lunedì 17 febbraio 2014

Impianto trattamento scorie: e la salubrità dei prodotti?

regione13Impianto trattamento scorie di Conselice. Meo (Verdi): “E’ stata verificata la salubrità dei prodotti?”

“L’impianto di recupero delle scorie degli inceneritori che la Regione ha autorizzato a Conselice ha una potenzialità massima di 250.000 tonnellate all’anno, di cui 62.500 t/a sono rifiuti pericolosi e dalle ceneri si ricaverà un materiale inerte che verrà utilizzato per la produzione di cementi e laterizi. Quali garanzie sono state acquisite sulla salubrità di questo materiale in modo da tutelare la salute dei consumatori e dei lavoratori del settore edile?”

Questa è la principale richiesta di chiarimento contenuta in un’interrogazione alla Giunta presentata oggi dalla consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo.

“Infatti, secondo quanto riportato nella deliberazione della Giunta regionale, i rifiuti ammessi nell’impianto in parte sono costituiti da rifiuti pericolosi con caratteristiche di pericolo H4 “irritanti” e H8 “corrosivi” che possono determinare reazioni infiammatorie con la pelle o le mucose o possono esercitare un’azione distruttiva sui tessuti vivi. Come è possibile utilizzare questo genere di sostanze in prodotti per l’edilizia?”

“Ho anche chiesto – continua Meo – se i cementi e i laterizi che utilizzeranno i tale prodotto per la loro fabbricazione verranno commercializzati con l’indicazione “prodotti da scorie di incenerimento” o altra similare, in modo da garantire il diritto all’informazione del consumatore finale.”

“Gli inceneritori che trattano rifiuti urbani e speciali dell'Emilia-Romagna hanno prodotto circa 210mila tonnellate di "ceneri pesanti e scorie" nel 2012 (ultimo dato disponibile), più altre 20mila dagli inceneritori di soli rifiuti speciali. Anche ammesso di utilizzare tutte le scorie prodotte nella nostra regione – continua l’esponente ecologista – rimane una potenzialità di 20mila ulteriori tonnellate autorizzate che necessariamente dovranno essere reperite da fuori regione. Sarebbe strano che l’impegno preso di non importare rifiuti extraregionali non si applicasse anche alle scorie degli inceneritori. Perciò ho chiesto se si abbia intenzione di inserire tale previsione nel Piano Regionale Gestione Rifiuti in corso di approvazione.”

“Infine – conclude la consigliera – ho domandato per quale motivo l’AUSL di Ravenna ha deciso di non partecipare in alcun modo alla definizione degli atti autorizzativi l’impianto di Conselice.”

Qui è possibile scaricare il testo integrale dell'interrogazione.

2 commenti:

  1. Non vorrei passare per quello che si è informato solo parzialmente, tutt'altro sono informatissimo almeno sugli aspetti procedurali, mi astengo su altri giudizi specialistii non ritenendomi sufficientemente competente.
    Dubito però che tutti quelli che stanno sbraitando lo siano; non voglo ripertermi ma sono del parere che sia del caso fidarsi di chi riguardo agli aspetti ambientali e sanitari ha espresso un parere. Se viene meno tutto questo e se il parere non lo si ritiene autorevole qualsiasi iniziativa diviene ingovernabile e credo che in tutto occorra buonsenso! Se poi in tutto questo potrebbe esserci del dolo è necessario che venga reso noto alla Magistratura.
    A cosa serve informare la gente in questo modo? devi sapere che quasi sempre la gente è con chi dice ciò che vuole sentisi dire e molto spesso è ben diverso dal dire come stanno le cose !
    Riaguardo all'USL il suo parere lo aveva già espresso nelle precedenti sedute della conferenza, quindi nell'ultima, a carattere ricognitivo, che ci fosse o meno era assolutamente indifferente.

    Vi sono attualmente progetti (CON via IN CORSO) di sfruttamento massiccio del sottosuolo che creeranno tantissimi danni al territorio con la necessità nel medio periodo di possibili notevoli investimenti per la fragilità idraulica del nostro territorio, eppure non ho ancora visto nè sentito alcuna voce autorevole "sponsorizzare" la costituzione di comitati NO GAS. Forse gli ecologisti avranno detto o fatto qualcosa ma non mi risulta ci sia tutto quel baccano che c'è per il matrix, eppure tutto ciò potrebbe comporterare notevoli danni al territorio e all'ambiente.

    RispondiElimina
  2. Gian Luca Baldrati6 marzo 2014 alle ore 05:43

    Ma se l'informazione fatta adesso dal comitato è sbagliata, perché non ci ha pensato il Comune per tempo a fare informazione?
    Da quando è stato presentato il primo progetto sono trascorsi più di 2 anni, non c'è mai stato il tempo per fare informazione?
    Noi nel novembre 2011 chiedemmo esplicitamente al Comune di Conselice di organizzare un incontro pubblico.
    Ora lo chiede anche il limitrofo Comune di Argenta. Leggi qua:
    http://www.verdilugo.it/2014/la-giunta-di-argenta-e-il-progetto-matrix/
    E' vero, ci sono altri pericolosi progetti in corso, come ad esempio i due impianti di stoccaggio del metano di San Potito/Bagnacavallo/Cotignola e di Alfonsine/Voltana.
    I Verdi, non a caso, hanno presentato osservazioni.
    Per il primo abbiamo anche organizzato un partecipato incontro pubblico a Lugo il 9 maggio scorso, per il secondo un incontro pubblico è stato organizzato ad Alfonsine dal M5S.
    E' anche in base alla risposta della gente che poi possono nascere dei comitati.

    RispondiElimina