lunedì 25 novembre 2013

AUSL unica della Romagna: cosa accadrà?

foto1I Verdi continuano la battaglia conto l'Azienda USL della Romagna dopo pochi giorni dalla sua approvazione e invitano tutti ad un pubblico dibattito serale, organizzato in collaborazione col gruppo “Prove di dialogo a sinistra” di Massa Lombarda, venerdì 29 novembre a Lugo.

É nata l’Azienda Usl unica della Romagna. Il progetto di legge, approvato il 19 novembre in Assemblea legislativa della Regione Emilia - Romagna, dà vita alla quinta azienda sanitaria italiana per popolazione residente nonché tra le prime per superficie territoriale e numero di ospedali.

Il nuovo assetto istituzionale aggrega le quattro aziende sanitarie di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini e vede l'ingresso della Regione nel capitale sociale dell’Irst di Meldola al fine di acquisire la quota di maggioranza relativa nella compagine societaria.

Il progetto di legge, d’iniziativa della Giunta, è stato approvato a maggioranza; su 36 votanti, 25 favorevoli (Pd, Fds, Gruppo Misto / Matteo Riva), 2 astenuti (Silvia Noè / Udc, Gian Guido Naldi / Sel) e 9 contrari: Lega nord, Pdl, Defranceschi Mov5stelle e Gabriella Meo di Verdi.

Ovviamente tutti soddisfatti nel gruppo di maggioranza, anzi di più; si è considerato questo atto come il più importante di tutta la legislatura e il cui obiettivo - ha precisato l'assessore Carlo Lusenti - “non è di risparmiare bensì di spendere fino all’ultima risorsa disponibile per continuare a garantire i nostri elevati livelli di assistenza con un progetto che è di innovazione, sviluppo e crescita”.

A questo i Verdi della Bassa Romagna non hanno mai creduto, tanto è vero che durante il dibattito, fuori dall'aula assembleare e davanti alla sede della Regione Emilia - Romagna, un loro presidio, con alcuni esponenti del gruppo “Prove di dialogo a sinistra” di Massa Lombarda, ha continuato a ribadire le proprie ragioni contro l'approvazione della grande Ausl; questo dopo aver consegnato, nelle mani del presidente dell’Assemblea legislativa della Regione, le 5.000 firme raccolte a salvaguardia dell'ospedale di Lugo, fuori dall'ottica del progetto regionale, ma all'interno di una rete efficiente delle eccellenze della sanità pubblica che vada di pari passo ad una vera politica di prevenzione e di cure primarie alla portata di tutti i cittadini.

Anche se la legge è già stata approvata, la mobilitazione dei Verdi, in colaborazione col gruppo “Prove di dialogo a sinistra” di Massa Lombarda continua con una iniziativa pubblica a Lugo di Romagna prevista venerdì 29 novembre, alle ore 20.30, presso la sala del Carmine, Corso Garibaldi, 16. Sono invitati il presidente Claudio Casadio e tutti i sindaci della provincia di Ravenna.

Sarà presente all'incontro Gabriella Meo, consigliera regionale dei Verdi che ha votato contro questo provvedimento, in quanto operazione sostanzialmente di tipo manageriale, una sorta di centralizzazione tecnocratica che non tiene conto delle peculiarità territoriali, con la quale si tagliano posti letto nel pubblico e non nel privato convenzionato “scivolando così verso uno svuotamento progressivo di ospedali di medie dimensioni con reparti di eccellenza, costruiti nel tempo con ingenti risorse anche locali.”

1 commento:

  1. Ennesimo incontro, forse uno degli ultimi - probabilmente come sempre snobbato dalla cittadinanza per poi lamentarsi quando se ne ha bisogno - a proposito della ristrutturazione (tagli?) alla Sanità locale (Ospedale di Lugo, Case della Salute ecc) organizzato dai sempre attenti Verdi/Ecologisti civici della Bassa Romagna. A Lugo, venerdì prossimo 29 novembre, alle 20,30, alla sala del Carmine di via Garibaldi 16.
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