lunedì 20 gennaio 2020

Verdi/Europa Verde e la pista ciclabile di Via Emaldi


L’opposizione della Lega e di altre forze politiche contro la pista ciclabile di via Emaldi è anacronistica e antistorica.

Attualmente ogni provvedimento della Unione europea è condizionato , in misura minore o maggiore, dall’essere a favore dell’ambiente.

Dovremmo essere tutti in prima linea a promuovere e favorire ogni disposizione in tal senso: è stato dimostrato più volte che la Pianura Padana è una delle cinque regioni più inquinate del mondo.

Ancora la settimana scorsa sono stati superati del doppio i limiti delle polveri sottili (PM10) per più giorni e considerate letali per l’apparato respiratorio, inquinamento atmosferico che risulta ancora più dannoso per i bambini.

domenica 19 gennaio 2020

Presentata la lista di Europa Verde a Lugo


Europa Verde ha presentato a Lugo, sabato 18 gennaio, i propri candidati alle prossime elezioni regionali a sostegno di Stefano Bonaccini.

Oggi, 18 gennaio, sono stati presentati a Lugo i candidati di Europa Verde nel collegio di Ravenna alle prossime elezioni regionali a sostegno del candidato Stefano Bonaccini (coalizione di centro sinistra).

Si tratta di:

Dino Tartagni, lughese, già dirigente Coldiretti della Provincia di Ravenna, della Regione Marche e Friuli Venezia Giulia, esperto di fonti rinnovabili, efficienza energetica e sostenibilità;

Fernanda Useri, lughese,attivista verde dagli anni 90, animatrice dei biomarchè di Lugo, Ravenna e Faenza, impegnata per il ripristino dei treni regionali della linea Bologna-Ravenna;

Roberto Papetti, ravennate, già direttore di un centro di sperimentazione didattica e di educazione ambientale del comune di Ravenna.

Assente per impegni sopravvenuti la capolista Linda Maggiori, faentina, laureata in scienze dell’educazione e servizi sociali, divulgatrice e blogger in campo ambientale, autrice di sei libri di carattere ecologista.

Europa Verde e la ciclabile di Via Emaldi


Linda Maggiori, candidata alle elezioni regionali per Europa Verde risponde alla petizione contro la ciclabile di via Emaldi

Se vogliamo creare una città sicura, vivibile, a misura dei bambini e quindi di tutti, se vogliamo lottare contro gli incidenti e l'inquinamento, se vogliamo contrastare il riscaldamento globale, non possiamo che rovesciare la gerarchia che vige ora sulla strada: dobbiamo dare più spazio ai pedoni e ai ciclisti, (utenti deboli e non inquinanti), rallentare e disincentivare il traffico motorizzato, togliendo spazio alle auto. Così hanno fatto tutte le città più civili europee, da Pontevedra (Spagna) a Copenaghen, a Friburgo, a Berna, così si accingono a fare tante altre città italiane. Anno dopo anno, hanno tolto posti auto, hanno dato spazio a ciclabili, incentivato i mezzi pubblici e ampliato le zone pedonali, le ZTL e le zone 30.