martedì 11 novembre 2014

Idee e proposte per una nuova Regione Emilia-Romagna

EMILIA ROMAGNA-CIVICA-1AMBIENTE, CULTURA, DIRITTI , LAVORO

Le parole d’ordine per una nuova idea di società ed una economia basate su etica, partecipazione e responsabilità

Questo progetto politico unisce la cultura ecologista europea, la tradizione socialista riformista, i movimenti per i diritti civili, la tradizione liberal-democratica e le esperienze civiche locali per affrontare la crisi attuale che sta avvelenando le nostre vite. La crisi socio-economica e la crisi ambientale sono due facce della stessa medaglia: un modello consumistico e dissipativo che distrugge quei beni naturali che sono patrimonio di tutti noi. Una profonda rivoluzione culturale, etica, morale, istituzionale ed una svolta ambientale per ricostruire rapporti socio-economici più equi. Cultura, diritti civili, etica della responsabilità sono gli elementi essenziali di questo green new deal che può risollevare anche l’Emilia-Romagna dalla crisi attuale. La sostenibilità deve essere la bussola per le decisioni di governo e per fare dell’Emilia Romagna un territorio all’avanguardia in Europa.

AMBIENTE

Clima: mitigare ed adattarsi ai cambiamenti climatici

  • Definire ed attuare un Piano regionale di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. Favorire il passaggio alle energie rinnovabili per una drastica riduzione delle emissioni climalteranti.


Risanamento dei bacini idrografici: controllo pubblico dell’uso dell’acqua

  • È urgente risanare e rinaturalizzare i bacini idrografici, anche per fare fronte ad eventi alluvionali che si annunciano sempre più gravi.


Territorio: consumo zero e riuso dell’esistente

  • Varare una precisa normativa di contenimento dell’occupazione del suolo, sia agricolo che naturale, che possa garantire scelte concrete per la riqualificazione delle aree già urbanizzate o degradate.


Tutela della biodiversità

  • Tutelare la biodiversità, sia all’interno del sistema regionale delle aree protette a cui va garantito un costante sostegno, sia nel resto del territorio.


Agricoltura

  • Agricoltura biologica per risanare il territorio, migliorare la salute e garantire una maggiore redditività a tutto il settore. La cura della fertilità del terreno, il ripristino del paesaggio agrario, la salvaguardia idrogeologica sono costitutivi dell’agricoltura biologica, così come l’apporto determinante alla salute attraverso una alimentazione sana.

  • Decisa riduzione nell’uso di fitofarmaci e concimi chimici attraverso l’agricoltura integrata. Migliore utilizzo dei servizi di assistenza tecnica che garantiscono minori interventi fitosanitari e minori costi aziendali.


Energie rinnovabili ed economia verde

  • Green e blue economy sono l’orizzonte per uscire dalla crisi e creare lavoro duraturo.


Mobilità: cura del ferro e ciclabilità

  • Strategico è lo sviluppo del trasporto pubblico collettivo, in particolare quello ferroviario.

  • Realizzazione di politiche per la mobilità ciclistica urbana ed extraurbana nella quotidianità di tutti noi e per il turismo regionale.


Rifiuti: ridurli, riciclarli, riusarli

Approvazione della nostra proposta di legge regionale sui rifiuti scaturita dalla stretta collaborazione con Province e Comuni per la riduzione della produzione di rifiuti solidi urbani attraverso specifici sgravi  fiscali.

Tutela dei diritti degli animali

Il rispetto di tutti gli esseri viventi e del loro benessere è un banale principio di civiltà. Proponiamo una visione del mondo biocentrica che si oppone all’antropocentrismo specista che nella cultura occidentale ha trovato la sua massima espressione.

 CULTURA

Rilanciare e potenziare le politiche culturali della Regione Emilia Romagna

  • Favorire la produzione culturale locale in tutte le sue forme, tradizionali e innovative, quale elemento fondamentale per la crescita economica e sociale del nostro territorio.

  • Avviare una stagione di riforme delle fondazioni e delle istituzioni culturali regionali per rendere il sistema più attuale e competitivo, anche in relazione ai nuovi assetti istituzionali come l’abolizione delle Province e la creazione della città metropolitana di Bologna.

  • Difendere la molteplicità delle esperienze culturali regionali, implementando le relazioni tra i territori e potenziando progetti interdisciplinari che favoriscano l’intreccio e lo scambio tra diverse realtà produttive, superando ogni campanilismo.


DIRITTI

Diritti Civili per una reale democrazia

  • difesa della laicità delle istituzioni e della ricerca scientifica senza l’uso di animali;

  • difesa dalla violenza in genere e di genere e dalla violenza domestica.

  • riconoscimento della pluralità dei modelli familiari con l’estensione del matrimonio civile alle coppie omosessuali e traduzione pratica dell’Art 48 della Legge Finanziaria regionale del 2010;

  • piena parità di diritti tra tutte le forme familiari;

  • utilizzo di droghe leggere ad uso terapeutico;

  • antiproibizionismo in materia di droghe leggere e su tutti i temi bioetici, dalla fecondazione assistita all’accanimento terapeutico al testamento biologico alle tematiche del fine vita.

  • Diritto a un’istruzione pubblica e libera, cioè laica.

  • Centralità della scuola pubblica. Solo la scuola pubblica garantisce istruzione e formazione essendo anche luogo di accoglienza e integrazione, valori che sono i cardini della cittadinanza democratica. Non vogliamo cancellare l’istruzione privata ma vogliamo utilizzare tutte le risorse disponibili per migliorare l’efficienza della scuola di tutti.


Diritto alla Salute

  • Prevenzione come strumento primario della politica sanitaria regionale

  • Mantenimento e garanzia dei livelli di prestazione raggiunti

  • Mantenimento delle prestazioni specialistiche negli ospedali di provincia

  • Estensione del welfare a tutte le categorie sociali attraverso il coinvolgimento del privato sociale, della cooperazione, del volontariato e dell’associazionismo

  • Drastica riduzione delle liste di attesa per combattere il fenomeno che consente di accorciare i tempi solo rivolgendosi alle strutture private.

  • Revisione strutturale della ASL unica di Romagna definendo un modello di servizio sanitario che veda protagonisti gli operatori e non l’apparato burocratico regionale. L’obiettivo è la salute dei cittadini e il miglioramento del servizio pubblico e non la sola ricollocazione dei vertici aziendali


LAVORO

  • Elaborazione di un Piano occupazionale per chi si affaccia al mondo del lavoro, per sostenere chi lo ha perso e chi lavora nella precarietà, attraverso la formazione, agevolazioni tariffarie, riqualificazione dei lavoratori in mobilità e microcredito.

  • Valorizzazione, adeguamento e promozione della formazione professionale con il coinvolgimento degli Enti locali.

  • Valorizzazione delle nuove professioni legate al patrimonio naturale, culturale ed enogastronomico della nostra regione, sia attraverso un’offerta turistica adeguata alle nuove richieste dei visitatori provenienti dall’estero, sia con il sostegno ad imprese legate al territorio ed alle sue opportunità anche di formazione culturale.

  • Sviluppo della filiera agroalimentare biologica che costituisce un esempio da incrementare. Sostegno alle imprese fondate su tecnologie sostenibili avanzate, promozione della conversione del settore edile verso la logica del riuso e del risparmio energetico.

  • Attuazione di una decisa politica per l’accesso al credito che consenta alle tante aziende in crisi di ritrovare un fondamentale sostegno finanziario alla loro attività.

  • Sburocratizzare decisamente la macchina regionale che deve tornare ad una puntuale programmazione e controllo su tutti i servizi pubblici locali

  • Assistenza alle piccole e medie imprese per l’accesso ai contributi europei in collaborazione con le organizzazioni professionali e imprenditoriali

  • Incentivazione al rientro per le imprese emiliano romagnole che hanno delocalizzato le loro produzioni.

  • Aumento e miglioramento nell’utilizzo dei Fondi Europei Indiretti insieme ad una nuova progettualità per attrarre i Fondi Europei Diretti.

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