mercoledì 8 agosto 2018

Ospedale di Lugo: due passi avanti ed uno indietro

Due buone notizie per l'Ospedale di Lugo.

La terapia intensiva sarà mantenuta. Il progetto di declassarla a terapia semi intensiva e quindi di smantellare di fatto l'ospedale è finalmente rientrato.

Ci saranno sei posti in una rianimazione rimessa a nuovo. Un risultato dovuto anche all'attenzione che abbiamo mantenuto vigile sull'ospedale.

Si potrà continuare a nascere a Lugo, anzi nell'ospedale di Lugo si costituirà una casa della maternità.
Cosi il direttore sanitario dell'AUSL Romagna Stefano Busetti in un recente incontro dei consiglieri comunali dell'Unione dei Comuni.

Ma ecco che l'ordine dei medici, fin'ora colpevolmente silente su tutta l'operazione AUSL Romagna e sul depotenziamento dell'ospedale di Lugo, insorge chiedendo la chiusura delle maternità di Lugo e Faenza perché mancanti di terapia intensiva neonatale.

Magari avrebbero potuto chiedere di dotare anche questi due ospedali di terapia intensiva neonatale e li avremmo capiti e sostenuti.

Invece pretendere che siano i cittadini a spostarsi fuori città per una nascita e non i medici ci pare davvero inaccettabile.

Quindi chiediamo noi la terapia intensiva post natale anche a Lugo, sapendo comunque che i parti a rischio sono già dirottati a Ravenna.

Rimangono le criticità dell'Ospedale di Lugo.

Tra queste la più urgente è il pronto soccorso. Mancano i medici. Forse con contratti migliori si troverebbero! E con un rapporto diverso con l'Università, che dovrebbe abolire il numero chiuso, si potrebbero formare.

Noi comunque continuiamo il nostro impegno per l'Ospedale di Lugo, consapevoli che, come in questo caso, porta risultati.

Gabriele Serantoni - portavoce verdi LUGO

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