venerdì 11 aprile 2014

Bene Legambiente, ma si può fare di più

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl candidato Sindaco dei Verdi Gabriele Serantoni condivide nella sostanza i sette punti del programma del circolo Cederna di Legambiente presentati ai candidati sindaci (qui è possibile leggere il testo di Legambiente)

I sette punti sono da molti anni patrimonio dei Verdi che hanno costantemente operato per realizzarli, anche se molto resta da fare.

Se si è approvato un ottimo regolamento del verde pubblico nel Comune di Lugo, poi esteso all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, è stato per opera dei Verdi, allora in maggioranza con l'assessore Bordini. Se oggi non viene correttamente applicato dipende anche dall'assenza dei Verdi nelle istituzioni.

A Lugo sono stati chiusi due inceneritori (Rsu e ospedale) per le battaglie dei Verdi.

Si è avviata in parte la raccolta porta a porta che va ulteriormente sviluppata e perfezionata.

Si è effettuata la bonifica del sito dismesso dell'inceneritore dei rifiuti solidi urbani.

Si sono realizzati parchi come il Loto e Golfera, ma occorre completare il collegamento tra tutte le aree ecologiche lungo il Canale dei Molini.

I Verdi da sempre propongono l'uso metropolitano della ferrovia che collega tutti i comuni della provincia tranne due e propongono il ripristino della ferrovia Massa-Budrio-Bologna, già deliberato dalle due province di Bologna e Ravenna ma mai avviato.

Per la mobilità ciclistica le varie piste e percorsi costruiti e individuati per azione dei Verdi

devono essere cuciti e collegati in modo sistematico per incentivare un uso quotidiano della bicicletta.

D'accordo sulla priorità della manutenzione dei fiumi e della costruzione di casse di espansione, unico modo per scongiurare il rischio idraulico.

Per l'agricoltura non bastano generici mercati contadini a chilometro zero. I pesticidi sono micidiali anche a chilometro zero! Serve una svolta verso l'agricoltura biologica, l'unica che cresce nonostante la crisi economica.

Occorre poi incentivare la green ECONOMY in tutti i settori produttivi artigianali e di piccola industria: l'unica forma di economia sostenibile che può creare occupazione di fronte alla crisi del modelli convenzionali di edilizia, agricoltura e chimica.

La riqualificazione energetica degli edifici e l'adeguamento antisismico con la manutenzione del territorio, sono lo sbocco di un settore che non deve più continuare a cementificare.

Esiste poi il tema della difesa della salute, mantenendo i presidi esistenti come l'ospedale e avviando un vero piano di prevenzione della malattie da inquinamento e da stili di vita.

Come si vede siamo in sintonia con Legambiente e pensiamo che si possa fare anche di più.

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