sabato 23 novembre 2013

Non vaccinare non è più un crimine

vaccmoney_1Meo: tanti genitori obiettori lo chiedevano, ora occorre informare le AUSL

Con la delibera “modificazioni della procedura di dissenso informato prevista dalle indicazioni alle aziende sanitarie per promuovere la qualità delle vaccinazioni in Emilia-Romagna” la Giunta Regionale è intervenuta in merito alla segnalazione di omessa vaccinazione all’autorità giudiziaria minorile rendendola necessaria solo nei casi accertati di incuria o abbandono dei minori.

“Apprendo con grande soddisfazione la decisione della Giunta Regionale di non segnalare automaticamente alla Procura della Repubblica le famiglie che decidono di non vaccinare i propri figli”  dichiara la Consigliera Regionale dei Verdi Gabriella Meo, “dando seguito così all’intenzione già espressa in aula dalla Giunta nel febbraio 2013 in risposta a una mia interrogazione”.

“Avevamo sollevato questa problematica, dopo molte richieste di famiglie che volevano praticare l’obiezione di coscienza alle vaccinazioni senza essere criminalizzati.”

Continua Gabriella Meo: “ mi auguro che questo provvedimento diventi operativo in tempi brevi, con una comunicazione tempestiva a tutte le strutture sanitarie coinvolte, così da evitare spiacevoli inconvenienti com’è accaduto in passato”

Conclude Gabriella Meo: “La scelta equilibrata della Regione di non voler criminalizzare i genitori obbiettori va così incontro a un numero sempre più crescente di nuclei familiari che hanno fatto questa scelta consapevolmente.

7 commenti:

  1. "la decisione della Giunta Regionale di non segnalare automaticamente alla Procura della Repubblica le famiglie che decidono di non vaccinare i propri figli" è giusta, a patto che siamo sicuri che è giusta la "non vaccinazione". Siete sicuri che non sia necessaria la vaccinazione? Vaccinazione contro cosa? Io non lo so, e per questo mi rimetto al parere di un medico di fiducia e non di un politico.
    D'accordo che la libertà è una conquista; ma la libertà di nuocere a sé stessi o ai propri figli non lo è.
    Con lo stesso criterio, allora, è giusto che i Testimoni di Geova rifiutino le trasfusioni. Voi cosa ne pensate?
    Angelo

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  2. La scelta di vaccinare o meno i propri figli è una scelta personale che oggi una famiglia può fare.
    Quando un bambino viene chiamato per la vaccinazione la famiglia può decidere, in Emilia-Romagna, ma anche in altre regioni, di prendere tempo e chiedere maggiori informazioni. Eventualmente anche di incontrare gli operatori dell'AUSL e, al termine di un percorso di scambio reciproco di informazioni, la famiglia può procedere con l'obiezione di coscienza.
    Quello che accadeva era che partiva automaticamente la segnalazione al Tribunale dei minori, con conseguente indagine affidata ai servizi sociali. Personalmente ci sono passato e posso testimoniare che, anche se le persone con cui ho avuto a che fare sono sempre state molto serie e cordiali, tutto il procedimento poteva essere inquadrato come una "criminalizzazione" delle famiglie. Questo a prescindere che vaccinare o no sia giusto.
    Questo provvedimento semplicemente ha lo scopo di risolvere questo aspetto.
    Non sarebbe male un bel dibattito sull'argomento, possibilmente scevro, però, da pregiudizi, da entrambe le parti (per alcuni la vaccinazione è un dogma imprescindibile, mentre per altri sembra irrazionalmente la causa di tutti i mali. Questa non è la mia posizione).
    Per quanto riguarda i Testimoni di Geova, conosco meno la questione, ma personalmente, credo non si possa obbligare nessuno a un certo tipo di trattamento sanitario, anche se il rifiuto deriva da motivazioni religiose e non scientifiche (con le vaccinazioni la posizioni scientifiche sono più varie). Anche su questo, comunque, sarebbe bello aprire un dibattito.

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  3. Ottima notizia.
    Brava la consigliera dei Verdi.
    Finalmente si distingue tra genitori informati e obiettori e genitori trascurati e colpevoli di
    incuria verso la salute dei figli.
    Le vaccinazioni sono un tema assai controverso nella comunità scientifica mondiale.
    Senza fare nessuna guerra di religione mi pare legittimo che si obietti.
    Già ai tempi del ministro della Sanità Rosi Bindi si introdusse questa possibilità .
    Poi la burocrazia e certa Magistratura ha reso le cose complicate.
    Adesso siamo più civili ed europei grazie ai verdi.

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  4. Carissimo Angelo chiedi se è lecito nuocere a se stessi e tal proposito chiedi se è giusto che i Testimoni di Geova rifiutino le trasfusioni di sangue. E' perché no?: decidono della loro vita e non arrecano danno ad altri. C'è tanta gente al mondo che nuoce a se stessa, ma lo fa all'interno di comportamenti socialmente accettati e nessuno si sogna di chiedergli conto del proprio agire . Che dire ad esempio di un fumatore?: potrei dire che è liberissimo di farlo purché non mi costringa a respirare il suo fumo e se e quando si ammalerà di cancro che mi chieda almeno se per favore può usare anche i miei soldi per curarsi, ammesso che ci sia una possibilità di cura. Che di dire di un alcolista?: liberissimo di bere tutto l'alcool che vuole, purché poi non si metta al volante di un auto e travolga il primo, ma neanche il secondo e il terzo etc. che gli si para davanti e se e quando avrà bisogno di un trapianto di fegato mi chieda almeno se per favore può usare i miei soldi per curarsi. Ma il confine sulla legittimità o meno del nuocere a se stessi può diventare molto sottile e interessare comportamenti che sembra sia normale tenere. Cosa dire ad esempio di chi vota Berlusconi?: è un atto che nuoce fortemente a se stessi e agli altri, eppure nessuno si è posto la questione di sottoporre gli elettori di Berlusconi a trattamento sanitario obbligatorio. I comportamenti socialmente accettati che nuocciono gravemente alla salute sono infiniti, perché allora scandalizzarsi se un genitore decide di non vaccinare i propri figli, quando non sono documentati i rischi di tale pratica, quando dietro ai vaccini ci sono i potenti interessi delle multinazionali del farmaco, quando queste condizionano fortemente la preparazione dei medici, quando addirittura un organismo come l'OMS ha cambiato la definizione di pandemia in occasione della supposta pericolosità della "Suina"per indurre gli stati membri di mezzo mondo a comprare milioni e milioni di vaccini per un'influenza il cui vaccino era stato brevettato da una multinazionale prima che il virus facesse la sua comparsa? La maggior parte dei medici sono all'interno di un meccanismo volto a creare profitto dalla gestione della malattia, tant'è vero che quando si chiede ai medici di prendere posizione contro attività o insediamenti che creano problemi per la salute sono quasi sempre latitanti. Tu dici di rivolgersi al proprio medico di fiducia, ma si può avere fiducia in un medico che si limita a curare la malattia, ammesso che ci riesca, e non si preoccupa di preservare il tuo stato di salute?. Anticamente in Cina il medico veniva pagato finché il suo paziente godeva di buona salute, ciò veniva immediatamente sospeso nel momento in cui la persona si ammalava. Se ciò valesse anche ora, non solo per i medici ma anche per le strutture sanitarie , potremmo allora avere fiducia. Dici: meglio fidarsi di un medico e non di un politico. Non condivido: la scienza non è neutrale e non è etica, come non lo è la politica, anzi spetterebbe proprio alla politica dare un indirizzo etico alla scienza, ma questo è sotto agli occhi di tutti che non succede, perché il potere seleziona gli uomini peggiori. Viviamo in una società in cui l'individuo è stato frantumato in mille pezzi, di ogni nostro singolo pezzo abbiamo delegato la gestione a qualcun'altro, non siamo più abituati a decidere per noi stessi. La libertà ci spaventa.

    Con affetto

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  5. "Sottoporre gli elettori di Berlusconi a trattamento sanitario obbligatorio"
    Idea interessante Luciano!
    Bisogna metterla nel prossimo programma elettorale...

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  6. beh, se giochiamo con le parole, per dimostrare che la logica pura la sappiamo maneggiare o abbiamo bisogno di fare ginnastica ai polpastrelli [a proposito, ve lo ha ordinato il medico?!] allora ci siamo.
    Ma se vogliamo badare un po' di più alla sostanza, tenendo conto che da Pasteur in poi le vaccinazioni hanno risolto parecchi problemi per la salute dell'uomo e della donna, che la globalizzazione favorisce oltre alla circolazione delle persone e delle merci anche quella degli agenti patogeni,(virus, batteri e affini), che la prevenzione è - quando fa comodo - considerata la migliore forma per evitare le malattie, che vogliamo - sempre quando fa comodo - un efficiente servizio sanitario pubblico, che ci arrabbiamo quando sentiamo parlare di mala sanità, ALLORA:
    - io, nel mio comportamento, preferisco ricorrere al parere di qualcuno che reputo competente in materia e al quale dò la mia fiducia: così nella scelta del meccanico, del gommista, del geometro, e perché no? del medico
    - quindi, se gli dò fiducia, vuol dire che penso che non sia uno di quelli che intrallazza con le multinazionali del farmaco per la peste suina etc etc con tutte le altre considerazioni correlate nei vostri discorsi
    - in quanto ai testimoni di Geova, non ho espresso un'opinione; ho fatto una domanda e mi avete risposto. Non ho un'opinione precisa in proposito, anche se penso che lo Stato ho l'obbligo di tutelare la salute dei SUOI cittadini e quindi, se pensa, attraverso il suo sistema sanitario che la trasfusione serva a salvare una vita, la deve eseguire contro la volontà degli interessati
    - e questo caso mi sembra un po' diverso da quello del fumatore e del bevitore; si differenzia per la gravità IMMEDIATA e per il rischio elevato di morte
    - in quanto a Berlusconi la battuta è buona e fa ridere, se non ci fosse da piangere! Sempre per restare in tema, la soluzione sarebbe quella di concedergli la grazia per gravi motivi di salute, ossia per infermità mentale.

    E uj in sr+b di cvèl da dì' ...

    Av salut,

    Angelo

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  7. E' vero, per quanto riguarda le vaccinazioni, è opportuno affidarsi a un esperto. Così come se uno ha un problema con gli pneumatici, si rivolge a un gommista, ecc.
    Ebbene, la letteratura scientifica sulle vaccinazioni è molto varia e si trovano testi che sostengono un po' di tutto.
    Personalmente, dopo lunghe meditazioni e moltissime letture, ho scelto di non vaccinare mio figlio. Non considero, però, le vaccinazioni il male. Anzi, grazie alle vaccinazioni molte malattie sono stare messe sotto controllo (non solo grazie alle vaccinazioni, ma ci sono anche quelle).
    Perché fare oggi vaccinazioni contro malattie che non ci sono più? Perché fare vaccinazioni che comportano un rischio dello stesso ordine di grandezza delle complicazioni di malattie infettive esistenti?
    Non lo vedo come un dogma, se queste condizioni dovessero cambiare, sarei intenzionato a vaccinarlo.
    Questa delibera, comunque, non è un giro di parole, sancisce un principio: non criminalizzare chi sceglie l'obiezione di coscienza nei confronti delle vaccinazioni.
    Personalmente non pretendo di convincere nessuno a non vaccinare i propri figli. Avendo vissuto una sorta di criminalizzazione, gioisco di fronte alla notizia che non sarà più così.

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