mercoledì 22 aprile 2009

Piazza XIII giugno torna ai lughesi


Lunedì 20 aprile, durante il penultimo Consiglio Comunale di Lugo di questo mandato di governo locale è arrivata al termine la lunga vicenda di Piazza XIII giugno.
La vicenda nacque con una delibera choc della precedente Giunta che decise di vendere un pezzo di piazza per fare cassa. Come Verdi ci mobilitammo immediatamente e nel giro di pochi giorni raccogliemmo qualche centinaio di firme contrarie alla vendita della piazza da parte di persone che utilizzavano quel parcheggio per non dover entrare nel centro storico con l'automobile. Quella era in effetti l'esigenza del territorio per quanto riguardava Piazza XIII giugno: avere un grande parcheggio a ridosso del centro storico. La Giunta Roi non ne volle sapere.

martedì 21 aprile 2009

Incentivi per il rendimento energetico degli edifici

Recentemente i Verdi hanno ottenuto, tramite un Ordine del Giorno approvato in Consiglio Comunale, che il Comune di Lugo dichiarasse il proprio territorio indisponibile alla costruzione di centrali nucleari.
Siamo tuttavia consapevoli che ai problemi energetici del paese occorre dare una risposta concreta e rapida (che non può essere certo l'improbabile ritorno dell'Italia al nucleare).
Una risposta al problema viene da una delle ultime delibere approvate dal Consiglio Comunale di Lugo durante la seduta del 20 aprile scorso mirata a incentivare il risparmio energetico, la produzione di energia da fonti rinnovabili e il risparmio idrico.

venerdì 10 aprile 2009

Lugo dice no al nucleare

Con il ritorno del centrodestra e di Berlusconi al Governo, in Italia si è ricominciato a parlare di energia nucleare. Prima piuttosto timidamente, poi sempre con più insistenza, fino ad arrivare al recente accordo col Governo francese per la costruzione di nuove centrali.
In un momento in cui molte nazioni sono giunte a una svolta nelle politiche energetiche, in direzione delle fonti rinnovabili e pulite e del risparmio energetico e quasi ovunque il nucleare si sta rilevando un fallimento, per i costi sociali (elevato numero di morti sul lavoro per chi è impiegato all'interno delle centrali), ambientali (inquinamento dovuto a fuga di materiale radioattivo e irrisolto problema delle scorie) ed economici (l'energia elettrica derivata dal nucleare costa solo apparentemente poco, perché non vengono conteggiati tutti i costi accessori accollati dagli Stati), l'Italia, come al solito, fa un passo indietro.
Cosa possono fare i Comuni contro queste scellerate scelte del Governo?
In molti Comuni italiani è stato approvato un Ordine del Giorno che dichiara il territorio comunale indiscponibile alla costruzione di centrali nucleari. Una sorta di opposizione diffusa e capillare alle ottuse politiche energetiche del Governo.
Lo stesso Ordine del Giorno è stato approvato, giovedì 9 aprile, dal Consilio Comunale di Lugo, con i voti favorevoli di tutta la maggioranza e contrari di tutta l'opposizione.
Sono state incredibili, durante la discussione, le accuse nei confronti dei Verdi lanciate dalla Capogruppo di Forza Italia e candidata sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni Laura Baldinini. Secondo la Capogruppo, la contrarietà dei Verdi al nucleare è puramente ideologica ed è lontana dalla realtà dei fatti. E' sembrato, invece, che l'ideologismo pro-nucleare a tutti i costi e contro ogni evidenza pervada il centrodestra, tanto che la Capogruppo Baldinini ha dichiarato che è talmente favorevole al nucleare da volerlo fortemente per il proprio paese ed essere disposta persino ad accettare una centrale nel proprio giardino.
L'ideologismo preferiamo lasciarlo agli altri e alla campagna elettorale. Lugo, così come recita il testo dell'Ordine del Giorno approvato, rifiuta l'energia nucleare per le evidenze scientifiche ed economiche che ne attestano la criticità e la pericolosità e dichiara il proprio territorio indisponibile alla costruzione di centrali nucleari.

Gian Luca Baldrati
Capogruppo Verdi per la Pace – Lugo