mai questo silenzio. Il Sindaco di Faenza ha indetto un Consiglio Comunale, per il prossimo 9 luglio, che dovrà affrontare esclusivamente il tema dell'AUSL unica della Romagna e la conseguente riorganizzazione sanitaria. Non si potrebbe fare qualcosa di analogo anche nel Comune di Lugo? Magari anche un incontro pubblico nel quale il Sindaco, che, evidentemente, è favorevole a questa operazione, potrebbe spiegare ai propri cittadini cosa ne sarà dell'Ospedale di Lugo.
Nel frattempo continua la raccolta firme in difesa dell'Ospedale di Lugo proposta dagli Ecologisti Civici della Bassa Romagna. Per informazioni su come firmare o per contribuire alla raccolta firme è possibile inviare un'E-Mail a verdilugo@tiscali.it.
Gabriele Serantoni
Verdi/Ecologisti e Reti Civiche – Bassa Romagna
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