domenica 2 marzo 2014

Bugie e verità sull'ospedale di Lugo

indexCome si sta trasformando il servizio sanitario Romagnolo.

Siamo felici che, finalmente, il Sindaco del Comune di Lugo e Presidente dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna Raffaele Cortesi abbia iniziato a occuparsi dell'Ospedale di Lugo. Forse un po' in ritardo, forse un po' tirato per la giacca dalle 7.500 firme che abbiamo raccolto in questi mesi, ma comunque meglio tardi che mai. Ci sta anche che neghi il passato e il presente dell'ospedale della Bassa Romagna, ossia un evidente depotenziamento, perché conosciamo quel tipo di politica: si nega sempre tutto, anche di fronte all'evidenza.

Ci chiediamo, però, se in questi mesi e anche in questi anni il Sindaco Cortesi abbia incontrato gli operatori del servizio sanitario locale, come abbiamo fatto noi. Non solo la Direzione, ma anche chi quotidianamente opera all'interno dell'ospedale, medici, infermieri e OSS e che direttamente vede e tocca con le proprie mani la trasformazione del nostro servizio sanitario. Sarà che con l'avvio di questa raccolta firme abbiamo dato voce a un malessere silente della popolazione e ci siamo trovati spesso sulle piazze, ma molti cittadini si sono avvicinati per raccontare le proprie personali esperienze, confermando ciò che sosteniamo.

Il Sindaco di Lugo cita e nello stesso tempo omette. Cortesi descrive il contenuto della piattaforma di degenza di Lugo (medicina, lungodegenza, pneumologia, cardiologia, post acuti) e della piattaforma chirurgica (chirurgia generale, urologia, ginecologia, ortopedia, chirurgia del sistema nervoso periferico, oculistica) citando correttamente il piano operativo per la riorganizzazione dei servizi approvato dall'ex AUSL di Ravenna alla fine del 2013. Citando quel documento, però, omette di riportare i posti letto che verranno tagliati, ad esempio, in queste due piattaforme, senza contare quelli che sono già stati soppressi.

Ma non solo. Restano senza risposta alcune delle nostre principali domande.

Se proprio si devono tagliare dei posti letto, perché non si tagliano equamente nel pubblico e nel privato convenzionato?

Se proprio il servizio sanitario deve ridurre i fondi, perché non razionalizzare quello che già abbiamo? Perché non si ricava, ad esempio, la prevista casa della salute di Lugo all'interno dell'ospedale, piuttosto che spendere milioni di Euro per costruirne una nuova ampliando il Palabanca?

E per quanto riguarda Senologia e la vicenda del dott. Magalotti, è vero che è previsto per la chirurgia generale dell’ospedale di Lugo lo sviluppo della vocazione distintiva relativa alla chirurgia della mammella, come riportato da Cortesi, tuttavia resta il fatto che quando ci sono delle eccellenze, si deve fare di tutto per mantenerle. Perché non è stata fatta un'Unità Operativa semplice di Senologia a Lugo?

Non ci resta che concludere con una semplice e quanto mai vera citazione di Gino Strada, medico di Emergency: “la Sanità non è un'azienda”.

Gabriele Serantoni

Verdi/Ecologisti Civici Bassa Romagna

8 commenti:

  1. Si potrebbe sapere quanti posti letto verrebbero tagliati secondo il piano della soppressa ausl di Ravenna?
    E avere una stima di quelli già soppressi.
    E sulla riduzione del personale infermieristico e medico?
    Si sostituiscono quelli che vanno in pensione?

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  2. Ma perché il Sindaco di Lugo non ha fatto come quello di Forli ,che si è battuto contro l' AUSL UNICA ROMAGNA difendendo le conquiste della sua città .
    E perché il PD di Lugo è stato silente e immobile?
    Si è lasciato fare ai mega burocrati della sanità che hanno fatto i loro interessi e fregato Lugo perfino sulla Senologia.
    Bastava istituire una Unità Operativa Semplice ,come hanno fatto a Ravenna per altre specialità e il dottor Magalotti sarebbe rimasto con tutte le sue pazienti anche da fuori.

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  3. La sanità non è un'azienda.
    Giusto.
    L'ospedale di Lugo nasce dalla fusione, dopo la chiusura, di diversi ospedali della zona.
    Per certi versi era un piccolo gioiellino.
    Adesso pensano di svuotarlo mandandoci tutti lontano da casa?
    Ma è un servizio primario per tutti.
    Bravi i Verdi, gli unici a opporsi a questa follia.
    Vogliamo fare come con Hera?

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  4. Gian Luca Baldrati2 marzo 2014 alle ore 07:18

    Il Sindaco di Lugo ha fatto qualcosa di molto diverso da quello di Forlì: semplicemente nega.
    E' la politica dello struzzo.

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  5. Trovo molto imbarazzante e vergognoso il clima di omertà tra le forze politiche che avvolge il progressivo smantellamento dell'ospedale di Lugo.
    Possibile che l'unica effettiva resistenza sia fatta dai Verdi civici, come se la salute fosse un fatto personale o di partito ?
    Silenzio assordante da Sindacati ed istituzioni varie. Verrebbe da dire :una volta si dava retta ciecamente al partito, oggi si obbedisce ciecamente al mercato.
    A nulla, ahimè, vale ripetere che la gestione della salute non è un 'impresa.
    Signore, perdona loro perchè non sanno quello che fanno!
    Oh, forse no ?...

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  6. Questo silenzio su quello che è accaduto e sta tuttora accadendo é ASSORDANTE.
    Nessuno che si prenda la briga di spiegare, solo crediamo, speriamo, cercheremo, ma è con i fatti che si danno risposte e certezze alla gente.
    Già nel passaggio dalla USL Lugo alla AUSL di Ravenna si erano chiusi servizi vicini alla gente, efficienti, presenti, con la scusa di rafforzare la specializzazione concentrandola in un unico polo ravennate.
    Ma ora gli utenti si trovano a rincorrere i servizi all'interno di un AREA VASTA e vasta non sta ad indicare grande,che ti protegge ,che ti accoglie ma significa sempre più Lontana dai bisogni e dalle richieste. Si parla di chiudere un reparto di cardiologia quando questo era stato creato appositamente e strutturalmente con i presupposti che più rapido è l'intervento , minori gli esiti sul paziente e quindi minore il bisogno di assistenza. Si è parlato di una unità semplice di senologia e di colpo e diventata una chirurgia ad indirizzo senologico. "Chirurgia ad indirizzo senologico", cosa significa se non la chiara volontà di non riconoscere e rendere ufficialmente merito a chi la senologia l'ha voluta. Ora abbiamo uno splendido Mammotone all'avanguardia, radiologi specializzati nello screening ma abbiamo perso un chirurgo senologo all'avanguardia. E' come nel rally, abbiamo una macchina veloce , una splendido coopilota ma abbiamo perso il pilota, NEL SILENZIO PiU' ASSORDANTE.
    Ci sono poi altre specialita' di carattere internistico che vanno alla conclusione del loro tempo lavorativo, come sarebbe giusto,(endocrinologia, diabetologia, ematologia..) ma nessuno si preoccupa di organizzarne per tempo un DOPO, un POI, forse perchè anche agli occhi di un bambino il futuro è vuoto, è incertezza.
    Si vuole dimostrare la non adeguatezza del nostro servizio lasciando che il tempo esaurisca le nostre preziose risorse
    Intanto ci circondano infinite proposte che minano la salute e il futuro di tutti: biodigestori, centri di smaltimento per rifiuti, traffico incontrollato dei mezzi pesanti che portano inquinamento dell'aria , dell'acqua ,della nostra vita.
    I fatti parlano più di tutte quelle parole spese a soffocare ansie giustificate da ciò che sta avvenendo, IL SILENZIO delle persone scelte da noi in difesa della comunità, del bisogno comune ne firma una pericolosa pena di morte.
    Troppe vittime Caronte sta portando sull'altra riva.
    LA SALUTE RIMANE UN DIRITTO, NON UN BENE per i POCHI che POSSONO, NON un INVESTiMENTO economico per il bene di alcuni, e il nostro futuro e dobbiamo difenderla per noi e nostri figli.

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  7. Dovrebbero essere i Sindaci a indirizzare le ausl e non i dirigenti delle ausl a comandare sui Sindaci.
    Così come dovrebbero essere i Sindaci a comandare su Hera e non Hera a spadroneggiare

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  8. Ciao a tutti ..
    Avrei bisogno di un po di chiarezza riguardo l ospedale d lugo ..
    È veramente convenzionato col ssn per il cheratocono..??e se effettuano il cross linking in convenzione ..??
    Grazie a chique mi dia informazioni

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