lunedì 28 maggio 2018

Politica, campagna elettorale e informazione



Quello che è accaduto con Facebook e le elezioni americane ci ha colpiti un po' tutti. Per dirla in poche parole, dei dati raccolti tramite Facebook sono stati utilizzati per fare campagna elettorale negli Stati Uniti, in favore di Trump. Pare che qualcosa, molto più in piccolo, sia stato fatto anche in Italia.

Ma veramente siamo così stupiti? Ma veramente pensiamo che tutti questi social network esistano solo per il nostro divertimento? Ma veramente pensiamo che Zuckerberg sia diventato così ricco grazie a una piattaforma che serve solamente per tenere le persone in contatto fra loro?

Purtroppo la realtà è peggio di quello che sembra.

Ormai sarà capitato a tutti coloro che utilizzano Internet tramite pc, tablet e smartphone
di essere sommersi di pubblicità relativa a siti che hanno visitato. Se uno cerca un libro in Internet, poi va su Facebook, ecco comparire la pubblicità proprio di quel libro. A casa mia un paio di settimane fa si è rotta la lavatrice. La mia compagna, tramite il SUO smartphone, ha cercato informazioni su una possibile nuova lavatrice e il giorno dopo, sorpresa, al MIO indirizzo e-mail è arrivata una pubblicità di Ebay per l'acquisto di una lavatrice! Ormai il mondo funziona così.

Prima delle elezioni politiche italiane ho assistito a un episodio comico, ma a suo modo inquietante. Ero in un negozio di prodotti per animali in fila alla cassa. Il proprietario, che stava servendo una donna prima di me, con fare superlosco, ha estratto da sotto al bancone una sportina di plastica e, guardando fuori per verificare che non lo vedesse nessuno, l'ha stropicciata, per farla sembrare usata e l'ha passata alla cliente. Se avesse estrattoi un panetto di fumo sarebbe stato meno losco. E poi è iniziato il delirio. "Guardi qua come mi hanno ridotto.", le dice, "Se lo ricordi quando andrà a votare chi è la causa di tutto questo. E' stato Renzi. Lo sa lei che la segretaria di Renzi ha il monopolio delle sportine biodegradabili e Renzi ha fatto questa legge per obbligare tutti a utilizzare le sue sportine?". Quando è stato il mio turno ho provato a dire che c'è una direttiva europea e che per me non è un problema pagare pochi centesimi una sportina biodegradabile. Niente da fare, mi ha voluto dare la sportina di plastica stropicciata. E quando sono uscito mi sono anche dovuto guardare attorno, per non farmi notare.

Ma per la miseria, le sportine di plastica sono un dramma mondiale. I nostri mari ne sono pieni. Nell'Oceano Pacifico si sta formando un CONTINENTE di plastica. E se anche a uno degli animali che muoiono per le sportine non frega niente, c'è sempre il problema della plastica che sta ENTRANDO nella nostra catena alimentare! Ma niente, è colpa di Renzi e della sua segretaria. Che poi è anche una bufala, anzi, una fake new, una notizia inventata ad arte. per portare discredito!

Ecco che la realtà è peggio di quello che potremmo pensare.

Perché c'è chi su questi fenomeni ha costruito il suo successo elettorale. Il M5S e la Lega non solo sono in campagna elettorale da anni, ma stanno lavorando ad arte, soprattutto i primi, con l'informazione/disinformazione in Internet.

In Italia ci sono oltre trenta siti, più o meno riconducibili al M5S, che rimbalzano continuamente notizie vere, presunte vere, verosimili, modificate o addirittura false pro-M5S. Questi siti hanno complessivamente tanti contatti come il sito Internet del Corriere della Sera!

Il fenomeno delle fake news, che a quanto pare nessuno tenta di fermare (qualcosa aveva fatto o tentato di fare Minniti) sta raggiungendo dimensioni agghiaccianti. In Internet circolano ormai in continuazione notizie false, volutamente false e costruite ad arte che hanno comunque fini politici. Renzi è un soggetto indifendibile e sicuramente ci ha messo del suo per autodistruggersi. Credo che si tratti di un politico il cui spessore non è nemmeno paragonabile a quello di certi uomini politici italiani del passato. Eppure mi rendo conto che nei suoi confronti e anche del PD (no, non sono qui per difendere il PD), si è scatenato il fenomeno di costruzione di un'opinione pubblica contraria sempre più ampia basata su notizie spesso false. Manco Berlusconi ai tempi d'oro era arrivato a tanto.

Ecco cos'è successo durante le ultime elezioni.

E' successo che, come accadde tanto tempo fa con la televisione, ora è accaduto con Internet. Milioni di italiani utilizzano Internet per informarsi (e questo va bene), ma non sanno utilizzare lo strumento. Io, senza spendere un centesimo, posso aprire un sito in cui parlo di entomologia, ma non sono un entomologo. Le informazioni scritte in quel sito di entomologia non sono necessariamente corrette e chi ci finisce sopra, non deve cadere nel tranello di pensare che tutto ciò che è in Internet sia vero. Ma qui siamo oltre. Qui c'è gente che inventa deliberatamente notizie false con lo scopo di convincere la gente.

Basti pensare alla foto della Boldrini e della Boschi al funerale di Totò Riina. La foto condivisa da migliaia di persone, era un falso! La Boschi e la Boldrini, ai tempi Ministro e Presidente della Camera, stavano partecipando al funerale di un immigrato nigeriano morto in seguito a una colluttazione causata da un epiteto razzista! Ma la fake news ha comunque generato i suoi frutti, perché quante migliaia di persone avranno visto quella foto? Quante ci avranno creduto. E quante di queste poi si sono ricredute sapendo che era una bufala?

Se poi da un lato c'è chi produce notizie false per orientare l'opinione pubblica, dall'altro c'è la follia degli Italiani, che non sanno più fare a informarsi. Che credono di informarsi utilizzando Facebook, magari leggendo solo il titolo (non dico il sottotitolo, spesso solo il titolo) di ciò che condividono, evitando di leggere il testo dell'articolo.

Su Wikinotizie è possibile trovare un'interessantissima intervista ad Umberto Eco del 2010. Eco sostiene una tesi inquietante: Internet fa bene ai ricchi e male ai poveri! Intendendo ricchi e poveri non con una connotazione economica, ma culturale. Il ricco (culturalmente) sa utilizzare Internet. Sa come trovare un'informazione e anche come verificarla prima di utilizzarla. Il povero (culturalmente), invece, prende la prima che trova. Il problema è che quando abbiamo un'azienda specializzata nell'orientare e creare l'opinione pubblica attraverso Internet che controlla direttamente un partito che, in sostanza, è una sua emanazione siamo fregati!

Cosa possiamo fare?

Non dico che i Verdi devono fare come il M5S. E mai lo dirò, dato che ritengo il M5S esattamente l'opposto di ciò che ritengo fare politica in modo sano e limpido. Però è diventato indispensabile rivedere il nostro modo di comunicare.

E' triste che gli italiani utilizzino i social network per informarsi e non mi piace un mondo che va in questa direzione, ma se vogliamo arrivare a quelle persone (e ormai sono quasi tutti!) non possiamo fare a meno di utilizzare questi canali.

Certo, qui si combatte contro dei professionisti e noi non lo siamo e non abbiamo nemmeno le risorse economiche. E, oltretutto, ritengo amorale utilizzare il sistema delle fake news. Ma questo non toglie che il canale vada studiato, esplorato e utilizzato.

Gian Luca Baldrati

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