martedì 7 gennaio 2014

Un grave errore l'abrogazione delle Legge Regionale sui dialetti

20110524141845!Dialetto_emiliano_romagnolo"I DIALETTI VANNO TUTELATI COME I PAESAGGI" così l'italianista Ezio Raimondi, tra i promotori della Legge Regionale dell'Emilia-Romagna sui dialetti (la prima in Italia), approvata dopo un grande lavoro con gli esperti, coordinati dal poeta Giuseppe Bellosi.

La legge è del 1994. Io ero il proponente e il Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna la approvò.

Da Verde quale ero e sono ritengo il dialetto una ricchezza culturale e la sua perdita un venir meno delle radici. Per dialogare con altri occorre partire dalle proprie radici, non certo usare il dialetto come arma di discriminazione.

Come dice Raimondi, occorre tutelare anche il paesaggio della lingua, oltre quello naturale. Oggi che la barbarie dominante cancella ogni radice, si riscopre il dialetto nel teatro, nella musica, nella letteratura. Non come folclore consumistico ma come lingua dell'anima.

Cancellare questa Legge, nella furia iconoclasta di semplificare e rottamare ogni cosa, è stato un grave errore. Se la Legge non era operativa si poteva modificare e aggiornare, proponendo forme adeguate di sostegno al dialetto. Cancellarla e basta in attesa di promesse di mirabolanti finanziamenti non è accettabile.

Giustamente il vasto mondo vivo dei cultori dei dialetti è insorto, a dimostrazione che c'è grande attenzione sulla cultura.

Ora occorre riconoscere l'errore e porvi rimedio.

 

Paolo Galletti

Co-cordinatore Verdi Emilia-Romagna, già Consigliere Regionale dei Verdi e promotore della Legge sul dialetto

11 commenti:

  1. Commento da lugonotizie
    Che tristezza constatare ancora una volta che facciamo i progressi del gambero. Forse varrebbe la pena riproporla con raccolta di firme
    07/01/2014 - inviato da: andrea
    Se non la ripropone nessun consigliere facciamo davvero la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare.
    Paolo Galletti

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  2. Potranno anche cancellare la legge, ma penso che il dialetto continuerà ad essere parlato e "tramandato" in molte famiglie (nella nostra di sicuro).....certo è che resta necessaria una legge che lo tutela creando le condizioni per proporre attività a sostegno della sua conservazione.

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  3. Qui alcune dichiarazioni del Consigliere Regionale del PD Tiziano Alessandrini http://www.pavaglionelugo.net/2014/01/la-regione-non-cancella-la_9.html
    Alessandrini giustifica l'eliminazione della legge col fatto che faceva riferimento a organi provinciali e le province saranno (forse) eliminate e dichiara che la tutela della Regione per i dialetti rimarrà (anche se resta molto sul generico).
    Il fatto è che si è commesso un grosso errore. C'era una legge valida, che magari poteva essere corretta e la si è cancellata nel nome di una semplificazione non ragionata senza rimediare al vuoto che si è creato.

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  4. ciao paolo sono angelo bandini dell sole che ride DI UNA VOLTA di COMACCHIO mi fa piacere sapere che sei ancora attivo come e'possibile contattarti'
    un saluto anchwe ad anna donati,natale belosi e l'immancabile RAVAGLIA ANGELO! ciao

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  5. Galletti,
    mi occupo di dialetto da una ventina di anni e sono perfettamente d'accordo che è stato un errore l'abolizione della LR 45/94 sulla valorizzazione dei dialetti e non sto a ribadire le motivazioni da Voi addotte sull'importanza di mantenere il romagnolo. Purtuttavia, avrei piacere di sapere in quale misura la suddetta legge ha contribuito ad alimentare iniziative concrete che "effettivamente" abbiano prodotto l'effetto di aumentare le probabilità per il nostro dialetto di sopravvivere - perché di questo si tratta. Non so se la scritta in dialetto sulla Meridiana dei Popoli faccia parte di tale elenco, in ogni caso non credo che sia di grande aiuto; a meno che non lo sia indirettamente, in virtù del dibattito che sicuramente si svilupperà sul significato di tale scritta. Tra le iniziative da intraprendere, dai costi tali da richiedere un supporto che la legge potrebbe fornire (se avesse un adeguato portafoglio), c'è quella di definire la lingua "romagnola standard" - similmente a quanto è avvenuto, ad es., in Sardegna, Friuli e Canton Ticino -; si potrebbe, in questo modo, sbloccare l'impasse in cui ristagna il tentativo di definire Norme di Grafia condivise per le diverse parlate romagnole. Tale tentativo, nonostante l'autorevolezza dell'ente promotore e coordinatore, ossia l'Istituto Schurr, ristagna per causa delle posizioni a volte eccessivamente "personalizzate" nella loro contrapposizioni tenute anche da illustri e qualificati personaggi del mondo letterario romagnolo, i quali, anziché riuscire a trovare un accordo, come si suol dire "i tira e' cul indrì". Non vorrei che fosse stata anche questa constatazione a influenzare il comportamento del tagliatore di leggi.
    Av salut,

    Angelo Minguzzi ad Masìra.

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  6. CARO MINGUZZI,
    mi fa piacere sapere che è d'accordo con noi.
    La legge è stata finanziata fino al 2010 ed è certamente servita.
    Oggi va però riproposta ridefinendo le modalità di finanziamento troppo complicate.
    Inoltre va precisato e specificato il ruolo dell'Istituto Beni Culturali.
    Ha avuto anche un ruolo simbolico e di stimolo ad amministrazioni locali.
    In quanto all'Istituto SCHURR apprezzo le sue pubblicazioni e la sua rivista la LUDLA
    che mi mandano regolarmente.
    Spero che si trovi un accordo tra studiosi ma il tagliatore di leggi neanche sospetta che esista questo problema.
    E' stata disattenzione e superficiale valutazione e delega ai tecnici.
    Per fortuna il dialetto ha ancora tanti sostenitori attivi e propositivi.
    nel teatro, anche d'avanguardia, nella letteratura, nella musica ci sono anche giovani.
    Il giorno dell'epifania ho ascoltato con le mie orecchie un gruppo di giovani pasqualotti di Cesenatico che cantavano in dialetto.
    At salut
    Peval 'd Pantela

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  7. Qui è possibile leggere l'intervista comparsa domenica 12 sul Resto del Carlino:
    http://www.verdilugo.it/wp-content/uploads/2014/01/intervista-Galletti-Paolo.pdf

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  8. éni niùs ebàut la cunferẽnza stãmpa?

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  9. Un po' di pazienza...
    Ecco qua http://www.verdilugo.it/2014/1002/

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  10. ESTRATTO "In conclusione l’Assessore Regionale alla Cultura ha invitato i promotori della conferenza stampa a un incontro ai primi di febbraio per concretizzare un iter di sostegno concreto al dialetto. Anche i consiglieri Zoffoli del PD e Meo dei Verdi hanno chiesto un incontro per decidere assieme i passi da compiere.

    I promotori si sono resi disponibili chiedendo come condizione preliminare finanziamenti certi e adeguati"

    Caro Galletti,
    Piãn cun la röba dólza!
    Va bene battere il ferro finché è caldo: e si è ottenuta l'ammissione dell'errore commesso da parte della Regione. Ma da qui a mettere le mani avanti per fare in 15 giorni e in poche persone quello che non si è fatto in anni ... mi pare che di pazienza se ne stia dimostrando poca.
    La raccolta sonora dei dialetti: va bene, a condizione che si faccia BENE e con le persone giuste: e per questo ci vorrà la pazienza necessaria per cercarle e trovarle. Ci sono autorevoli personaggi che, a tale riguardo, hanno fatto e stanno facendo un lavoro egregio. E non sono citati nel vostro elenco.
    Quanto costerà? Bisognerà vedere: che non succeda mica che i soldi li finiamo tutti lì?!
    Come Verdi (a proposito, qual'è la differenza tra Verdi ed Ecologisti Civici?) voglio sperare che ci stiate attenti a questo aspetto.
    Poi ci sono delle altre cose da FARE, per NOI Romagnoli:
    - approfondire con Carlo Zoli la questione del Romagnolo Standard. Te ne avevo accennato nel primo messaggio; ed è una roba costosa. Quindi vedere SE è da fare e poi COME finanziarla
    - c'è poi la irrisolta questione della Definizione delle Norme di Grafia condivise, che siano in grado di rappresentare le diverse parlate romagnole. La Schurr si è incagliata su questo, dopo una partenza promettente. Questione solo di volontà e di collaborazione tra che ci sta; costi pressoché nulli.
    CONCLUSIONE: l'Assessore Regionale ai primi di febbraio incontra solo i protagonisti del primo round, ascolta quelli e continua con quelli? Oltre a Meo e Zoffoli? E altri che avrebbero cose da dirgli glielo devono chiedere a lui; ed entro quando?
    At salut,
    angelo d zizaron d masira (senza accenti parchè a jò prisia)

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  11. Angelo,
    Verdi ed ecologisti e civici sono la stessa famiglia.
    Niente roba dolza, siamo ancora all'antipasto salato.
    E non ci sediamo al tavolo se non ci sono garanzie di finanziamenti certi.
    Quando si apriranno gli incontri la prima cosa da decidere sarà come procedere e consultare
    questo vasto mondo.
    Le persone citate nel nostro elenco sono solo alcune di quelle disponibili per la conferenza stampa.
    Quindi siamo solo all'inizio..
    Intanto però siamo riusciti ,grazie alla mobilitazione, a fargli riconoscere lo sbaglio e la necessità di porvi rimedio in tempi rapidi.
    Coi tempi che corrono è cosa da non sottovalutare.
    Paolo

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