
Si è trattato di un incontro che ha fornito risposte vage e generiche e ha lasciato irrisolti tutti i dubbi relativi a questa operazione. Casadio e Des Dorides hanno posto l'accento sulla necessità della riorganizzazione, alla luce dei minori fondi giunti all'AUSL di Ravenna e del taglio di posti letto imposto dal recente Decreto Balduzzi, rimarcando il fatto che negli ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo l'attuale numero di posti letto (4,6 ogni 1000 abitanti) è superiore a quello che la letteratura considera migliore e più conveniente (3,7). Questo perché, secondo Casadio e Des Dorides, nella Provincia di Ravenna si fa un uso improprio degli ospedali. Malgrado ciò entrambi i relatori hanno segnalato che l'AUSL di Ravenna fornisce un servizio fra i migliori in regione e il servizio sanitario regionale è a sua volta uno dei migliori a livello regionale. In pratica, ciò che facciamo è sbagliato, ma il risultato è ottimo!
In compenso i previsti risultati di questa riorganizzazione e dell'unione delle AUSL della Romagna, anche se mancano ormai pochi mesi, paiono ancora molto fumosi. Affermare che i tre ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo verranno messi in rete, diventando tre padiglioni di uno stesso ospedale, ha poco significato, se non si chiarisce quali servizi e reparti resteranno a Lugo e Faenza. Oltretutto si continuano a sbandierare queste fantomatiche Case della Salute come soluzione a tutti i guai, ma ci chiediamo come potranno le Case della Salute gestire i codici bianchi del pronto soccorso, con quali competenze e in quali strutture verranno realizzate. Inoltre come verrà gestito il forte passivo di alcune delle AUSL romagnole? Resta anche una questione cui nessuno vuole rispondere: perché se è così economico unire le AUSL, si è deciso di farlo solo in Romagna e non in Emilia, dove addirittura resta la piccola AUSL di Imola?
L'incontro di mercoledì 17 è stato un atto dovuto, ma crediamo che i sindaci della Bassa Romagna debbano organizzare al più presto degli incontri pubblici in tutti i Comuni per spiegare ai propri cittadini cosa ne sarà dell'AUSL di Ravenna e dell'ospedale di Lugo.
Nel frattempo prosegue la nostra raccolta firme contro il depotenziamento dell'ospedale di Lugo e della Bassa Romagna. Per firmare, contribuire alla raccolta o ricevere informazioni è possibile utilizzare i seguenti recapiti: verdilugo@tiscali.it, 335/6347844.
Gabriele Serantoni
Verdi/Ecologisti Civici Bassa Romagna
Buongiorno, vi segnalo il post informativo che ho creato sul mio blog relativamente alla questione.
RispondiEliminahttp://opendatabassaromagna.blogspot.it/2013/08/lausl-unica-della-romagna.html