martedì 12 febbraio 2019

Smog oltre i limiti

I divieti non bastano: serve un piano strutturale per energie pulite e rinnovabili

In italia muoiono prematuramente per inquinamento dell'aria 87.000 persone (European Environment Agency), e l'area più a rischio è la pianura padana.

In questi giorni di fronte all'ennesimo sforamento dei limiti dello smog scattano i divieti.

Nel frattempo il Presidente della Regione si adopera per difendere a spada tratta le trivelle in Adriatico e in terraferma, peraltro non messe in pericolo dalla norma approvata dal Governo che sospende solo le ricerche.

Mentre il fondo sovrano norvegese investe in energie rinnovabili ed usa gli utili del petrolio per arrivare a città senza auto con motore a combustione, in Emilia Romagna rimaniamo appesi alle ultime gocce di petrolio e metano e poi ci occupiamo della qualità dell'aria solo con divieti.

Quello che serve è un piano strutturale per utilizzare in tutti i settori, dai trasporti al riscaldamento domestico alle industrie, all'agricoltura, energie pulite e rinnovabili. Un piano graduale ma rigoroso che preveda investimenti, formazione professionale, utilizzo delle conoscenze già esistenti in ambiti universitari e di ricerca. Un piano che riconvertirà settori obsoleti e creerà vera occupazione permanete e duratura. E che sarà una risposta efficace al cambiamento climatico che avanza.

Questo propongono i Verdi. Altrimenti con i soli divieti e senza politiche coerenti e conseguenti non si arriverà da nessuna parte. Anzi si provocherà la reazione di chi vuol lasciare tutto come è,
sindacati corporativi, industriali senza visione, politici reazionari.

Paolo Galletti
Coportavoce Federazione Verdi Emilia Romagna

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