domenica 29 dicembre 2013

I costi della Case della Salute

2945310-medicina-stetoscopio-e-monetaria-tagli-di-euro-vicinoDopo l'approvazione dell'AUSL unica della Romagna, che nascerà il prossimo 1° gennaio e la conseguente riorganizzazione delle attuali quattro AUSL, i cui presunti risparmi sono tutti da dimostrare, nascono, fra mille dubbi, le Case della Salute

Purtroppo la gigantesca operazione di ristrutturazione delle attuali quattro AUSL della Romagna, per la nascita di un'unica azienda sanitaria, non accenna a rallentamenti, malgrado alcune clamorose prese di posizione, come quella ormai nota del Sindaco di Forlì.

A fronte del previsto depotenziamento dei presidi ospedalieri, sul territorio si sta lavorando alla nascita delle famigerate Case della Salute (o i Nuclei di Cure Primarie Strutturati). La maggior parte di queste sorgeranno all'interno di strutture esistenti, come, ad esempio, gli ex presidi ospedalieri di Bagnacavallo, di Alfonsine o di Brisighella.

Più clamoroso è il progetto che riguarda la Casa della Salute di Lugo. E' stato siglato un accordo fra AUSL e Comune per ampliare il palazzetto dello sport di Viale Europa e inserire nella nuova struttura, fra le altre cose, la Casa della Salute. Il Comune di Lugo dovrà sborsare circa 1 milione di Euro, mentre l'AUSL ben 3,5 milioni.

domenica 15 dicembre 2013

Gli alberi di Natale di Lugo

[caption id="attachment_976" align="alignleft" width="226"]Prima del taglio Prima del taglio[/caption]

L'albero di Natale a Lugo è un albero abbattuto!

Apprendiamo dalla stampa che il Comune di Lugo intende abbattere, in questi giorni, ben 67 alberi nei Viali Manzoni e Rossini, a causa di malattie o rischi di crolli in caso di neve.

Prima si abbatteranno alberi poi, ai primi di gennaio, verrà indetta un'assemblea pubblica per spiegarne il perché... Quegli alberi sono diventati pericolosi all'improvviso? Non sono stati monitorati in questi anni?

Si adducono motivazioni di sicurezza, anche in previsione di eventuali nevicate, ma siamo certi che queste valutazioni siano accurate e inoppugnabili e non frettolose? Gli alberi si possono anche curare non solo abbattere, senza contare che i danni e le malattie alle alberature possono essere state causate dalle potature sbagliate del passato.

Vorremmo perizie davvero indipendenti e affidabili.

venerdì 6 dicembre 2013

In ricordo di Ercole Bedeschi

Bedeschi Ercole Fondo Rossi Ferrucci001A oltre cent’anni dalla morte Lugo ha onorato il sindaco Ercole Bedeschi immeritatamente dimenticato

Tra i suoi meriti aver acquisito i terreni per l’ospedale che ora si vuole depotenziare

Su invito del Centro di studi sulla Romandiola nord-occidentale e dell’Associazione Mazziniana Italiana, sez. di Ravenna, il Comune di Lugo ha ricordato la figura di Ercole Bedeschi (1837 – 1904) primo sindaco elettivo della città dal 1885 al 1890.

Figlio del patriota Antonio, Ercole Bedeschi fu repubblicano-radicale e figura di primo piano nella vita politica di Lugo della seconda metà dell’800. Schierato a sinistra, convinto fautore del riformismo sociale, fu un acceso anticlericale, libero pensatore e massone, legato alla cultura positivistica del suo tempo e sostenitore del movimento cremazionista, temi cari al radicalismo italiano. Il positivismo per quella generazione costituiva una spinta verso la modernità e la sprovincializzazione della realtà nazionale, grazie alla fiducia nella scienza e nel progresso che avevano nella macchina e nell’industria le loro manifestazioni. La tendenza al bene e all’utile sociale da parte delle nuove generazioni era legata “alla mistica del progresso” che si riteneva avrebbe portato ad un miglioramento morale e materiale dell’umanità.

Fin dal suo esordio nel Consiglio comunale nel 1871 si batté per migliorare la città dal punto di vista urbanistico (completamento del Pavaglione, lastricatura delle strade, realizzazione dei marciapiedi e sistemazione del Cimitero urbano come ancora lo vediamo) ed operò in favore delle classi diseredate promuovendo la Cooperativa dei canapini e cordarini, l’ampliamento dell’Asilo infantile comunale e la costituzione della Società cooperativa per l’edificazione di case operaie. Quest’ultima sua attività cambiò il volto di alcune parti di Lugo, le vie Poveromini, Lumagni e soprattutto Don Minzoni – che fino all’epoca fascista si chiamava Via delle Case Operaie – recano notevoli tracce di questa opera in favore dei gruppi sociali meno fortunati.

martedì 3 dicembre 2013

Slow Medicine

463978882005GRA_227X349_exactPerché una medicina rispettosa, sobria e giusta è possibile.

Di Giorgio Bert, Andrea Gardini, Silvana Quadrino.

Ed. Sperling & Kupfer

Il libro-manifesto della rivoluzione slow nella medicina: un nuovo modo di intendere salute, cura e sanità.

Negli ultimi cinquant'anni il progresso della medicina ha prodotto vantaggi indiscutibili per la nostra salute,ma ha anche contribuito a diffondere false convinzioni e aspettative irrazionali,che hanno aumentato la richiesta di farmaci ed esami.

"L'enfasi sui progressi della scienza ha creato nei cittadini aspettative eccessive e irragionevoli sulla possibilità che gli interventi medico-sanitari assicurino il benessere individuale e sociale di ciascuno... Solo l'11% dei circa 3.000 trattamenti descritti nell'ultima versione di Clinical Evidence è di dimostrata efficacia (Clinical Evidence/BMJ 2012)... L'OMS stima che nei sistemi sanitari gli sprechi corrispondono a circa il 20/40% della spesa sanitaria (VHO 2010)... Negli USA si stima che l'ammontare delle prestazioni che non danno nessun beneficio ai pazienti corrispondono almeno al 30% della spesa sanitaria (Brody H. NEJM 2012)..."

AUSL Romagna: resoconto serata 29 novembre

FotoImpedire un ulteriore peggioramento del servizio pubblico e proporre un diverso modello di salute e sanità.

Una sala piena venerdì 29 novembre scorso al dibattito promosso dai Verdi/Ecologisti Civici della Bassa Romagna e dal gruppo di Massalombarda "Prove di dialogo a sinistra".

I Sindaci di tutti Comuni della provincia, invitati, non si sono degnati di rispondere. Solo il Presidente della Provincia ha giustificato la sua assenza per impegni pregressi. In altri tempi esponenti del partito di maggioranza relativa (oggi PD, ieri ieri PCI/PSD) sarebbero intervenuti a portare le loro argomentazioni e a contribuire ad approfondire la questione. Oggi le nuove leve disertano queste occasioni, occupati in primarie sul Web.

E tutto questo quando l'AUSL unica della Romagna non era presente in nessun programma presentato alle precedenti elezioni amministrative. Quindi una forzatura antidemocratica ben più grave di primarie più o meno scontate.

L'ospedale di Lugo perde un altro pezzo

Foto1A chiacchiere si difende l'ospedale di Lugo, nei fatti si lascia andare via il professionista della chirurgia senologica

I Verdi/Ecologisti Civici della Bassa Romagna, dopo una riuscita assemblea pubblica con la consigliera regionale Gabriella Meo, organizzata in collaborazione col gruppo “Prove di dialogo a sinistra” di Massa Lombarda, che ha inquadrato la battaglia locale in un contesto di difesa e rilancio della sanità pubblica in Emilia-Romagna, continuano più che mai la loro battaglia in difesa dell'Ospedale di Lugo e per un altro modello di sanità.

Per questo propongono un vero impegno, oggi assente, per la prevenzione primaria delle malattie dovute all'inquinamento e agli stili di vita. Prediamo il caso amianto. La produzione e la lavorazione dell'amianto furono messe fuorilegge nel 1992 con una legge proposta dai Verdi (On. Ceruti). Oggi sono attesi ogni anno, dal 2010 al 2020 almeno mille nuovi casi maschili di mesotelioma, mentre per quelli femminili con esposizione indiretta evidentemente non ci sono dati. E a suo tempo per mettere fuorilegge l'amianto ci furono battaglie durissime contro "scienziati" che assicuravano la sua innocuità.

lunedì 2 dicembre 2013

Medicina consapevole

medicina-consapevole-libro-65173Giovedì 5 dicembre, ore 20.30, a Lugo, presso la Sala del Carmine, in Corso Garibaldi, 16, la Draco Edizioni propone la presentazione della sua novità editoriale: MEDICINA CONSAPEVOLE. Dialogo con l'autore Domenico Battaglia e l'editore Massimo Rodolfi riguardo al perseguimento della salute e le minacce globali che la insidiano.

Questo libro nasce quasi per gioco, nasce da un motto scherzoso, il cui primum movens conteneva in sé una forte esigenza di esprimere e far conoscere, a quante più persone possibili, una serie di riflessioni personali oltre che spunti di riflessioni riguardo all’ambito della Medicina, ambiente con il quale mi confronto quotidianamente. Ripercorrendo le tappe del percorso che mi hanno portato fin qui, ho cercato di affrontare da un altro punto di vista gli svariati argomenti che in qualche modo hanno a che fare con la medicina, seppure apparentemente slegati fra loro. L’ambizione principale invero è quella di generare nel lettore una consapevolezza nuova verso questi argomenti, in maniera tale da generare una scintilla, una piccola guida luminosa che possa schiarire, qua e là, un percorso di consapevolezza riguardo agli argomenti affrontati, un percorso che, come autore, mi limito solamente ad indicare, nel pieno rispetto del lettore e della sua libertà di pensiero-parola-azione.

martedì 26 novembre 2013

E45: il progetto ritorna

SenzanomeSi torna a parlare della Ravenna-Venezia. Come gettare al vento 10 miliardi di Euro

Tutto è successo all'improvviso. Erano anni che era scomparsa. La cercavi, chiedevi notizie, ma nessuno sapeva darti informazioni certe e sicure sulla sua esistenza. Si era pensato alla sua definitiva scomparsa o perlomeno al suo oblio. Poi all'improvviso è riapparsa dal nulla. Una nuova veste, comprata con i risparmi di un vecchio amico. Spinta sul palcoscenico di fronte a un pubblico un poco incredulo. Uno spettacolo già visto. Una gran delusione. La stessa regia. Gli stessi dialoghi. La stessa sceneggiatura. La produzione con qualche novità che nulla di buono lascia presagire. Alla fine dello spettacolo un omino con il cappello in mano per chiedere un'offerta molto vantaggiosa in cambio del coinvolgimento in primis nei futuri spettacoli, che porteranno grandi guadagni e tanto benessere. Non è facile convincere qualcuno a portare i propri soldi per opere la cui trama non conosci.

Project-financing termine utilizzato per il Ponte sullo Stretto, per il by-pass che doveva unire le sponde del canale Candiano. Letteralmente significa progetto finanziato. Ma da chi? Da parte dei privati, ma anche con fondi pubblici. Stiamo parlando di un progetto del costo di 10 miliardi di euro. Stimati non si sa come. Non esiste ancora un progetto esecutivo sul quale i conti si fanno con precisione. Il Ponte sullo Stretto aveva un costo stimato di 6 miliardi di euro. I privati sono scappati in quanto il rientro dei costi applicando un pedaggio di 12 euro per passaggio, era di circa 25 anni. Poi iniziava il guadagno.

lunedì 25 novembre 2013

AUSL unica della Romagna: cosa accadrà?

foto1I Verdi continuano la battaglia conto l'Azienda USL della Romagna dopo pochi giorni dalla sua approvazione e invitano tutti ad un pubblico dibattito serale, organizzato in collaborazione col gruppo “Prove di dialogo a sinistra” di Massa Lombarda, venerdì 29 novembre a Lugo.

É nata l’Azienda Usl unica della Romagna. Il progetto di legge, approvato il 19 novembre in Assemblea legislativa della Regione Emilia - Romagna, dà vita alla quinta azienda sanitaria italiana per popolazione residente nonché tra le prime per superficie territoriale e numero di ospedali.

Il nuovo assetto istituzionale aggrega le quattro aziende sanitarie di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini e vede l'ingresso della Regione nel capitale sociale dell’Irst di Meldola al fine di acquisire la quota di maggioranza relativa nella compagine societaria.

Il progetto di legge, d’iniziativa della Giunta, è stato approvato a maggioranza; su 36 votanti, 25 favorevoli (Pd, Fds, Gruppo Misto / Matteo Riva), 2 astenuti (Silvia Noè / Udc, Gian Guido Naldi / Sel) e 9 contrari: Lega nord, Pdl, Defranceschi Mov5stelle e Gabriella Meo di Verdi.

I Verdi italiani ripartono da Chianciano con due portavoce

154938770-bb29f9ec-87b1-44ce-b3a5-a8ef6c50e923Luana Zanella, già assessore a Venezia con Cacciari e Angelo Bonelli, consigliere comunale a Taranto dove ha contribuito in maniera determinate ad aprire il caso dell'ILVA, sono i due co-portavoce dei Verdi Italiani, eletti sabato notte a Chianciano con oltre il settanta per cento dei voti dei delegati di tutta Italia.

I Verdi sono l'iunica forza politica italiana ad avere la parità di genere in tutti gli organismi: una donna e un uomo.

Sul sito www.verdi.it potete leggere la mozione politica che sostiene le due candidature.

I Verdi inoltre hanno svolto assemblee degli iscritti in tutta Italia per nominare i delegati al congresso. Una forma di democrazia effettiva e non solo virtuale. Le due mozioni di opposizione, poi unificatesi, che facevano riferimento a Pecoraro Scanio, sono state sonoramente sconfitte. Nell'esecutivo, su dieci componenti (cinque donne e cinque uomini) la mozione Zanella-Bonelli ha eletto otto componenti. Tra questi il poco più che trentenne responsabile dei Verdi di Bologna Matteo Badiali, proposto dai delegati dell'Emilia-Romagna.

Il congresso ha eletto cinquanta consiglieri federali. Altri cinquanta saranno eletti dalle assemblee regionali che si terranno entro gennaio. Nei trentasei delegati (su cinquanta) eletti dalla mozione Zanella-Bonelli ce ne sono quattro dell'Emilia Romagna: Maria Pia Galletti (già consigliera comunale a Lugo e a Bagnacavallo), Brigliasco Vincenzi di Modena, Fernanda Useri, Fausto Pardolesi di Forlì. Nell'ufficio politico dei due portavoce Zanella e Bonelli sono stati inseriti Sauro Turroni e Paolo Galletti dell'Emilia Romagna.

sabato 23 novembre 2013

Non vaccinare non è più un crimine

vaccmoney_1Meo: tanti genitori obiettori lo chiedevano, ora occorre informare le AUSL

Con la delibera “modificazioni della procedura di dissenso informato prevista dalle indicazioni alle aziende sanitarie per promuovere la qualità delle vaccinazioni in Emilia-Romagna” la Giunta Regionale è intervenuta in merito alla segnalazione di omessa vaccinazione all’autorità giudiziaria minorile rendendola necessaria solo nei casi accertati di incuria o abbandono dei minori.

“Apprendo con grande soddisfazione la decisione della Giunta Regionale di non segnalare automaticamente alla Procura della Repubblica le famiglie che decidono di non vaccinare i propri figli”  dichiara la Consigliera Regionale dei Verdi Gabriella Meo, “dando seguito così all’intenzione già espressa in aula dalla Giunta nel febbraio 2013 in risposta a una mia interrogazione”.

giovedì 21 novembre 2013

Il nuovo che avanza, il vecchio che ritorna

indexLa demagogia del Movimento 5 Stelle arriva anche sulla vicenda dell'AUSL della Romagna

Leggiamo con stupore e incredulità su un quotidiano locale online alcune dichiarazioni del Movimento 5 Stelle Bassa Romagna in base alle quali i Verdi avrebbero una posizione ambigua sulla vicenda dell'istituzione dell'AUSL unica della Romagna.

Siamo stati la prima forza politica, alla fine della primavera scorsa, a mobilitarsi per denunciare questa proposta di legge della Giunta Regionale che avrebbe sicuramente stravolto il sistema sanitario romagnolo e cambiato il modello di sanità pubblica attualmente esistente. Abbiamo contattato operatori sanitari, associazioni, gruppi di cittadini e ci siamo documentati. Abbiamo organizzato un incontro pubblico di informazione, quanto ancora le istituzioni tacevano. Abbiamo avviato una raccolta firme nella Bassa Romagna che in poco tempo ha raggiunto numeri importati e si è estesa in altre località. Abbiamo fatto comunicati stampa che hanno analizzato a fondo il progetto e abbiamo manifestato una netta presa di posizione contraria anche a livello regionale. E i “grillini” dormivano.

Coerentemente la nostra Consigliera Regionale, Gabriella Meo, ha partecipato al dibattito e martedì 19 novembre ha votato contro al progetto di legge. La nostra posizione è chiara, decisa e stabile da parecchio tempo.

Il Consigliere Regionale Gian Guido Naldi che si è astenuto e che è stato chiamato in causa dal M5S e scambiato per un “Verde”, fa parte dello stesso Gruppo Consiliare di Gabriella Meo, ma proviene da SEL e non ha mai fatto parte dei Verdi. Naldi ne dovrà rispondere al suo partito, non ai Verdi.

mercoledì 20 novembre 2013

AUSL della Romagna: un NO con tante motivazioni

foto1Di seguito alcuni stralci dell'intervento della Verde Gabriella Meo durante il Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna di martedì 19 novembre.

L’ambito della riforma:

Con una riduzione del finanziamento del Fondo Sanitario Nazionale di 30 miliardi e 706 milioni si corre il rischio evidente di ledere il diritto universale alla salute e alle cure, inficiando in tal modo la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza. Appare scongiurato, per ora, l’ulteriore taglio, inizialmente previsto nella Legge di Stabilità.

Per affrontare concretamente gli effetti del razionamento economico-finanziario con l’istituzione dell’Ausl unica della Romagna si è impostata sostanzialmente un’operazione di tipo manageriale che cerca di perseguire l’obiettivo del riequilibrio con interventi sul piano organizzativo, regolamentare e gestionale, tentando di salvaguardare il principio fondante dei Piani Attuativi Locali, ossia la centralità della persona in quanto titolare del diritto di salute e partecipe alla definizione delle prestazioni, della organizzazione dei servizi della loro valutazione.

venerdì 15 novembre 2013

NO all'AUSL unica della Romagna!

negazionePer una sanità amica dei cittadini un netto NO all'AUSL unica di Romagna che allontana i servizi dai cittadini.

SI' a una rete efficiente delle migliori eccellenze della sanità pubblica e a una politica di prevenzione che combatta le cause delle patologie che ci colpiscono

Martedì prossimo inizia nell'assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna la discussione sul progetto di legge che istituisce l'AUSL unica della Romagna.

La proposta di legge regionale sull'AUSL unica Romagna e sui sette milioni di euro all'IRST di Meldola (che comunque non entrerà a far parte dell'AUSL) non è politicamente e socialmente sostenibile per i Verdi ecologisti dell'Emilia Romagna. Questo progetto non era presente in nessun programma elettorale sottoposto alla sovranità popolare e non ha quindi superato il vaglio del consenso dei cittadini. La realizzazione del contenitore AUSL unica ha preceduto l’individuazione e la condivisione di un progetto sanitario razionale e economicamente fondato, che dica quale sarà la sanità del futuro per oltre un milione di cittadini romagnoli.

martedì 12 novembre 2013

AUSL della Romagna, verso la votazione in Regione

indexI Verdi/Ecologisti Civici della Bassa Romagna raccolgono l'appello lanciato dal Comitato per la Sanità Pubblica Romagnola contro la fusione della AUSL della Romagna

Malgrado il progetto dell'AUSL unica della Romagna che unificherà le AUSL di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini generi più dubbi e perplessità che certezze, la Regione Emilia-Romagna pare procedere spedita nell'iter per l'approvazione. Il progetto di legge presentato dalla Giunta Regionale ha già avuto il via libera della Commissione bilancio prima e della Commissione Sanità poi e si attende a breve il passaggio nell'Assemblea Legislativa regionale per l'approvazione definitiva.

Eppure gli interrogativi restano tanti e dagli enti preposti non arrivano risposte, se non generiche dichiarazioni, come quelle dei Sindaci di Lugo e Bagnacavallo, nelle quale si afferma che l'ospedale di Lugo non verrà chiuso (ci mancherebbe!). Quello che sembra essere uno dei punti fondanti della creazione dell'AUSL Romagnola e della conseguente riorganizzazione delle attuali quattro AUSL, con l'inevitabile depotenziamento di alcuni ospedali come quello di Lugo, ossia la creazione delle Case della Salute, continua a essere in alto mare. La nascita di queste misteriose Case della Salute è stata rinviata, ma non si accenna ad alcun rinvio in merito alla nascita dell'AUSL Romagnola. Oltretutto pare che la prima Casa della Salute che si intende realizzare nell'area lughese sia quella di Bagnacavallo che, coinvolgendo i medici di base, dovrà raccogliere l'utenza da Villanova a Bagnara e comporterà, di conseguenza, un'assurda complicazione per gli utenti del servizio sanitario.

mercoledì 6 novembre 2013

Mense scolastiche: quale qualità?


bstc-canteen_lIn seguito alle informazioni fornite da alcuni genitori che ci hanno contattato ci interroghiamo e interroghiamo il sindaco sulla qualità delle mense scolastiche all'interno del Comune di Lugo.


Malgrado ci risulti che tutte le scuole si siano dotate da tempo di tutti gli accorgimenti, come gli scaldavivande, necessari per garantire che il cibo, preparato e cotto anche all'inizio della mattina, giunga sulle tavole delle mense scolastiche ancora caldo, presso alcune scuole capita ancora che le pietanze arrivino ai bambini fredde. Soprattutto nel caso della pasta, questo poi comporta che i bambini inevitabilmente non la consumino. Questo problema, per quale motivo si verifica? E' forse un problema organizzativo? Si verificano dei ritardi nelle consegne? Ci sono delle difficoltà nell'utilizzo della strumentazione fornita? Questo si unisce anche al fatto che le mense hanno una varietà dei menù (consultabili da chiunque presso il sito Internet del Comune di Lugo) piuttosto ridotta. A fronte di un prezzo, al giorno, per alunno, non proprio bassissimo.


martedì 22 ottobre 2013

AUSL unica: i sindaci scendano in campo

AreeVaste11Turroni (Verdi Emilia-Romagna): non chiudere ospedali, non fare operazioni immobiliari

Il Coordinamento della Federazione dei Verdi invita i sindaci della Romagna a scendere 'in campo', dopo l'udienza del 21 ottobre in Regione sull'Ausl unica in Romagna.

''Sono emersi - afferma Sauro Turroni per il Coordinamento dei Verdi dell'Emilia-Romagna - tutti i problemi che da mesi molti stanno sollevando, a cominciare dai Verdi, a proposito di un'operazione calata dall'alto e contraria agli interessi delle popolazioni locali''. In anni recenti, sottolinea, ''quando è stata attuata la riorganizzazione di enti e servizi, lo si è fatto a discapito del pubblico interesse con vantaggi per pochi, beneficiati da guadagni, posti, carriere. E' stato così con Hera, ci pare sia così con il centro unico degli esami a Pievesestina, sarà così con l'Ausl unica romagnola, di cui già si intravvedono obiettivi più di carattere immobiliare, speculativo e clientelare che di qualità dei servizi''.

martedì 15 ottobre 2013

AUSL Romagna: si parte con le spese

2945310-medicina-stetoscopio-e-monetaria-tagli-di-euro-vicinoL'AUSL unica della Romagna non è ancora nata e già si prevedono ingenti spese per la Regione.

La Regione Emilia-Romagna intende unificare le quattro AUSL attualmente esistenti in Romagna, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, con lo scopo di garantire e addirittura potenziare il servizio sanitario offerto ai cittadini facendo nel contempo fronte ai tagli imposti dalla difficile situazione economica che stiamo attraversando.

Questo sulla carta è il mantra che viene assiduamente ripetuto dagli enti che si apprestano ad approvare o avallare questa enorme operazione economica. Che si tratti principalmente di operazione economica è evidente, basti pensare che la mega azienda che si andrà a ottenere sarà una delle più grandi aziende sanitarie italiane, con 16.000 dipendenti e un bilancio di 2,2 miliardi di Euro.

Tuttavia le ombre sono più delle luci, visto che se da un lato i supposti risparmi sono ancora tutti da dimostrare, dall'altro ciò che traspare circa quello che sarà il futuro servizio fornito ai cittadini fa preoccupare: depotenziamento degli ospedali con creazione di alternative “Case della salute”, che sono, però, ancora una chimera.

Ma non è finita qui...

martedì 8 ottobre 2013

AUSL unica: per una sanità del tubo

indexPer una sanità del Tubo.

No ad un'Hera della salute

Di seguito un resoconto sulla serata dedicata all'AUSL unica organizzata dall'associazione/lista civica "per la buona politica".

Il Presidente della Provincia di Ravenna, messo in difficoltà dalle domande (applaudite) dei Verdi/Ecologisti lughesi sulla mancanza assoluta di democrazia nella scelta della AUSLona Romagna ha paragonato la medesima a Romagna Acque: vale a dire a una sanità del tubo.

Le acrobazie verbali del Presidente non hanno convinto buona parte della platea, convenuta numerosa anche da fuori Lugo, con un gruppo di massesi e faentini agguerriti contro il progetto.

La mancanza del progetto della mega AUSL nei programmi elettorali delle amministrazioni locali e regionale configura la scelta della AUSL romagna come autoritaria. Per questo serve un referendum su una vicenda di tale importanza.

Ma i relatori della serata, organizzata dall'associazione per la buona politica (trampolino di lancio della lista civica alla conquista della rocca), hanno ignorato le regole di base della buona politica: il metodo scelto per propinarci la mega AUSL non fa assolutamente parte della buona politica! Come non è buona politica dare per scontata una decisione che deve affrontare l'iter dell'assemblea legislativa regionale dell'Emilia Romagna.

mercoledì 2 ottobre 2013

Elezioni comunali: quali idee per Lugo e la Bassa Romagna?

Elezioni-politiche-il-racconto-del-cinema-italiano-video-3Ormai mancano pochi mesi alle prossime elezioni, che si svolgeranno in primavera e che riguarderanno Lugo e tutti i comuni della Bassa Romagna, con l'esclusione di Bagnara.

Già sono iniziati i primi fermenti.

Sono nate diverse liste civiche, di vario orientamento, e già questo è un segnale di profondo cambiamento culturale. Non sappiano quante di queste si presenteranno effettivamente alle elezioni, ma sicuramente rappresentano un'importante novità.

Arriveranno presto anche le liste dei partiti. Senza dubbio ci sarà una lista del PD, per il quale si profilano le primarie fra Ranalli e, probabilmente, Costantini per individuare un candidato sindaco. Ci sarà una lista dell'UDC, già annunciata, non si sa come si comporterà il centrodestra, anche alla luce degli stravolgimenti nazionali di oggi.

E i Verdi/Ecologisti Civici?

martedì 1 ottobre 2013

Governo, elezioni, cosa fare?

question-mark1Domani il Presidente del Consiglio riferirà alle Camere e molto probabilmente si arriverà a un voto di fiducia. Un voto di fiducia insolito, nel quale per la prima volta dal 1994 sarà il partito di Silvio Berlusconi a rischiare di essere spaccato e sfaldarsi, non la controparte. Un voto di fiducia che potrebbe garantire a questo anomalo Governo altri mesi di aria.

Ma in che cosa dobbiamo sperare? Qui non è in gioco la vittoria di una forza politica piuttosto che un'altra, ma l'Italia intera. Meglio far tramontare questo Governo delle larghe intese, fondato su intese che non ci sono mai state e costantemente minato dai ricatti di Berlusconi e andare a elezioni? Ma con l'attuale legge elettorale, non c'è il rischio che ci si ritrovi nella stessa situazione in cui siamo oggi? O è meglio che questo Governo resista, per portare a termine, almeno, quei pochi provvedimenti iniziati? O, ancora, sarebbe meglio auspicare un nuovo Governo sostenuto da una maggioranza con una diversa composizione?

I dubbi sono innumerevoli e di improbabile soluzione. Inoltre, il movimento Verde/Ecologista che spazi ha? Come si può inserire per far valere le sue ragioni? Oppure, domanda forse ancora più importante, c'è ancora spazio, oggi, in Italia, per il movimento Verde/Ecologista?

giovedì 26 settembre 2013

Stoccaggio metano ad Alfonsine-Voltana: 4 motivi per il no

Con l'impianto di stoccaggio di me800px-Podzemni_zasobnik_plynu_Haje_(3)tano in costruzione a San Potito-Cotignola e il futuro impianto progettato ad Alfonsine-Voltana, i cittadini di Lugo sono accerchiati e sotto quasi ogni casa presto ci sarà un deposito di combustibile gassoso.

In realtà praticamente tutti i cittadini di Lugo sono consumatori di metano, per cui dire che il metano non serve è falso, ma il metano è un combustibile fossile e, anche se meno del petrolio e del carbone, è inquinante e causa delle modifiche del clima, per cui l'obiettivo della collettività deve essere consumare sempre meno e, possibilmente, cercare di non consumarne più.

Vediamo 4 chiari motivi per contrastare questo tipo di impianti.

domenica 22 settembre 2013

Un referendum sull'AUSL unica della Romagna

AreeVaste11AUSL unica della Romagna: la Regione non si ferma.

Il processo per la costruzione dell'AUSL unica della Romagna, che unirà in un'unica azienda sanitaria, un colosso tra i più grandi in Italia, le attuali AUSL di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini pare non incontrare ostacoli. La Regione Emilia-Romagna decide e le amministrazioni provinciali e comunali coinvolte accettano, decantando i pregi di questa operazione. Si parla di AUSL unica della Romagna nei vari consigli comunali, ma i Sindaci, almeno qui nella Bassa Romagna, sono molto restii a spiegare tutta l'operazione ai propri cittadini. Anche i sindacati, senza colpo ferire, sembra abbiano accettato il diktat regionale.

lunedì 2 settembre 2013

Un nuovo sito di stoccaggio metano ad Alfonsine-Voltana

Non bastavano le ricerche di metano fra Lugo e Bagnacavallo e il già previsto impianto di stoccaggio di San Potito-Cotignola: ora sta arrivando un nuovo progetto per un nuovo impianto di stoccaggio in un giacimento esaurito di Alfonsine-Voltana.


LFG_Extraction_-_DrillingLa Bassa Romagna e tutta la provincia di Ravenna continuano a essere prese d'assedio. La nostra provincia, già oggi, produce più energia elettrica di quella che consuma eppure si continuano a costruire centrali elettriche (si pensi alla centrale già realizzata e poi ampliata di Conselice, a quella per ora proposta di Russi e ai tanti piccoli impianti a biomasse), così come si continua a cercare metano e si progettano nuovi impianti di stoccaggio. Con quali tutele per il territorio? Perché deve essere colpito sempre il nostro territorio provinciale?

L'impianto di stoccaggio che Sogit spa, società del gruppo Snam, propone di realizzare presso un giacimento esausto di Alfonsine-Voltana può comportare, così come l'impianto di San Potito-Cotignola e tutti gli impianti di questo tipo che si stanno realizzando non solo in Italia, ma anche in Europa e in America, problemi di sismicità indotta nelle aree limitrofe. Non si tratta di terremoti di elevata intensità e su vasta scala, ma superficiali e quindi, anche se circoscritti in aree ristrette, in grado di causare potenzialmente anche danni ingenti, con effetti negativi sulla stabilità degli edifici e compromettendo la qualità della vita delle persone che risiedono nelle zone limitrofe agli impianti.

Ci viene detto che lo scopo di questi impianti di stoccaggio è garantire un approvvigionamento sicuro e costante a prezzi stabili del metano. Gli impianti verrebbero riempiti durante la stagione calda, per poi estrarre il metano nella stagione fredda in modo che, così dicono i proponenti, se dovessero esserci dei problemi durante l'approvvigionamento, noi avremmo sempre le nostre scorte cui attingere e non rischieremmo di rimanere senza metano, così come avvenne, ad esempio, qualche anno fa, quando, a causa dei difficili rapporti con l'Ucraina, l'arrivo del metano russo nel resto dell'Europa divenne difficoltoso.

Ma la verità è proprio questa?

giovedì 29 agosto 2013

Ospedale di Lugo: oltre 2000 firme raccolte

zcVYnplgPUxrEC6h58kE0E0niiMTymB1uCR1PCC+coU=--l_ospedale_di_lugoProsegue, senza soste, la raccolta firme promossa da Verdi/Ecologisti Civici della Bassa Romagna in difesa dell'Ospedale di Lugo, contro il depotenziamento previsto dalla nascita dell'AUSL unica della Romagna che dovrebbe unire in un'unica azienda, una delle più grandi d'Italia, le attuali quattro aziende sanitarie di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini.

Già da un paio di mesi abbiamo fatto partire una raccolta firme che presenteremo al Sindaco del Comune di Lugo e Presidente dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Raffaele Cortesi, affinché se ne faccia portatore in Regione, quando il Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna dovrà votare la legge che istituisce la grande AUSL Romagnola.

Malgrado il difficile periodo estivo, abbiamo già ora abbondantemente superato la quota di 2000 firme raccolte fra i residenti del Comune di Lugo e dei Comuni limitrofi. Ringraziamo tutti coloro che hanno firmato e che ci stanno aiutando a raccogliere firme presso amici, parenti, colleghi di lavoro, vicini di casa. Abbiamo potuto rilevare che il tema della difesa dell'Ospedale di Lugo è piuttosto sentito dalla cittadinanza che si avvicina spontaneamente ai nostri banchetti o ci contatta tramite Internet per firmare e chiedere moduli per raccogliere altre firme.

Aviaria: si e’ abbassata la guardia in tutta la Regione

influenza-aviaria-600-400La causa potrebbe essere la riduzione delle spese per le ASL oppure un cedimento alle pressioni degli allevatori : non sappiamo ma il fatto e’ che nel 2013 la Regione ha ulteriormente ridotto i controlli su tutto il comparto avicolo.

Infatti le direttive regionali volte a coordinare i servizi veterinari ASL, in una logica di apparente risparmio, hanno via via portato alla riduzione degli interventi programmati; dapprima sopprimendo la sorveglianza nella popolazione avicola rurale quando invece questa, vivendo all’aperto ed essendo spesso commensale dei volatili selvatici, rappresenta una sentinella dello stato di salute di un territorio nei confronti del virus influenzale aviario e poi, nel 2013 riducendo ulteriormente il numero dei campioni previsti oppure prevedendo sessioni di campionamento maggiormente dilazionate nel tempo (per esempio il controllo nell’allevamento delle galline ovaiole è passato da trimestrale a quadrimestrale).

La Regione ha escluso dai controlli tutto il pollame da macello: sono milioni di capi su cui non si fa alcun controllo: si tratta dei polli ( broiler) che tutti mangiano e che NON vengono MAI controllati. Lo stesso accade per i c.d. galletti , cioè gli animali macellati con età inferiore ai 28 gg e le quaglie.

sabato 10 agosto 2013

AUSL della Romagna: il percorso non si ferma

Le operazioni per la creazione dell'AUSL unica della Romagna non vengono rallentate nemmeno dai sindacati che fondamentalmente sposano la linea della Regione


2945310-medicina-stetoscopio-e-monetaria-tagli-di-euro-vicinoIl percorso avviato per la creazione dell'AUSL unica della Romagna pare non avere soste, nemmeno nel caldo di agosto.

Un po' tutte le forze politiche si sono espresse e, chi più e chi meno, tutti hanno condiviso l'obiettivo della creazione di questa nuova mega azienda sanitaria, una delle più grandi d'Italia. Eppure i nostri dubbi rimangono e restano immutati e senza risposte. A fronte di un risparmio tutto da dimostrare, si vanno a colpire, depotenziandoli, i piccoli ospedali, come quello di Lugo. Continuiamo a chiederci come mai, se fare l'AUSL della Romagna è così economicamente conveniente, non si faccia la stessa cosa anche in Emilia. Così come continuiamo chiederci, malgrado tutte le dichiarazioni circa le supposte valorizzazioni delle eccellenze, cosa diventerà l'Ospedale di Lugo, quali reparti e servizi resteranno e con quali caratteristiche.

Ci aspettavamo un intervento forte da parte dei sindacati, anche perché questa operazione riguarderà centinaia e centinaia di lavoratori, ma così non è stato. Sta proseguendo la discussione fra CGIL, CISL e UIL da una parte e Conferenza socio sanitaria della Provincia di Ravenna dall'altra, ma ci sembra che i risultati siano ancora scarni. Pare che i tre sindacati siano fiduciosi sulla creazione di una struttura ospedaliera “a rete” (qualsiasi cosa ciò significhi), con la valorizzazione delle eccellenze di ciascun ospedale, più domiciliarità e potenziamento dei servizi territoriali. Vaghe parole, ripetute come una mantra da mesi anche dal Presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio. Parole che, però, non chiariscono quale sarà il futuro dell'ospedale di Lugo e che, comunque, non fanno ben sperare, alla luce del progressivo depotenziamento che già si è verificato in questi anni.

venerdì 19 luglio 2013

AUSL della Romagna: tanti dubbi e poche certezze

La seduta del Consiglio dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna non fuga i dubbi sul destino dell'Ospedale di Lugo con la nascita dell'AUSL della Romagna

punto-interrogativo-dado1Si è svolto mercoledì 17 luglio a Massa Lombarda un consiglio dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna in seduta plenaria dedicato alla riorganizzazione dell'AUSL di Ravenna, in vista della nascita dell'AUSL unica della Romagna prevista per l'inizio del 2014, al quale hanno partecipato anche il Direttore dell'AUSL di Ravenna, Andrea Des Dorides e il Presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio.

Si è trattato di un incontro che ha fornito risposte vage e generiche e ha lasciato irrisolti tutti i dubbi relativi a questa operazione. Casadio e Des Dorides hanno posto l'accento sulla necessità della riorganizzazione, alla luce dei minori fondi giunti all'AUSL di Ravenna e del taglio di posti letto imposto dal recente Decreto Balduzzi, rimarcando il fatto che negli ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo l'attuale numero di posti letto (4,6 ogni 1000 abitanti) è superiore a quello che la letteratura considera migliore e più conveniente (3,7). Questo perché, secondo Casadio e Des Dorides, nella Provincia di Ravenna si fa un uso improprio degli ospedali. Malgrado ciò entrambi i relatori hanno segnalato che l'AUSL di Ravenna fornisce un servizio fra i migliori in regione e il servizio sanitario regionale è a sua volta uno dei migliori a livello regionale. In pratica, ciò che facciamo è sbagliato, ma il risultato è ottimo!

venerdì 5 luglio 2013

AUSL della Romagna: il Comune di Lugo tace

Mentre il Presidio Ospedaliero di Lugo è a rischio con la nascita dell'AUSL unica della Romagna, il Comune di Lugo tace

zcVYnplgPUxrEC6h58kE0E0niiMTymB1uCR1PCC+coU=--l_ospedale_di_lugoIl dibattito sulla AUSL unica della Romagna che unificherà le AUSL di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini è finalmente uscito dalle stanze dell'Assessorato alla Sanità dell'Emilia-Romagna ed è diventato di dominio pubblico. Con il passaggio a una enorme AUSL, una delle più grandi d'Italia, molti cittadini si stanno interrogando su quale sarà il destino dei piccoli ospedali, come quello di Lugo. Fra la spending review dell'ex Ministro Balduzzi e l'AUSL della Romagna il Presidio Ospedaliero di Lugo rischia di subire un importante depotenziamento.

Incredibilmente questa epocale riforma della sanità regionale o, per meglio dire, della sanità romagnola, dato che in Emilia non si parla di unificazione delle AUSL esistenti, come se unire le aziende sanitarie comporti supposti risparmi solo in Romagna, non ha mai fatto parte del programma politico dei partiti che governano oggi la Regione, né le Provincie e i Comuni interessati. Nessun partito che governa in Romagna si è mai candidato annunciando che avrebbe unificato le AUSL, come se il mandato degli elettori e il governo del territorio fossero due cose distinte. Eppure l'impressione è che l'unificazione delle AUSL della Romagna sia una decisione già presa e per nulla in discussione.

Molti sindaci, per la verità, preoccupati per i propri ospedali che, in un simile contesto, diventeranno periferici, hanno tentato di alzare la voce. E il Comune di Lugo?

venerdì 28 giugno 2013

No alla mega azienda sanitaria della Romagna, sì a una sanità centrata sulla persona

sprechi-sanitaSi è svolto giovedì 27 giugno, presso il Centro Sociale “Il Tondo” di Lugo il primo incontro dedicato alla vicenda dell'AUSL unica della Romagna organizzato dagli Ecologisti Civici della Bassa Romagna.

Durante la serata, che ha visto una buona partecipazione attiva della cittadinanza, sono emersi innumerevoli spunti di riflessione sulla gestione della sanità e molte perplessità su questa enorme operazione finanziaria.

Innanzi tutto quello che i cittadini che sono intervenuti hanno rilevato è un colossale problema di comunicazione e democrazia. Nessun partito, fra quelli che si sono candidati alle ultime elezioni regionali e che oggi ci governano, ha mai parlato, durante la campagna elettorale, dell'intenzione di unificare le AUSL della Romagna. Ci si chiede, quindi, con quale mandato popolare gli amministratori Emiliano-Romagnoli abbiano intrapreso questo percorso. Un percorso, fra l'altro, che, pur rimanendo molto fumoso e lacunoso, si preannuncia piuttosto rapido, in quanto il progetto di legge regionale dovrebbe essere messo ai voti già entro la fine dell'anno. Fra i molti dubbi, una delle poche certezze, guarda caso, è che si sa già chi sarà il superdirettore di questa megazienda: si parla, infatti, di Tiziano Carradori, ex direttore generale dell'AUSL di Ravenna. Il problema della democrazia è quanto mai grave, dal momento che le istituzioni coinvolte per il momento non hanno ancora iniziato a consultare i cittadini che sono i proprietari e nello stesso gli utenti delle AUSL.

Ausl unica Romagna. Meo (Verdi): “Salvaguardare ospedale di Lugo”

1091667-gabriella-meo“La Ausl di Ravenna ha già effettuato negli ultimi anni numerose e dolorose razionalizzazioni come la chiusura di piccoli ospedali, nonché l’accentramento di funzioni specialistiche presso l’ospedale del capoluogo. Proseguire in questa logica accentratrice significherebbe sguarnire ulteriormente l’ospedale di Lugo andando a chiudere i reparti di cardiologia e pediatria, ridimensionando ortopedia e creando, inoltre, i presupposti per lo smantellamento di questo fondamentale presidio della Bassa Romagna.”

Per questo motivo la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo ha presentato oggi un’interrogazione alla Giunta per sapere se la progettata costituzione dell’Azienda unica della Romagna possa causare un ridimensionamento dell’offerta sanitaria decentrata, con particolare riferimento ai servizi prestati dall’ospedale di Lugo.

giovedì 20 giugno 2013

NO alla AUSL della Romagna

sanita-deficitPresentazione dell'area vasta a Pieve Sestina : Cominciamo male

No alla ulteriore spersonalizzazione della sanità e agli affari immobiliari

Cominciamo male con la presentazione del progetto di AUSL unica, a Pievesestina, non luogo presso uno svincolo autostradale, per presentare il progetto di area vasta o AUSL unica romagnola (ma Imola non fa parte della Romagna? E in Emilia perché non si segue o stesso modello ? ).

Pieve Sestina, una selva di capannoni industriali per presentare un progetto di gigantismo ipetrofico che non ha eguali e che dovrebbe indurre risparmi nella sanità e nello stesso tempo nuovi servizi territoriali per tutti.

Anche un luogo per affari immobiliari realizzati in nome dell'efficenza dei servizi, come nel caso dell'edificio per il centro unico per le analisi che i cittadini pagheranno carissimo per moltissimi anni mentre chi lo ha realizzato godrà di rendite altissime.

Peccato che, in attesa di questi mitici nuovi servizi, si taglino quelli esistenti negli ospedali sotto casa.

mercoledì 5 giugno 2013

Salviamo l'Ospedale di Lugo

AUSL unica: di fronte all'avviato smantellamento dell'Ospedale di Lugo cosa dice il Sindaco, la massima autorità sanitaria del Comune?


I Verdi-Ecocivici della Bassa Romagna contro l'area vasta della sanità romagnola


 

La validità del nostro Servizio Sanitario Nazionale è universalmente riconosciuta e l’incidenza del suo costo globale sul totale del PIL prodotto dal nostro paese non è proporzionalmente maggiore rispetto a quello dei sistemi sanitari degli altri paesi europei a noi paragonabili.

Nonostante ciò, da varie parti giungono attacchi contro la sua universalità. Già gli esosi ticket sulla salute rendono a volte più economico rivolgersi alla sanità privata! Ma l’attacco più grave è quello dello Stato Centrale che taglia i fondi alle regioni a cui spetta l’onere di fare fronte alla spesa sanitaria (che da sola AreeVaste11rappresenta il 70-80% di tutto il budget regionale). Noi Verdi-Ecocivici, abbiamo più volte denunciato che risparmi consistenti si potrebbero e dovrebbero fare su molti altri settori: in primis sulle spese militari (i famigerati 95 caccia-bombardieri F 35).

Non condividiamo assolutamente questa strategia, che mettendo a rischio la tenuta del Servizio Sanitario stesso finisce per scaricare il peso della crisi sui cittadini più deboli (fruitori obbligati del Servizio Sanitario pubblico).

Non si può accettare che la Regione Emilia-Romagna, pur affermando di non ridurre i servizi sul territorio, voglia in realtà portare a un sostanziale ridimensionamento dell’offerta sanitaria soprattutto decentrata.

Alberi abbattuti a Fusignano. Meo (Verdi) : “Stop ai tagli, sono all’interno di un’area protetta”

[caption id="attachment_747" align="alignleft" width="372"]P1010012 Il Mulino di Fusignano lungo Via Ex-Tramvia[/caption]

“Che in questi tempi di tagli ai bilanci degli Enti locali e di spending review gli alberi, e più in generale tutto il verde pubblico, siano visti solo come un costo da “abbattere” era cosa nota, ma nella Bassa Romagna oggi si sta esagerando.”

Commenta così la consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo, la notizia degli abbattimenti di alberi a Fusignano lungo via ex Tramvia e il Canale dei Mulini e sulla questione presenta un’interrogazione alla Giunta regionale.

“Ricordo – continua Meo – che il Canale dei Mulini è un’opera realizzata in epoca medievale che, oltre ad essere vincolata ai sensi del Ptcp della Provincia di Ravenna, con riferimento ai Comuni di Lugo, Fusignano e Cotignola fa anche parte dell’Area di Riequilibrio Ecologico “Canale dei Mulini di Lugo e Fusignano”, istituita dalla Regione Emilia-Romagna proprio su proposta della Provincia e dei Comuni (Delibera di Consiglio provinciale n. 36 del 29 marzo 2011).”

lunedì 3 giugno 2013

I silenzi dell'Assessore all'Ambiente

Pista per motori nel parco di Via Rivali San Bartolomeo a Lugo: il vergognoso silenzio dell'Assessore all'Ambiente

La vicenda delPoltronala pista per motori che il Comune di Lugo intende realizzare preso il parco di Via Rivali San Bartolomeo sta assumendo un aspetto sempre più assurdo e vergognoso.

Sabato 13 ottobre 2012 gli Ecologisti Civici della Bassa Romagna e una delegazione dei residenti dell'area consegnarono all'Assessore all'Ambiente del Comune di Lugo, Fiorenzo Baldini, una petizione corredata da 365 firme nella quale si chiedeva di non realizzare la pista per motori in un parco e si avanzavano delle proposte alternative. Malgrado Baldini si sia impegnato a portare in Giunta le istanze della cittadinanza e gli sia stato successivamente ricordato più volte che doveva fornire delle risposte, dopo quasi 8 mesi tutti gli appelli sono caduti nel vuoto.

Se la memoria dello “scaldapoltrona” all'Ambiente Baldini è labile, siamo qui a ricordare le istanze cui si è impegnato a trovare una risposta.

giovedì 23 maggio 2013

Pista di Via Rivali San Bartolomeo: il Comune di Lugo ignora i cittadini

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl Consiglio Provinciale ha approvato, in questi giorni lo schema di convenzione con il Comune di Lugo per l'attuazione del protocollo di intesa con la Regione che porterà alla realizzazione di una pista per motori all'interno del parco di Via Rivali San Bartolomeo a Lugo, con lo scopo di promuovere l'educazione alla sicurezza stradale fra i minori che utilizzano i motocicli.

Senza nulla togliere alla validità del progetto regionale, ossia prevenire gli incidenti stradali fra i motociclisti minorenni, ci sembra che la vicenda stia assumendo degli aspetti incredibili e inaccettabili.

lunedì 20 maggio 2013

Estrazione di metano nella Bassa Romagna: quali tutele per il territorio?

LFG_Extraction_-_DrillingSi è svolto il 16 maggio scorso, presso il Salone Estense della Rocca di Lugo, un surreale incontro promosso dall'Unione dei Comuni della Bassa Romagna cui hanno partecipato, oltre ai Comuni, anche rappresentanti della Regione Emilia-Romagna e del Ministero delle Attività Produttive dedicato ai numerosi progetti di ricerca e di estrazione di metano che sono recentemente stati presentati nella Bassa Romagna.

“Il territorio non va spremuto, le attività estrattive dal sottosuolo devono essere oggetto di attenta valutazione tecnico-scientifica e occorre agire con criteri di precauzione e responsabilità verso le generazioni future” ha affermato l'Assessore Regionale Gian Carlo Muzzarelli. Non è chiaro cosa intenda l'Assessore quando cita i “criteri di precauzione”. Dato che la subsidenza è un fenomeno irreversibile, ci aspettiamo, a questo punto, ad esempio, che la Giunta Regionale non esprima parere favorevole per il progetto di estrazione di metano dal giacimento Longanesi, fra Lugo e Bagnacavallo, per il quale è in corso la procedura di valutazione di impatto ambientale.

martedì 23 aprile 2013

Perché il nostro metano fa gola anche ai Canadesi?

LFG_Extraction_-_DrillingContinua l’assedio del nostro territorio, ultima in ordine d’arrivo la VEGA Oil S.p.A., è un'azienda con presidente e nomi e cognomi italiani, ma detenuta dalla canadese Cygam Energy Inc. La società ha fatto richiesta di indagare sulla presenza di metano in un’area di 210 km2 all’interno dei territori di ben 10 Comuni: Argenta, Alfonsine, Conselice, Fusignano, Imola, Lugo, Massa Lombarda, Medicina, Mordano, S’Agata Sul Santerno.

Le tecniche di indagine, oltre a utilizzare dati ENI esistenti, saranno più o meno le stesse delle altre indagini autorizzate in provincia: pesanti mezzi vibranti, i vibrosesis, e probabilmente la dinamite, con l’obbiettivo, se i dati saranno per loro confortanti e per sventura nostra, di aprire un pozzo esplorativo.

Perché tutto questo interesse per il nostro metano?

sabato 20 aprile 2013

Ricerche metano: lettera aperta ai Consiglieri Regionali

logo_regione_web12900720642Gent.mo Consigliere,

ci permettiamo di porre alla sua attenzione una situazione, che riveste gravità non solo da un punto di vista ambientale, ma anche politico, correlata ai recenti permessi concessi per le ricerche di metano nel sottosuolo in provincia di Ravenna e le chiediamo al riguardo un suo intervento in merito.

Il Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna ha approvato a maggioranza dei presenti, il 12 luglio 2011, una risoluzione sulla ricerca e lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi nel territorio regionale. La risoluzione approvata, che lei certamente conosce, mette in evidenza il grave problema della subsidenza e impone una riflessione sulle future estrazioni di metano dal sottosuolo. Il documento, valutando giustamente che "le fasi della ricerca di idrocarburi, fino alla perforazione del pozzo esplorativo, comportano spese molto ingenti che possono essere compensate soltanto dall’ottenimento della concessione per la coltivazione del giacimento", impegna la Giunta Regionale "A DARE IL PROPRIO PARERE NEGATIVO A TUTTE LE RICHIESTE DI RICERCA E DI COLTIVAZIONE PRESENTATE IN AREE DEL TERRITORIO REGIONALE COLPITE DALLA SUBSIDENZA e da fenomeni franosi".

Pesticidi in più di metà delle acque superficiali italiane

imga0001E il 13,2% ha livelli di tossicità per gli organismi acquatici superiori ai limiti. Il Rapporto nazionale pesticidi nelle acque dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale

Le acque italiane, superficiali e sotterranee, sono sempre più inquinate. Come se non ce ne fossero abbastanza da altri settori, arriva ora anche questa cattiva notizia dal Rapporto 2013 dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, vigilato dal ministero dell’Ambiente. Il Rapporto, presentato l’8 aprile, si riferisce a dati del 2010 forniti dalle Regioni e dalle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente.

Ebbene, nel 2010 sono stati rinvenuti residui di pesticidi nel 55,1% dei 1.297 punti di campionamento delle acque superficiali e nel 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee. Complessivamente sono stati rintracciati ben 166 tipi diversi di pesticidi contro i 118 del biennio 2007-2008. Per la maggior parte si tratta di residui di prodotti fitosanitari usati in agricoltura (solo in questo campo si utilizzano circa 350 sostanze diverse per un quantitativo superiore a 140 mila tonnellate), ma anche di biocidi (pesticidi per uso non agricolo) impiegati in vari campi.

I pesticidi più rilevati nelle acque superficiali sono glifosate, Ampa, terbutilazina, terbutilazina-desetil, metolaclor, cloridazon, oxadiazon, Mcpa, lenacil, azossistrobina. Nelle acque sotterranee, con frequenze generalmente più basse, le sostanze presenti in quantità maggiore sono bentazone, terbutilazina e terbutilazina-desetil, atrazina e atrazina-desetil, 2,6-diclorobenzammide, carbendazim, imidacloprid, metolaclor, metalaxil. Come in passato, continua a essere diffusa anche la contaminazione da erbicidi triazinici come la terbutilazina, ma sono ancora largamente presenti anche sostanze fuori commercio da tempo, come l`atrazina e la simazina.

domenica 7 aprile 2013

Regione: Giunta contro il Consiglio

subsidenza_fig5In Emilia-Romagna la Giunta Regionale autorizza le ricerche di metano del sottosuolo in aperto contrasto col Consiglio Regionale.

Il Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna ha approvato a maggioranza dei presenti, il 12 luglio 2011, un'importante risoluzione sulla ricerca e lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi, presentata dai Consiglieri Naldi (SEL), Monari (PD), Sconciaforni (FdS) e Barbati (IdV).

La risoluzione mira a tutelare il territorio regionale, già fortemente colpito dalla subsidenza, dovuta al massiccio prelievo di fluidi e idrocarburi dal sottosuolo.

I proponenti della risoluzione, che poi è stata approvata dall'intera Assemblea Regionale, considerando che le fasi di ricerca degli idrocarburi e di perforazione dei pozzi esplorativi sono molto costose e comportano costi che possono essere compensati solo dall'ottenimento della concessione ai fini dell'estrazione, impegnano la Giunta Regionale a “dare il proprio parere negativo a tutte le richieste di ricerca e coltivazione presentate in

aree del territorio regionale colpite dalla subsidenza e da fenomeni franosi”.

Malgrado ciò, stanno per iniziare, nei territori di Bagnacavallo, Russi, Ravenna, Faenza, Cotignola e Lugo, delle operazioni di ricerca di metano nel sottosuolo da parte di Enel e di Edison. Come è possibile? Secondo i dati ARPA 2006 questa è proprio l'area di massima subsidenza della provincia (1,5-2 cm l'anno). Perché la Giunta Regionale ha espresso parere favorevole contraddicendo il Consiglio?

domenica 17 marzo 2013

Le ricerche di metano e la subsidenza

metanoDietro all’autorizzazione regionale per le indagini metanifere nel territorio della provincia di Ravenna si cela un problema di democrazia grande come una montagna. L’Assemblea legislativa della Regione ha impegnato con provvedimento del 03/08/2011, la Giunta Regionale, i cui membri a differenza dell’Assemblea non sono eletti dai cittadini, ma semplicemente nominati , “a dare il proprio parere negativo a tutte le richieste di ricerca e coltivazione presentate in aree del territorio regionale colpite dalla subsidenza” .

Nonostante i dati Arpa rappresentino l’area di indagine come l’area di massima subsidenza della provincia di Ravenna, la Giunta Regionale ha dato parere favorevole alle ricerche, in aperta contraddizione con quanto richiesto e votato dal Consiglio Regionale. Abbiamo eletto i Consiglieri Regionali e li paghiamo profumatamente per esprimere delibere che sono poi disattese dai burocrati dell’amministrazione.

“È un problema politico, noi diamo risposte a problemi tecnici”, hanno sentenziato a Russi i rappresentanti Enel. Poco credibile però è il loro bagaglio tecnico se per difendere la bontà del loro progetto hanno tentato finanche di minimizzare il problema conclamato e critico della subsidenza nei nostri territori.

venerdì 15 febbraio 2013

Treni. Meo (Verdi) : “Mancanza di sicurezza, soppressioni e ritardi sulle linee regionali”

treni-ferrovie-emilia-romagnaLa consigliera regionale dei Verdi Gabriella Meo oggi ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale in relazione agli episodi di mancanza di sicurezza e ai disagi causati ai pendolari dai ritardi e dalla soppressione di numerosi treni sulle linee Bologna-Rimini-Ravenna, Bologna-Vignola e sulla Porrettana.

“Le ripetute denunce da parte delle associazioni di pendolari – spiega la consigliera Meo – evidenziano una situazione di disagio quotidiano, aggravato dai tagli del Governo ai trasferimenti alle Regioni per il trasporto pubblico. Sulla linea da Rimini per Ravenna e Bologna le soppressioni di treni sono ormai consuete, ma l’episodio riportato oggi dalla stampa ha dell’incredibile: ora sappiamo che se a un capotreno rubano la borsa da lavoro, Trenitalia non ne ha una di riserva da fornirgli per continuare il suo viaggio e sopprime l’intero convoglio.”

Biologico: Italia primo paese UE per esportazione

organic_food"L'Italia è il primo paese europeo per esportazioni di prodotti biologici. Uno dei maggiori mercati di sbocco comunitari è la Germania, dove l'alimentazione 'organic' è un'abitudine radicata con un fatturato medio che arriva a 6 miliardi di euro l'anno, vale a dire quasi un terzo del valore complessivo del comparto in Ue (20 miliardi)". Lo afferma Anabio, l'associazione nazionale agricoltura biologica della Cia-Confederazione italiana agricoltori, ricordando che manifestazioni come 'BioFach', il Salone mondiale del 'bio' che apre ufficialmente domani a Norimberga, "rappresenta per le nostre aziende agricole una delle vetrine internazionali piu' importanti e redditizie".

Già oggi, tra le imprese italiane bio internazionalizzate, "nove su dieci esportano in Germania ma c'e' ancora un enorme margine di crescita oltreconfine, visto che secondo l'Ice il potenziale del biologico nel mercato tedesco si aggira a lungo termine intorno ai 13 miliardi di euro", prosegue Anabio Cia.

mercoledì 13 febbraio 2013

Beatrice Luzzi per Ingroia

Anche Beatrice Luzzi, attrice e regista, da sempre impegnata per i diritti civili, ha deciso di impegnarsi per la campagna elettorale di Rivoluzione Civile.

Ecco qua il video

Beatrice Luzzi_ io voto Ingroia, e tu_

martedì 12 febbraio 2013

Fermiamo le ricerche di metano

molecule_methane_275Partiranno a giorni, le indagini di Enel Longanesi per la ricerca di metano in alcune zone di Ravenna, Bagnacavallo, Russi, Cotignola, Faenza e Lugo.

Autorizzare le indagini in uno dei periodi più critici per l'agricoltura, terreni bagnati e colture in atto, è un non senso. Non ci sono poi sufficienti garanzie per la fauna anche se verranno evitate zone protette come aree SIC e ZPS, le vibrazioni prodotte non si fermano certo davanti a un confine tracciato sulla carta.

Le ricerche possono anche avere un impatto limitato, ma se si scoprirà che vi è presenza di metano (già si sa), è sicura poi l’autorizzazione per l’estrazione.

Le zone oggetto di indagine sprofondano già oggi di 1,5-2 cm/anno, dati Arpa 2006, e a questi, secondo gli studi presentati dalla stessa società proponente, si aggiungeranno altri 8-10 cm in vent'anni, previsioni probabilmente in difetto.

L’eventuale estrazione dovrebbe avvenire fra i 2525 e i 2839 m di profondità, nell'area delle trappole tettoniche, dove si trova metano secco. Ma cosa accadrà se verrà trovato metano nelle aree superiori, nelle cosiddette trappole stratigrafiche, dai 2000 m in su?

sabato 9 febbraio 2013

Anche Marco Travaglio per Rivoluzione Civile

Anche Marco Travaglio voterà per Rivluzione Civile e per Antonio Ingroia e ne spiega le ragioni.

http://www.youtube.com/watch?v=dd9Axx3kJW0

Comitato elettorale Bassa Romagna

rivcivileCome in molte città d'Italia, anche a Lugo è nato il Comitato elettorale di Rivoluzione Civile. Il Comitato, che opera in tutta la Bassa Romagna per la diffusione del programma della lista che propone, alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimi, Antonio Ingroia come Presidente del Consiglio, è costituito da Italia dei Valori, Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani e Verdi.

La lista di Rivoluzione Civile nasce con lo scopo di unificare tutte le lotte che in questi anni si sono opposte prima al Governo Berlusconi e poi al Governo Monti. La lista raccoglie movimenti, associazioni, comitati, partiti e singoli cittadini che hanno l'ambizione di portare in Parlamento il meglio della politica e il meglio della società civile italiana.

Sarà una Rivoluzione Civile che vuole realizzare i principi di uguaglianza, libertà e democrazia e che si basa su un serio programma mirato a politiche di regolazione che contrastino la speculazione finanziaria, redistributive, per ridurre drasticamente le diseguaglianze e salvaguardare i diritti sociali e per una nuova alleanza tra lavoro, ambiente, conoscenza: beni comuni da cui dipende il nostro futuro.

Va costruito un piano per creare occupazione attraverso un nuovo intervento pubblico che investa in ricerca e sviluppo, in politiche industriali che innovino il nostro apparato produttivo e riconvertano l’economia nel segno della sostenibilità ecologica.

Il primo incontro con la cittadinanza del Comitato di Rivoluzione Civile della Bassa Romagna sarà mercoledì 13 febbraio, dalle ore 18 alle ore 20, con un aperitivo gratuito in cui si presenterà il candidato alla Camera dei Deputati Michele Dotti di Faenza e saranno presenti altri candidati della provincia.

L'aperitivo si terrà a Lugo, in Corso Matteotti 129, presso la Casa dei Popoli che ha messo a disposizione della lista di Rivoluzione Civile i propri spazi.

giovedì 7 febbraio 2013

I Verdi sostengono Rivoluzione Civile

rivcivile“Ormai è sotto gli occhi di tutti che il Partito Democratico e SEL hanno costituito un’alleanza dannosa per l’ecologia e l’ambiente, chiudendo qualsiasi confronto sui temi del dissesto idrogeologico, sull’archiviazione dell’epoca delle opere inutili, di progetti che producono solo debito, e non benessere per i cittadini, una su tutte la TAV in Val di Susa”. Così Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, spiega perché gli ecologisti sosterranno Antonio Ingroia alle prossime elezioni politiche.

“Abbiamo deciso di sostenere l’aumento del trasporto pubblico che serve ai pendolari e agli studenti, abbiamo deciso di sostenere la lotta all’inquinamento, e quindi, la riconversione ecologica dell’economia”. “Noi Verdi abbiamo deciso di sostenere chi sostiene le ragioni dell’ecologia, della riconversione pulita, in netta contrapposizione con chi ancora ragiona col cemento e il consumo del suolo. Abbiamo deciso di sostenere la Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia – prosegue il leader ecologista -, per un’Italia equa e per archiviare definitivamente le scelte del Governo Monti che hanno demolito le politiche ambientali nel nostro Paese, impoverito i cittadini e fatto crescere a dismisura la povertà usando i sacrifici degli italiani per pagare i debiti delle banche”.