
La Regione Emilia-Romagna intende unificare le quattro AUSL attualmente esistenti in Romagna, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, con lo scopo di garantire e addirittura potenziare il servizio sanitario offerto ai cittadini facendo nel contempo fronte ai tagli imposti dalla difficile situazione economica che stiamo attraversando.
Questo sulla carta è il mantra che viene assiduamente ripetuto dagli enti che si apprestano ad approvare o avallare questa enorme operazione economica. Che si tratti principalmente di operazione economica è evidente, basti pensare che la mega azienda che si andrà a ottenere sarà una delle più grandi aziende sanitarie italiane, con 16.000 dipendenti e un bilancio di 2,2 miliardi di Euro.
Tuttavia le ombre sono più delle luci, visto che se da un lato i supposti risparmi sono ancora tutti da dimostrare, dall'altro ciò che traspare circa quello che sarà il futuro servizio fornito ai cittadini fa preoccupare: depotenziamento degli ospedali con creazione di alternative “Case della salute”, che sono, però, ancora una chimera.
Ma non è finita qui...