mercoledì 2 ottobre 2013

Elezioni comunali: quali idee per Lugo e la Bassa Romagna?

Elezioni-politiche-il-racconto-del-cinema-italiano-video-3Ormai mancano pochi mesi alle prossime elezioni, che si svolgeranno in primavera e che riguarderanno Lugo e tutti i comuni della Bassa Romagna, con l'esclusione di Bagnara.

Già sono iniziati i primi fermenti.

Sono nate diverse liste civiche, di vario orientamento, e già questo è un segnale di profondo cambiamento culturale. Non sappiano quante di queste si presenteranno effettivamente alle elezioni, ma sicuramente rappresentano un'importante novità.

Arriveranno presto anche le liste dei partiti. Senza dubbio ci sarà una lista del PD, per il quale si profilano le primarie fra Ranalli e, probabilmente, Costantini per individuare un candidato sindaco. Ci sarà una lista dell'UDC, già annunciata, non si sa come si comporterà il centrodestra, anche alla luce degli stravolgimenti nazionali di oggi.

E i Verdi/Ecologisti Civici?

Abbiamo lavorato molto in questi anni, su moltissime questioni, dall'AUSL della Romagna agli impianti di stoccaggio di metano, dalle ricerche di metano per l'estrazione dal sottosuolo, alla tutela delle aree naturali come il Canale dei Molini, dalla pista per motori che il Comune di Lugo intendeva realizzare in Via Rivali San Bartolomeo all'impianto per il trattamento delle ceneri degli inceneritori proposto a Conselice. Ora però è il momento delle elezioni e delle scelte.

Per farlo è fondamentale avere un programma solido e concreto da proporre. Le idee in cantiere sono già molte, ma ci piacerebbe costruire un programma che raccolga il contributo di iscritti, simpatizzanti e, in generale, potenziali elettori.

Per questo l'invito è quello di utilizzare il sito come strumento per raccogliere idee e suggerimenti. Forza, un po' di immaginazione! Di cosa hanno bisogno Lugo e la Bassa Romagna per i prossimi 5 anni? Incentivi e semplificazioni per gli interventi di risparmio energetico, per favorire la riduzione dell'inquinamento incrementando le opportunità di lavoro? Lavorare sulla viabilità, per migliorare la qualità dell'aria? Incrementare l'offerta culturale? Implementare gli strumenti per la partecipazione dei cittadini? Favorire lo sviluppo di un'agricoltura sana, puntando sul km 0?

Non ultima, occorre una seria riflessione sulla collocazione dei Verdi/Ecologisti Civici. Dentro una coalizione di centrosinistra, rivitalizzando il vecchio spirito dell'Ulivo? Da soli, forti del nostro programma e delle nostre idee? Alleati a forze di sinistra? Alleati solamente a liste civiche?

Il dibattito è aperto...

Per partecipare è sufficiente inserire un commento.

4 commenti:

  1. Il governo di Lugo ha bisogno di una netta e convinta svolta ecologista.
    Si ricomincia da capo con la nuova amministrazione e serve un vero programma di svolta.
    Fondato sulla Green ECONOMY ,l'unica che riesce a far fronte alla crisi ed a. creare
    lavoro qualificato e duraturo.
    La presenza di una metalmeccanica avanzata sul territorio è una opportunità per questo
    cambiamento.
    Ma anche un'agricoltura di qualità che ,convertendo si al BIOLOGICO ppuò' ritrovare i canali per l'esportazione e svolgere un ruolo chiave per la salute pubblica locale e per la rinaturalizzazione del territorio.
    Così come un passaggio graduale ma significativo alle rinnovabili ed una conversione dell'edilizia al risparmio energetico ...
    Ma anche il rilancio della ferrovia come metropolitana di superficie e l'aumento della mobilità' ciclistica.
    Insomma fare di Lugo una città pienamente europea.
    Difendere le eccellenze nella sanità contro piani di gigantismo incontrollabile ed avviare un
    vero piano di prevenzione primaria delle patologie dovute a inquinamento e stili di vita.
    Questi alcuni spunti di programma..
    Rigenerare l'Ulivo?
    Sarebbe la cosa giusta.
    Le culture fondanti dell'Ulivo (socialista,post comunista,popolare e verdi) possono insieme
    Trovare una cultura di governo adeguata alle sfide attuali.
    Ma per fare questo occorre un forte rinnovamento.
    .
    Il Pd deve rinunciare all'illusione di poter fare da solo e di trattare i suoi momentanei alleati
    come intrusi momentanei.
    Gli ecologisti devono guardare all'Europa e perfezionare una cultura di governo adeguata
    a superare la crisi.
    Il programma deve essere davvero innovativo e fare punto e capo con molti aspetti del recente passato.
    In ogni caso credo che gli ecologisti debbano presentare le loro proposte per il governo di Lugo .
    Dalle risposte che riceveranno si decideranno le eventuali alleanze .

    RispondiElimina
  2. Io credo che uno dei problemi più sentiti sia in questo momento quello economico e a quello occorre dare una risposta. La risposta, però, deve essere tale da non riportarci alla situazione precrisi, ossia a uno sviluppo consumista che non poteva fare altro che crollare.
    Ci sono alcune attività che stanno soffrendo molto meno di altre la crisi economica, perché fanno parte di un tipo diverso di sviluppo. Occorre incentivare e promuovere il più possibile, anche con gli strumenti urbanistici di cui dispone il Comune, tutte le attività che hanno a che fare con la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente: ristrutturazioni, installazione di cappotti, pannelli solari e fotovoltaici, ecc.
    Altra attività che gli enti pubblici devono stimolare è l'agricoltura biologica e a km 0. Favorire l'agricoltura biologica a km 0 significa ridurre gli inquinanti nei nostri territori, diminuire la circolazione di automezzi, garantire un'alimentazione più sana e creare posti di lavoro.
    Un'altra strada su cui lavorare è quella della valorizzazione del patrimonio monumentale. E' incredibile che nel 2013 Lugo abbia una castello cittadino che viene ancora utilizzato per ospitare gli uffici comunali. Lugo non è una città turistica, ma può ugualmente attrarre turisti e la Rocca deve diventare un elemento di attrattiva. Recentemente si sono liberati i locali precedentemente utilizzati dalla sezione distaccata del Tribunale di Lugo. Perché non spostare gli uffici comunali in quella sede, fra l'altro recentemente ristrutturata, e iniziare a usare la Rocca per quello che deve essere, ossia un castello e un museo?

    RispondiElimina
  3. "Il PD deve rinunciare all'illusione di poter fare da solo e di trattare i suoi momentanei alleati come intrusi momentanei". Io credo sia importante non mescolare quello che noi vorremmo con quello che è la realtà, e la realtà ci ha mostrato che il PD è un partito di arroganti, di inaffidabili, di collusioni politico-affaristiche, di gente che ha un concetto di sviluppo diametralmente opposto al nostro, di gente che vede nell'ambiente unicamente un'opportunità di saccheggio ed opera con politiche solo di emergenza non avendo chiaro un progetto di futuro possibile e sostenibile, ingessato com'è fra interessi diversi e logiche di potere. Anch'io avrei voluto che il PD fosse altro da quello che è, ma da tempo ho rinunciato a questo incanto e le battaglie dure che siamo stati costretti ad intraprendere contro le scelte scellerate del PD a livello locale ( centrali Unigrà e Russi, consumo di territorio, fotovoltaico a terra, centrali a biogas con colture dedicate, stabilimento trattamento rifiuti pericolosi di Conselice, stoccaggio ed indagini metanifere, in ultimo l'AUSL unica della Romagna) dovrebbero averci fatto capire che non abbiamo nulla da spartire con gente siffatta, gente che finanche ha mutato "prescrizioni" da "vincolo" in "auspico", come nel caso del binario ferroviario dell' Unigrà. Credo invece, in un' ottica di visibilità, sia buona cosa presentare proposte di governo locale, nella consapevolezza che se non siamo in grado di avere consenso politico, più che finire ostaggio in qualche alleanza dubbia,com'è sempre accaduto, meglio che le nostre proposte si facciano cultura. Purtroppo siamo portatori di un pensiero che precorre i tempi e forse dovremmo ritornare movimento e fare informazione e cultura, non tralasciando all'occasione di fare battaglie.

    Con affetto Luciano

    RispondiElimina
  4. angelo minguzzi E' d26 gennaio 2014 alle ore 04:00

    In riferimento al Says di Baldrati. nel passo che riporto qui di seguito:
    "Occorre incentivare e promuovere il più possibile, anche con gli strumenti urbanistici di cui dispone il Comune, tutte le attività che hanno a che fare con la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente:. .." in coerenza con il suo contenuto e per darvi concreta applicazione, occorre rivedere lo strumento urbanistico RUE nella parte in cui disciplina il numero delle Unità Abitative che si possono ottenere in seguito alla ristrutturazione degli edifici rurali. quelli cioè che si trovano all'interno di aziende agricole, tuttora adibiti ad usi abitativi o a servizi oppure non utilizzati o abbandonati.
    - Trattasi di edifici dotati spesso di un valore architettonico e paesaggistico. non foss'altro che per la loro storia
    - Occupano dello spazio.
    Per queste due concomitanti circostanze appare evidente l'incongruenza tra l'auspicato recupero di tali edifici e la limitazione a 3 del numero di Unità Abitative che vengono consentite nel caso della loro ristrutturazione. Le conseguenze pratiche di questo limite sono:
    - nel migliore dei casi, la necessità di trovare altro terreno per realizzarvi le abitazioni per ospitare chi poteva trovare alloggio in ulteriori Unità Abitative ricavabili in quegli edifici
    - ma potrebbe anche succedere da parte dei proprietari di questi edifici il loro abbandono, non trovando conveniente recuperarli con i vincoli imposti dal RUE. Resteranno i ruderi che CONTINUERANNO AD OCCUPARE TERRENO DETURPANDO IL PAESAGGIO. l'abbandono chel'auspicato recupero e ristrutturazione

    RispondiElimina