venerdì 30 gennaio 2015

I Verdi chiedono le dimissioni del direttore sanitario dell'Ospedale di Lugo

zcVYnplgPUxrEC6h58kE0E0niiMTymB1uCR1PCC+coU=--l_ospedale_di_lugoOSPEDALE di LUGO: i Verdi chiedono le dimissioni del direttore sanitario per i disservizi della struttura

L’ ospedale Umberto 1° di Lugo è destinato ad una chiusura lenta e progressiva.

A queste conclusioni sono arrivati i Verdi di Lugo dopo aver valutato questi fatti.

Innanzitutto, da oltre un anno ad oggi ha perduto la caratteristica di ospedale primario: si sono chiusi diversi reparti come pediatria ed oculistica che restano solo come ambulatori. Inoltre si sono tagliati diversi posti letto creando due piattaforme, una per medicina, ossia lungodegenza, pneumologia, cardiologia,” post acuti”, mentre la seconda , chirurgica,tratta la chirurgia generale,l’urologia, la ginecologia, l’ortopedia e la chirurgia del sistema nervoso periferico..

Al giorno d’oggi, la cardiologia è quasi scomparsa, tanto che quando viene diagnosticato al paziente un infarto in atto, lo si spedisce direttamente con l’ambulanza a Ravenna.
Inoltre si è depotenziatala senologia, fiore all’occhiello dell’ospedale di Lugo lasciando partire il dottor Magalotti non incentivandolo a rimanere e favorendo in tal modo il pellegrinaggio dei pazienti all’ospedale di Urbino dove lui presta servizio.

Il vero scandalo, in verità, è lo stato del Pronto Soccorso in cui il paziente è costretto spesso a rimanere ore ed ore prima di essere ricoverato e curato.

Inoltre il personale medico ed infermieristico è insufficiente ed è costretto a lavorare sotto stress con il pericolo di commettere errori; varrebbe la pena ricordare che i pazienti sono esseri umani, non oggetti inanimati

Perché tutto questo?

I cittadini e i pazienti pagano sulla propria pelle la sottomissione ad un progetto politico: la grande Ausl di Romagna, che prevede la riduzione ai minimi termini (ossia ai soli ambulatori) di tutti gli ospedali di medie dimensioni delle tre province.

Tutti i Sindaci, ad eccezione di quello di Forlì, ed inizialmente anche Faenza,hanno rinunciato a difendere i propri ospedali delegando le proprie responsabilità alla mega struttura-Moloch della Ausl di Romagna.

Anche a Lugo si è ceduto a questa logica di accentramento delle strutture sanitarie nelle città capoluogo malgrado le migliaia di firme raccolte dai Verdi e portate anche in Regione; gravissima la responsabilità dell’ex Sindaco, nonché , all’epoca, presidente dell’Unione dei Comuni, che ha rinunciato al ruolo che la legge gli assegna, ossia essere la massima autorità sanitaria del Comune di appartenenza.

L’attuale sindaco,Ranalli, aveva promesso in campagna elettorale di cambiare rotta, ma a tutt’oggi, non vediamo cambiamenti, anzi…

I disservizi ed i disagi per i pazienti all’ospedale di Lugo sono sempre più aumentati;stando l’attuale grave situazione l’intervento del Sindaco sul Direttore sanitario, di cui chiediamo esplicitamente le dimissioni, è quanto mai indispensabile.

Ad evitare disagi e probabili effetti letali sui pazienti.

Gabriele Serantoni

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