martedì 3 dicembre 2013

AUSL Romagna: resoconto serata 29 novembre

FotoImpedire un ulteriore peggioramento del servizio pubblico e proporre un diverso modello di salute e sanità.

Una sala piena venerdì 29 novembre scorso al dibattito promosso dai Verdi/Ecologisti Civici della Bassa Romagna e dal gruppo di Massalombarda "Prove di dialogo a sinistra".

I Sindaci di tutti Comuni della provincia, invitati, non si sono degnati di rispondere. Solo il Presidente della Provincia ha giustificato la sua assenza per impegni pregressi. In altri tempi esponenti del partito di maggioranza relativa (oggi PD, ieri ieri PCI/PSD) sarebbero intervenuti a portare le loro argomentazioni e a contribuire ad approfondire la questione. Oggi le nuove leve disertano queste occasioni, occupati in primarie sul Web.

E tutto questo quando l'AUSL unica della Romagna non era presente in nessun programma presentato alle precedenti elezioni amministrative. Quindi una forzatura antidemocratica ben più grave di primarie più o meno scontate.

Anche la politica locale, con due eccezzioni, Rifondazione Comunista e Forza Italia, era assente. Comprese le cosiddette Liste Civiche che magari imbastiranno una polemica sul nuovo monumento (elemento di distrazione di massa) e non si preoccuperanno del destino di un ospedale svuotato e di una sanità inadeguata. Non citiamo i disinformati "grillini", reduci da un infortunio comunicativo proprio sulla vicenda AUSL. Attribuivano ai Verdi una ambiguità che è tutta loro (l'idea dell'AUSL unica non sarebbe male, purchè lascino a Lugo alcune eccellenze, affermavano non più tardi di Lunedì 18 novembre scorso, alla serata organizzata dall'associazione Evviva Lugo).

Certo, se la competizione per le amministrative non si occuperà dell'ospedale di Lugo e della salute vorrà dire che siamo davvero caduti in basso.

Ma i presenti, con una decina di interventi hanno animato positivamente la serata. Senza insulti e senza demagogia. Un miracolo per i tempi che corrono. Persone con idee diverse che si rispettano e dialogano. Se quindi amministratori e sostenitori della grande AUSL avessero partecipato ne avrebbe guadagnato la democrazia. Sono intervenuti anche operatori della sanità: un sindacalista dei Cobas, che ha illustrato la situazione in tutta la Regione e alcune infermiere.

Paolo Galletti dei Verdi/Ecologisti Civici e Nino Cortesi, di "Prove di dialogo a sinistra" hanno aperto la serata. Si è sottolineato il clima di timore, la paura di ritorsioni da parte dei numerosi dipendenti dell'AUSL nell'intervenire pubblicamente sul futuro. Un clima antidemocratico che va stigmatizzato e combattuto. Si è rimarcata la scelta verticistica e accentratrice della mega AUSL e il rischio reale che il taglio nella sanità pubblica vada a vantaggio della sanità privata convenzionata (cioè pagata dal pubblico). Si teme un'Hera della sanità che allontana sempre più il potere decisionale e di controllo dai cittadini che devono usufruire del servizio.

Gabriella Meo, consigliera regionale dei Verdi, che ha votato No al progetto, ha rimarcato l'assenza di impegno dei Sindaci Romagnoli (escluso in parte quello di Forlì) nel contrastare un progetto che nasce come scatola vuota, senza un piano sanitario. Non possiamo fidarci, visti i precedenti, di un progetto solo manageriale e gigantista. Non dobbiamo diventare anche noi come la Lombardia. Nel programma di governo dell'Emilia-Romagna non c'era l'AUSL unica Romagna ma c'era un netto rifiuto del modello lombardo di sanità. Per questo si continua la lotta per riqualificare la sanità pubblica e difendere le cure di prossimità. Anche sul come fare le case della salute, per ora in Romagna scatola vuota che dovrebbe accorpare in maniera bizzarra i medici di famiglia mandando, ad esempio, i residenti di Bagnara a Bagnacavallo. Invece case della salute come quella di San Secondo Parmense sarebbero da studiare e adattare alle nostre esigenze.

Importante inoltre il richiamo alla Prevenzione primaria eliminando inquinamenti ambientali portatori di malattie degenerative e croniche a distanza di anni come l'amianto, messo furilegge nel 1992 ,grazie ai Verdi, i cui effetti massimi (almeno mille nuovi casi di mesotelioma maschile all'anno fino al 2020) si stanno esplicando oggi. Quanto tempo ci vorrà per mettere furoilegge il benzene, cancerogeno accertato, e le polveri sottili? Quale sarà il costo umano e sanitario? Ed economico?

Ma la prevenzione primaria si fa ANCHE cambiando radicalmente alimentazione con il biologico e stili di vita, oggi assurdamente sedentari.

I Verdi/Ecologisti Civici sono portatori di una diversa visione della salute che tocca i problemi in profondità e mette in discussione l'attuale sistema sanitario.

Mentre difendiamo le cure di prossimità, lavoriamo per un modello diverso di salute e di cura.

 

4 commenti:

  1. Il Governo vuole tagliare i piccoli ospedali con meno di 120 posti letto. Mi opporrò con tutte le mie forze. Il criterio dei numeri di posti letto è roba del secolo scorso. In #Toscana la riduzione l'abbiamo già fatta. Avevamo 92 ospedali, ora ne abbiamo 38. Fra questi una decina hanno meno di 120 posti: Lunigiana, Borgo S. Lorenzo, Volterra, Massa marittima, Portoferraio, Castel del Piano, Amiata senese, Colline dell’Albenga, Bibbiena, S. Sepolcro. Tutte realtà che offrono una buona sanità. Servizi importanti, visite specialistiche, interventi chirurgici programmati, assistenza oncologica, dialisi per chi vive in zone disagiate. Ospedali che hanno una buona dotazione diagnostica e lavorano in rete con quelli più grandi facendo viaggiare i dati per via telematica e risparmiando spostamenti ai pazienti. Sono i nostri gioielli a cui non rinunceremo

    enrico rossi
    presidente regione toscana

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  2. Di tale Assemblea (Pubblica? vedi sotto. del PD di Bagnacavallo giovedì 12 dicembre.) di giovedì 12 non abbiamo trovato alcun riscontro pubblico, né sui giornali cartacei locali né sui siti telematici. E nemmeno sul social network Feisbuk, dove solitamente sia il Kompagno candidato Sindaco Andrea Leggieri, sia il kompagno segretario pensionati "CGIL Capo LEGA" Mario Pasquali solitamente si sbizzariscono in post eterogenei. Visto che tale notifica l'abbiamo casualmente trovata dentro al sito Feisbuk del PD di Bagnacavallo, molto probabilmente pensiamo che tale assemblea sia riservata solo agli iscritti PD. Peccato! Visto l'importanza del tema trattato e lo spessore dei relatori ci sarebbe piaciuto partecipare. Speriamo almeno che qualcuno dei presenti ricordi agli illustri relatori di non usare più le parole "maggiore efficienza e maggiore economicità" in occasione di questi futuri tagli, chiamati di "ristrutturazione sanitaria locale"; perchè tali parole, "maggiore efficienza e maggiore economicità", furono usate 15 anni fa per giustificare la chiusura degli ospedali di Bagnacavallo, Fusignano, Alfonsine, Massalombarda, Conselice e Cotignola con il doloroso e repentino "taglio" di 500 posti letto nel distretto lughese della Bassa Romagna, e l'attuale "economica efficienza con disagio" che tutti possono valutare nell'unico ospedale rimasto, quello di Lugo.
    Doc

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  3. scusate
    l'assemblea pubblica
    è a bagnacavallo venerdì 13 e non giovedì 12

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  4. MOBILITAZIONE PER L’OSPEDALE
    Raccolte seimila firme per trattenere il super chirurgo
    LUGO. Sulla salute non si scherza, è un bene prioritario che non va tagliato. E oltre a quello che viene considerato il lavoro sanitario ordinario, si vorrebbero mantenere pure le eccellenze. A Lugo ad esempio, il senologo Cesare Magalotti è in procinto di trasferirsi a Urbino e si è alzato un coro di proteste. Proprio per salvare questa eccellenza continua la raccolta di firme organizzata dai Verdi Ecologisti che anche mercoledì scorso, durante il mercato infrasettimanale di Lugo, ne hanno raccolto altre 270, sforando il tetto delle 6.000 adesioni. «Qui mi trovo bene - afferma il senologo parlando dell’Umberto I -. Non ho mai avuto alcun tipo di problema e sono riuscito a creare una vera e propria squadra che lavora con me quotidianamente e con risultati ineccepibili: circa 4.000 interventi con persone che vengono ad operarsi da tutta Italia».La battaglia per la permanenza di una tale eccellenza e per il non depotenziamento del nosocomio lughese così continuerà anche nei prossimi giorni. «Si potrà firmare per tutto il mese di gennaio - dice Paolo Galletti dei Verdi - ma per quanto riguarda il banchetto al mercato avremo uno stop obbligato nel periodo natalizio. In ogni caso presso la Farmacia della Rocca, nelle erboristerie e nei negozi “Solo natura” sia al Globo che in via Mazzini, nei negozi di dischi di via Macello Vecchio e via Mentana, tutti i cittadini che vorranno firmare potranno farlo quotidianamente. Del resto il problema è prioritario e non ci si può fermare ora a ridosso della data chiave del 1° gennaio 2014. Le firme si raccolgono comunque in molti altri negozi della Bassa Romagna».A fianco del camice bianco si sono schierati in molti. Oltre all’intero reparto di chirurgia breve, tanta gente comune si è espressa a favore della sua permanenza.Quanto al modello che si prospetta con l’avvio del percorso dell’Ausl unica per la Romagna - un modello che coinvolge maggiormente i medici di base e che promuove le case della salute, a partire dall’inizio dell’anno nuovo - una delle critiche mosse da più parti è quella che fa riferimento a involucri sì preparati ma dai contenuti concreti ancora lontani. Ed è proprio questo il motivo che ha fatto riflettere i cittadini, soprattutto le persone più anziane che, come tutta la collettività, hanno già sofferto per la chiusura dei nosocomi di Fusignano, Bagnacavallo, Alfonsine, Massa Lombarda e Conselice in passato.Il timore che il fatto si possa ripetere ancora a Lugo mette tutti in guardia, nonostante non manchino le rassicurazioni del sindaco che continuamente garantisce che nulla verrà toccato. (g.c.)

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