domenica 2 ottobre 2011

Conselice: pattumiera dell’Emilia Romagna, arrivano le ceneri degli inceneritori

Pensavamo che Conselice, visto l’inquinamento della centrale Unigrà (pari a quello del transito, in un anno, sul territorio del Comune, di 100 milioni di autoveicoli in più), avesse già dato, invece arriva ora un progetto per il recupero delle scorie degli inceneritori di rifiuti che sorgerà sul sito attualmente occupato dall'ex-colorificio ceramico Endeka SpA. Si tratta di un impianto proposto dalla ditta Officina dell'Ambiente SpA, identico a uno già funzionante a Lomello (PV) e progettato, in parte, da tecnici di HERA.

Se il progetto dovesse essere accolto, Conselice diventerebbe la pattumiera dell’Emilia Romagna, 250.000 tonnellate all’anno di scorie, rifiuti in buona parte classificati come pericolosi, provenienti dagli inceneritori di HERA. L'impianto trasformerebbe queste scorie, tramite semplici sistemi di vagliatura e frantumazione, in gran parte nel Matrix (un prodotto da miscelare anche a cementi e laterizi per l'edilizia) e in piccola parte in rifiuti ritenuti dall’azienda non pericolosi. Non si capisce come ciò possa avvenire; vista l’iniziale pericolosità dei rifiuti stessi, qualcosa di pericoloso da qualche parte deve rimanere. Si tratta infatti di scorie contenenti, fra l’altro, metalli pesanti, IPA (riconosciuti cancerogeni), diossine e materiali che, in seguito alla concentrazione dovuta alla combustione, presentano una accresciuta radioattività. Non a caso il dettagliatissimo progetto è carente di dati relativi alle composizioni dei rifiuti in ingresso e di quelli in uscita. La ditta lamenta inoltre, nella relazione tecnica, che parte delle scorie da inceneritori siano state riconosciute pericolose (DM 205/2010 che recepisce una Direttiva Europea), rispetto a quando fu costruito l'impianto di Lomello, affermando che tale classificazione è di natura puramente giuridica e formale. Questo la dice lunga sull’affidabilità dell’azienda proponente e di chi ci sta dietro, cioè HERA.

Avremo emissioni in atmosfera di svariate tonnellate di polveri l’anno (6,72 sono quelle dichiarate dall’azienda ma sicuramente sottostimate, visto, fra l’altro, che le scorie e i sottoprodotti sarebbero stoccati in gran parte all’esterno), un incremento notevole di mezzi pesanti per il trasporto (53 al giorno, quelli dichiarati ), pericolo di inquinamento delle acque scaricate nello Zaniolo e un prodotto finale, di risulta da rifiuti pericolosi, il Matrix, che verrà additivato anche a materiali per l’edilizia, esponendo così a probabili rischi per la salute gli addetti del settore e gli utenti delle abitazioni.

 

L'incenerimento dei rifiuti è una pratica estremamente pericolosa per la salute e per l'ambiente ed è assolutamente necessario che si proceda con la riduzione dei rifiuti prodotti, l'aumento della raccolta differenziata e il conseguente aumento dei rifiuti riciclati, con lo scopo di dismettere gradualmente gli inceneritori più obsoleti e diminuire la potenza dei restanti. Purtroppo HERA, con l'appoggio dei Comuni, da tempo ostacola le pratiche virtuose della raccolta domiciliare, preferendo, chiaramente, il più remunerativo incenerimento. Quest'impianto non farà altro che alimentare ulteriormente questo perverso e pericoloso mercato legato al funzionamento degli inceneritori.

In merito a questo progetto, ritenendolo non approvabile, abbiamo inviato alla Regione una lunga serie di osservazioni e chiederemo al Comune di Conselice di organizzare un incontro pubblico per informare la cittadinanza in merito a questo nuovo progetto.

 

Luciano Lama - Verdi Conselice-Costituente Ecologista

Gian Luca Baldrati - Verdi Lugo-Costituente Ecologista

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