martedì 15 ottobre 2013

AUSL Romagna: si parte con le spese

2945310-medicina-stetoscopio-e-monetaria-tagli-di-euro-vicinoL'AUSL unica della Romagna non è ancora nata e già si prevedono ingenti spese per la Regione.

La Regione Emilia-Romagna intende unificare le quattro AUSL attualmente esistenti in Romagna, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, con lo scopo di garantire e addirittura potenziare il servizio sanitario offerto ai cittadini facendo nel contempo fronte ai tagli imposti dalla difficile situazione economica che stiamo attraversando.

Questo sulla carta è il mantra che viene assiduamente ripetuto dagli enti che si apprestano ad approvare o avallare questa enorme operazione economica. Che si tratti principalmente di operazione economica è evidente, basti pensare che la mega azienda che si andrà a ottenere sarà una delle più grandi aziende sanitarie italiane, con 16.000 dipendenti e un bilancio di 2,2 miliardi di Euro.

Tuttavia le ombre sono più delle luci, visto che se da un lato i supposti risparmi sono ancora tutti da dimostrare, dall'altro ciò che traspare circa quello che sarà il futuro servizio fornito ai cittadini fa preoccupare: depotenziamento degli ospedali con creazione di alternative “Case della salute”, che sono, però, ancora una chimera.

Ma non è finita qui...

martedì 8 ottobre 2013

AUSL unica: per una sanità del tubo

indexPer una sanità del Tubo.

No ad un'Hera della salute

Di seguito un resoconto sulla serata dedicata all'AUSL unica organizzata dall'associazione/lista civica "per la buona politica".

Il Presidente della Provincia di Ravenna, messo in difficoltà dalle domande (applaudite) dei Verdi/Ecologisti lughesi sulla mancanza assoluta di democrazia nella scelta della AUSLona Romagna ha paragonato la medesima a Romagna Acque: vale a dire a una sanità del tubo.

Le acrobazie verbali del Presidente non hanno convinto buona parte della platea, convenuta numerosa anche da fuori Lugo, con un gruppo di massesi e faentini agguerriti contro il progetto.

La mancanza del progetto della mega AUSL nei programmi elettorali delle amministrazioni locali e regionale configura la scelta della AUSL romagna come autoritaria. Per questo serve un referendum su una vicenda di tale importanza.

Ma i relatori della serata, organizzata dall'associazione per la buona politica (trampolino di lancio della lista civica alla conquista della rocca), hanno ignorato le regole di base della buona politica: il metodo scelto per propinarci la mega AUSL non fa assolutamente parte della buona politica! Come non è buona politica dare per scontata una decisione che deve affrontare l'iter dell'assemblea legislativa regionale dell'Emilia Romagna.

mercoledì 2 ottobre 2013

Elezioni comunali: quali idee per Lugo e la Bassa Romagna?

Elezioni-politiche-il-racconto-del-cinema-italiano-video-3Ormai mancano pochi mesi alle prossime elezioni, che si svolgeranno in primavera e che riguarderanno Lugo e tutti i comuni della Bassa Romagna, con l'esclusione di Bagnara.

Già sono iniziati i primi fermenti.

Sono nate diverse liste civiche, di vario orientamento, e già questo è un segnale di profondo cambiamento culturale. Non sappiano quante di queste si presenteranno effettivamente alle elezioni, ma sicuramente rappresentano un'importante novità.

Arriveranno presto anche le liste dei partiti. Senza dubbio ci sarà una lista del PD, per il quale si profilano le primarie fra Ranalli e, probabilmente, Costantini per individuare un candidato sindaco. Ci sarà una lista dell'UDC, già annunciata, non si sa come si comporterà il centrodestra, anche alla luce degli stravolgimenti nazionali di oggi.

E i Verdi/Ecologisti Civici?

martedì 1 ottobre 2013

Governo, elezioni, cosa fare?

question-mark1Domani il Presidente del Consiglio riferirà alle Camere e molto probabilmente si arriverà a un voto di fiducia. Un voto di fiducia insolito, nel quale per la prima volta dal 1994 sarà il partito di Silvio Berlusconi a rischiare di essere spaccato e sfaldarsi, non la controparte. Un voto di fiducia che potrebbe garantire a questo anomalo Governo altri mesi di aria.

Ma in che cosa dobbiamo sperare? Qui non è in gioco la vittoria di una forza politica piuttosto che un'altra, ma l'Italia intera. Meglio far tramontare questo Governo delle larghe intese, fondato su intese che non ci sono mai state e costantemente minato dai ricatti di Berlusconi e andare a elezioni? Ma con l'attuale legge elettorale, non c'è il rischio che ci si ritrovi nella stessa situazione in cui siamo oggi? O è meglio che questo Governo resista, per portare a termine, almeno, quei pochi provvedimenti iniziati? O, ancora, sarebbe meglio auspicare un nuovo Governo sostenuto da una maggioranza con una diversa composizione?

I dubbi sono innumerevoli e di improbabile soluzione. Inoltre, il movimento Verde/Ecologista che spazi ha? Come si può inserire per far valere le sue ragioni? Oppure, domanda forse ancora più importante, c'è ancora spazio, oggi, in Italia, per il movimento Verde/Ecologista?

giovedì 26 settembre 2013

Stoccaggio metano ad Alfonsine-Voltana: 4 motivi per il no

Con l'impianto di stoccaggio di me800px-Podzemni_zasobnik_plynu_Haje_(3)tano in costruzione a San Potito-Cotignola e il futuro impianto progettato ad Alfonsine-Voltana, i cittadini di Lugo sono accerchiati e sotto quasi ogni casa presto ci sarà un deposito di combustibile gassoso.

In realtà praticamente tutti i cittadini di Lugo sono consumatori di metano, per cui dire che il metano non serve è falso, ma il metano è un combustibile fossile e, anche se meno del petrolio e del carbone, è inquinante e causa delle modifiche del clima, per cui l'obiettivo della collettività deve essere consumare sempre meno e, possibilmente, cercare di non consumarne più.

Vediamo 4 chiari motivi per contrastare questo tipo di impianti.

domenica 22 settembre 2013

Un referendum sull'AUSL unica della Romagna

AreeVaste11AUSL unica della Romagna: la Regione non si ferma.

Il processo per la costruzione dell'AUSL unica della Romagna, che unirà in un'unica azienda sanitaria, un colosso tra i più grandi in Italia, le attuali AUSL di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini pare non incontrare ostacoli. La Regione Emilia-Romagna decide e le amministrazioni provinciali e comunali coinvolte accettano, decantando i pregi di questa operazione. Si parla di AUSL unica della Romagna nei vari consigli comunali, ma i Sindaci, almeno qui nella Bassa Romagna, sono molto restii a spiegare tutta l'operazione ai propri cittadini. Anche i sindacati, senza colpo ferire, sembra abbiano accettato il diktat regionale.

lunedì 2 settembre 2013

Un nuovo sito di stoccaggio metano ad Alfonsine-Voltana

Non bastavano le ricerche di metano fra Lugo e Bagnacavallo e il già previsto impianto di stoccaggio di San Potito-Cotignola: ora sta arrivando un nuovo progetto per un nuovo impianto di stoccaggio in un giacimento esaurito di Alfonsine-Voltana.


LFG_Extraction_-_DrillingLa Bassa Romagna e tutta la provincia di Ravenna continuano a essere prese d'assedio. La nostra provincia, già oggi, produce più energia elettrica di quella che consuma eppure si continuano a costruire centrali elettriche (si pensi alla centrale già realizzata e poi ampliata di Conselice, a quella per ora proposta di Russi e ai tanti piccoli impianti a biomasse), così come si continua a cercare metano e si progettano nuovi impianti di stoccaggio. Con quali tutele per il territorio? Perché deve essere colpito sempre il nostro territorio provinciale?

L'impianto di stoccaggio che Sogit spa, società del gruppo Snam, propone di realizzare presso un giacimento esausto di Alfonsine-Voltana può comportare, così come l'impianto di San Potito-Cotignola e tutti gli impianti di questo tipo che si stanno realizzando non solo in Italia, ma anche in Europa e in America, problemi di sismicità indotta nelle aree limitrofe. Non si tratta di terremoti di elevata intensità e su vasta scala, ma superficiali e quindi, anche se circoscritti in aree ristrette, in grado di causare potenzialmente anche danni ingenti, con effetti negativi sulla stabilità degli edifici e compromettendo la qualità della vita delle persone che risiedono nelle zone limitrofe agli impianti.

Ci viene detto che lo scopo di questi impianti di stoccaggio è garantire un approvvigionamento sicuro e costante a prezzi stabili del metano. Gli impianti verrebbero riempiti durante la stagione calda, per poi estrarre il metano nella stagione fredda in modo che, così dicono i proponenti, se dovessero esserci dei problemi durante l'approvvigionamento, noi avremmo sempre le nostre scorte cui attingere e non rischieremmo di rimanere senza metano, così come avvenne, ad esempio, qualche anno fa, quando, a causa dei difficili rapporti con l'Ucraina, l'arrivo del metano russo nel resto dell'Europa divenne difficoltoso.

Ma la verità è proprio questa?

giovedì 29 agosto 2013

Ospedale di Lugo: oltre 2000 firme raccolte

zcVYnplgPUxrEC6h58kE0E0niiMTymB1uCR1PCC+coU=--l_ospedale_di_lugoProsegue, senza soste, la raccolta firme promossa da Verdi/Ecologisti Civici della Bassa Romagna in difesa dell'Ospedale di Lugo, contro il depotenziamento previsto dalla nascita dell'AUSL unica della Romagna che dovrebbe unire in un'unica azienda, una delle più grandi d'Italia, le attuali quattro aziende sanitarie di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini.

Già da un paio di mesi abbiamo fatto partire una raccolta firme che presenteremo al Sindaco del Comune di Lugo e Presidente dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Raffaele Cortesi, affinché se ne faccia portatore in Regione, quando il Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna dovrà votare la legge che istituisce la grande AUSL Romagnola.

Malgrado il difficile periodo estivo, abbiamo già ora abbondantemente superato la quota di 2000 firme raccolte fra i residenti del Comune di Lugo e dei Comuni limitrofi. Ringraziamo tutti coloro che hanno firmato e che ci stanno aiutando a raccogliere firme presso amici, parenti, colleghi di lavoro, vicini di casa. Abbiamo potuto rilevare che il tema della difesa dell'Ospedale di Lugo è piuttosto sentito dalla cittadinanza che si avvicina spontaneamente ai nostri banchetti o ci contatta tramite Internet per firmare e chiedere moduli per raccogliere altre firme.

Aviaria: si e’ abbassata la guardia in tutta la Regione

influenza-aviaria-600-400La causa potrebbe essere la riduzione delle spese per le ASL oppure un cedimento alle pressioni degli allevatori : non sappiamo ma il fatto e’ che nel 2013 la Regione ha ulteriormente ridotto i controlli su tutto il comparto avicolo.

Infatti le direttive regionali volte a coordinare i servizi veterinari ASL, in una logica di apparente risparmio, hanno via via portato alla riduzione degli interventi programmati; dapprima sopprimendo la sorveglianza nella popolazione avicola rurale quando invece questa, vivendo all’aperto ed essendo spesso commensale dei volatili selvatici, rappresenta una sentinella dello stato di salute di un territorio nei confronti del virus influenzale aviario e poi, nel 2013 riducendo ulteriormente il numero dei campioni previsti oppure prevedendo sessioni di campionamento maggiormente dilazionate nel tempo (per esempio il controllo nell’allevamento delle galline ovaiole è passato da trimestrale a quadrimestrale).

La Regione ha escluso dai controlli tutto il pollame da macello: sono milioni di capi su cui non si fa alcun controllo: si tratta dei polli ( broiler) che tutti mangiano e che NON vengono MAI controllati. Lo stesso accade per i c.d. galletti , cioè gli animali macellati con età inferiore ai 28 gg e le quaglie.

sabato 10 agosto 2013

AUSL della Romagna: il percorso non si ferma

Le operazioni per la creazione dell'AUSL unica della Romagna non vengono rallentate nemmeno dai sindacati che fondamentalmente sposano la linea della Regione


2945310-medicina-stetoscopio-e-monetaria-tagli-di-euro-vicinoIl percorso avviato per la creazione dell'AUSL unica della Romagna pare non avere soste, nemmeno nel caldo di agosto.

Un po' tutte le forze politiche si sono espresse e, chi più e chi meno, tutti hanno condiviso l'obiettivo della creazione di questa nuova mega azienda sanitaria, una delle più grandi d'Italia. Eppure i nostri dubbi rimangono e restano immutati e senza risposte. A fronte di un risparmio tutto da dimostrare, si vanno a colpire, depotenziandoli, i piccoli ospedali, come quello di Lugo. Continuiamo a chiederci come mai, se fare l'AUSL della Romagna è così economicamente conveniente, non si faccia la stessa cosa anche in Emilia. Così come continuiamo chiederci, malgrado tutte le dichiarazioni circa le supposte valorizzazioni delle eccellenze, cosa diventerà l'Ospedale di Lugo, quali reparti e servizi resteranno e con quali caratteristiche.

Ci aspettavamo un intervento forte da parte dei sindacati, anche perché questa operazione riguarderà centinaia e centinaia di lavoratori, ma così non è stato. Sta proseguendo la discussione fra CGIL, CISL e UIL da una parte e Conferenza socio sanitaria della Provincia di Ravenna dall'altra, ma ci sembra che i risultati siano ancora scarni. Pare che i tre sindacati siano fiduciosi sulla creazione di una struttura ospedaliera “a rete” (qualsiasi cosa ciò significhi), con la valorizzazione delle eccellenze di ciascun ospedale, più domiciliarità e potenziamento dei servizi territoriali. Vaghe parole, ripetute come una mantra da mesi anche dal Presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio. Parole che, però, non chiariscono quale sarà il futuro dell'ospedale di Lugo e che, comunque, non fanno ben sperare, alla luce del progressivo depotenziamento che già si è verificato in questi anni.