giovedì 26 settembre 2013

Stoccaggio metano ad Alfonsine-Voltana: 4 motivi per il no

Con l'impianto di stoccaggio di me800px-Podzemni_zasobnik_plynu_Haje_(3)tano in costruzione a San Potito-Cotignola e il futuro impianto progettato ad Alfonsine-Voltana, i cittadini di Lugo sono accerchiati e sotto quasi ogni casa presto ci sarà un deposito di combustibile gassoso.

In realtà praticamente tutti i cittadini di Lugo sono consumatori di metano, per cui dire che il metano non serve è falso, ma il metano è un combustibile fossile e, anche se meno del petrolio e del carbone, è inquinante e causa delle modifiche del clima, per cui l'obiettivo della collettività deve essere consumare sempre meno e, possibilmente, cercare di non consumarne più.

Vediamo 4 chiari motivi per contrastare questo tipo di impianti.

domenica 22 settembre 2013

Un referendum sull'AUSL unica della Romagna

AreeVaste11AUSL unica della Romagna: la Regione non si ferma.

Il processo per la costruzione dell'AUSL unica della Romagna, che unirà in un'unica azienda sanitaria, un colosso tra i più grandi in Italia, le attuali AUSL di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini pare non incontrare ostacoli. La Regione Emilia-Romagna decide e le amministrazioni provinciali e comunali coinvolte accettano, decantando i pregi di questa operazione. Si parla di AUSL unica della Romagna nei vari consigli comunali, ma i Sindaci, almeno qui nella Bassa Romagna, sono molto restii a spiegare tutta l'operazione ai propri cittadini. Anche i sindacati, senza colpo ferire, sembra abbiano accettato il diktat regionale.

lunedì 2 settembre 2013

Un nuovo sito di stoccaggio metano ad Alfonsine-Voltana

Non bastavano le ricerche di metano fra Lugo e Bagnacavallo e il già previsto impianto di stoccaggio di San Potito-Cotignola: ora sta arrivando un nuovo progetto per un nuovo impianto di stoccaggio in un giacimento esaurito di Alfonsine-Voltana.


LFG_Extraction_-_DrillingLa Bassa Romagna e tutta la provincia di Ravenna continuano a essere prese d'assedio. La nostra provincia, già oggi, produce più energia elettrica di quella che consuma eppure si continuano a costruire centrali elettriche (si pensi alla centrale già realizzata e poi ampliata di Conselice, a quella per ora proposta di Russi e ai tanti piccoli impianti a biomasse), così come si continua a cercare metano e si progettano nuovi impianti di stoccaggio. Con quali tutele per il territorio? Perché deve essere colpito sempre il nostro territorio provinciale?

L'impianto di stoccaggio che Sogit spa, società del gruppo Snam, propone di realizzare presso un giacimento esausto di Alfonsine-Voltana può comportare, così come l'impianto di San Potito-Cotignola e tutti gli impianti di questo tipo che si stanno realizzando non solo in Italia, ma anche in Europa e in America, problemi di sismicità indotta nelle aree limitrofe. Non si tratta di terremoti di elevata intensità e su vasta scala, ma superficiali e quindi, anche se circoscritti in aree ristrette, in grado di causare potenzialmente anche danni ingenti, con effetti negativi sulla stabilità degli edifici e compromettendo la qualità della vita delle persone che risiedono nelle zone limitrofe agli impianti.

Ci viene detto che lo scopo di questi impianti di stoccaggio è garantire un approvvigionamento sicuro e costante a prezzi stabili del metano. Gli impianti verrebbero riempiti durante la stagione calda, per poi estrarre il metano nella stagione fredda in modo che, così dicono i proponenti, se dovessero esserci dei problemi durante l'approvvigionamento, noi avremmo sempre le nostre scorte cui attingere e non rischieremmo di rimanere senza metano, così come avvenne, ad esempio, qualche anno fa, quando, a causa dei difficili rapporti con l'Ucraina, l'arrivo del metano russo nel resto dell'Europa divenne difficoltoso.

Ma la verità è proprio questa?