martedì 29 gennaio 2013

La 'ndrangheta nella Bassa Romagna

10-41440_1L'esecutivo provinciale dei Verdi-Ecocivici esprime grande preoccupazione per la scoperta delle mani della 'ndrangheta sul territorio romagnolo emersa con l'arresto di Nicola Femia .

Il boss calabrese arrestato era presente con le sue attività a Sant’Agata sin dal 2006 dove viveva. Femia aveva sul capo una condanna a ben 23 anni.

A Conselice aveva comprato ettari di terreno edificabile ed era proprietario di una megavilla, frutto delle rendite delle slot machine truccate diffuse a macchia d’olio su tutto il territorio e, anche grazie alla complicità di noti commercialisti romagnoli, aveva creato un impero economico alla luce del sole.

A Massa lombarda pochi anni un referente del boss Provenzano, indagato in Sicilia, ha realizzato una lottizzazione con vari appartamenti. Con quali proventi?

Risulta evidente la necessità di una maggiore vigilanza e di una maggiore sinergia tra tutte le autorità e tutte le amministrazioni per impedire l'attecchimento di questi poteri criminali sul nostro territorio.

Non bisogna affatto sottovalutare il fenomeno e occorre fare di più per prevenirlo mobilitando tutte le forze sane della società.

La criminalità organizzata è dunque tra noi e va individuata ed estirpata.

Occorre eliminare il fenomeno del lavoro nero in edilizia in cui prosperano le decine di aziende edili trasferitesi dal Sud, attratte dalle tante possibilità edificatorie concesse dalle nostre Amministrazioni e che, nel contempo, mettono fuori gioco le imprese che rispettano la legalità.

Bisogna ostacolare il fenomeno dilagante delle slot machine che fatalmente impoveriscono le fasce sociali più disagiate e creano dipendenza, come è già stato ampiamente dimostrato.

Che dire poi delle licenze commerciali, quali ristoranti o bar, che cambiano titolare ogni sei mesi?

In alcune città, come a Reggio Emilia, hanno già cominciato a correre ai ripari, con la nascita del primo osservatorio sulle infiltrazioni mafiose promosso da Camera di Commercio e Prefettura.

La scoperta dell'associazione in stile ‘ndrangheta a Sant’Agata e Conselice è uno scandalo che deve segnare un punto di svolta.

Va istituito dalle amministrazioni, in sinergia con le forze dell'ordine, così come si è fatto a Reggio Emilia, un osservatorio con funzioni di monitoraggio e controllo degli indizi che possono portare a immaginare presenze illegali e/o mafiose nel nostro territorio.

Il pieno sostegno dei Verdi-Ecocivici alla Lista Ingroia significa una lotta incondizionata ai poteri criminali che influiscono pesantemente sulla società italiana

 

Esecutivo Provinciale Verdi-Ecologisti e Civici - Ravenna

Baldrati Gian Luca, Galletti Maria Pia, Lama Luciano, Ravaglia Angelo, Serantoni Gabriele, Turchetti Giorgio

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