domenica 7 aprile 2013

Regione: Giunta contro il Consiglio

subsidenza_fig5In Emilia-Romagna la Giunta Regionale autorizza le ricerche di metano del sottosuolo in aperto contrasto col Consiglio Regionale.

Il Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna ha approvato a maggioranza dei presenti, il 12 luglio 2011, un'importante risoluzione sulla ricerca e lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi, presentata dai Consiglieri Naldi (SEL), Monari (PD), Sconciaforni (FdS) e Barbati (IdV).

La risoluzione mira a tutelare il territorio regionale, già fortemente colpito dalla subsidenza, dovuta al massiccio prelievo di fluidi e idrocarburi dal sottosuolo.

I proponenti della risoluzione, che poi è stata approvata dall'intera Assemblea Regionale, considerando che le fasi di ricerca degli idrocarburi e di perforazione dei pozzi esplorativi sono molto costose e comportano costi che possono essere compensati solo dall'ottenimento della concessione ai fini dell'estrazione, impegnano la Giunta Regionale a “dare il proprio parere negativo a tutte le richieste di ricerca e coltivazione presentate in

aree del territorio regionale colpite dalla subsidenza e da fenomeni franosi”.

Malgrado ciò, stanno per iniziare, nei territori di Bagnacavallo, Russi, Ravenna, Faenza, Cotignola e Lugo, delle operazioni di ricerca di metano nel sottosuolo da parte di Enel e di Edison. Come è possibile? Secondo i dati ARPA 2006 questa è proprio l'area di massima subsidenza della provincia (1,5-2 cm l'anno). Perché la Giunta Regionale ha espresso parere favorevole contraddicendo il Consiglio?



La Consigliera Regionale dei Verdi, Gabriella Meo ha al riguardo interpellato l'Assessore competente, Gian Carlo Muzzarelli.

L'Assessore, per giustificare il parere favorevole espresso dalla Giunta il 1° ottobre 2012, si è nascosto dietro la burocrazia delle procedure: il programma è suddiviso in tre fasi, ricerca, esplorazione ed estrazione, tutte soggette a valutazione di impatto ambientale e il parere è stato espresso al momento solo per la prima fase, quella della ricerca che, in sé, non comporta pericoli di subsidenza. Pertanto, non consentendo la legge di prendere in considerazione questioni che non costituiscono oggetto della procedura, la Giunta ha tranquillamente ignorato che queste ricerche vengono fatte in aree fortemente soggette a subsidenza.

Il funambolico Assessore afferma anche che “la Regione intende uniformarsi ai principi generali espressi dalla risoluzione richiamata, applicandoli qualora si evidenzino reali criticità correlate al progetto”. Peccato che la risoluzione chieda che nei territori come il nostro la Giunta esprima parere negativo anche per le ricerche, non solo per l'estrazione.

Quindi o il Consiglio ha approvato una risoluzione inapplicabile e quindi bisognerebbe spiegare ai Consiglieri che quello che hanno fatto è solo inconsistente propaganda, oppure la Giunta Regionale sta agendo in aperto contrasto con il Consiglio, che, quindi, dovrebbe sfiduciarla!

Attendiamo chiarimenti in merito e continuiamo ad apporci al progetto.

 

Luciano Lama e Gian Luca Baldrati

Ecologisti Civici Provincia di Ravenna

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