domenica 14 gennaio 2018

Insieme: un'opportunità da cogliere


Il 73% degli iscritti Verdi in Italia ha votato per aprire un dialogo con il PD in vista delle elezioni politiche. Nell'incontro tra i Verdi ed il PD si sono concordati alcuni punti programmatici tra i quali un piano per il clima e le energie rinnovabili, la rottamazione del motore a scoppio, lo sviluppo del trasporto pubblico e della mobilita ciclabile, l'agricoltura biologica e biodinamica, la riduzione dell'uso dei pesticidi, la difesa della biodiversità e dei diritti degli animali, la difesa del suolo e il risanamento del dissesto idrogeologico... e una svolta verde nell'economia italiana. Sul sito nazionale www.verdi.it si trova il documento integrale.

Questo dialogo è stato reso possibile anche dalla posizione assunta dal Governo contro il glifosato e contro la proposta di legge Falanga a favore dell'abusivismo edilizio che è stata accantonata. Certo questo dialogo è avvenuto forse tardivamente per una scelta sciagurata del PD di voler rappresentare da solo tutte le culture di centrosinistra. E dopo gravi errori del PD come il contrasto al referendum contro le trivelle, indetto peraltro da presidenti delle Regioni in gran parte PD.

I Verdi, insieme con esponenti dell'area di Prodi, realtà civiche e socialisti hanno dato vita alla lista “Insieme”, di ispirazione “ulivista”. Lo stesso Romano Prodi ha speso parole di incoraggiamento. Questa lista si apparenterà con il PD ed alleati nei collegi uninominali e si presenterà nella quota proporzionale. Un'opportunità per chi vuole votare il centrosinistra, ma con una cultura politica e programmatica innovativa che mette insieme la questione sociale con quella ecologista.

Si poteva fare meglio e di più e diversamente?

Con questa legge elettorale e con la forza attuale dei Verdi l'alternativa sarebbe stata non presentarsi alle elezioni politiche. Tra due anni, alle elezioni europee, forse i Verdi si presenteranno da soli, forti della loro appartenenza al partito Verde Europeo ed esentati quindi dalla raccolta delle firme.

Ed il rapporto con Liberi ed Uguali?

Con loro si era aperto un dialogo che sembrava proficuo, ma che poi è naufragato e non per responsabilità dei Verdi. Le elezioni siciliane, che ci vedevano alleati, non sono state un'esperienza positiva di convivenza. Inoltre LeU ha pensato di esaurire l'assunzione di temi ambientalisti con la candidatura della ex presidente di Legambiente. Positivo che una formazione di sinistra si apra ai temi ambientalisti, ma il superamento di un modello industrialista e lavorista richiederebbe ben più che una candidatura.

In ogni caso evitiamo polemiche con chi governa con il PD la Regione e molti enti locali. Non siamo certo noi, liberi da vincoli, che portiamo la responsabilità di politiche a volte assai discutibili proprio sui temi ambientali. La vicenda Ilva poi pesa come un macigno anche sulla sinistra e non solo sul PD. Quindi evitiamo la caccia ai Verdi. Noi non andiamo a caccia di nessuno: esprimiamo una proposta di conversione ecologica della società oggi più che mai necessaria anche in Italia.

I nostri avversari sono il centrodestra che ha saputo unirsi nonostante le grandi diversità (mentre nel centrosinistra purtroppo prevalgono le divisioni) ed i grillini che, al di là dei proclami, rappresentano una nuova destra assai pericolosa (vedi ius soli).

Il 27% degli iscritti Verdi che non era d'accordo?

Spero che si convincano di qui al 4 marzo. E colgano l'opportunità di INSIEME. In ogni caso per loro c'è come sempre molto da fare a tutti i livelli, a prescindere dalle elezioni politiche. Quello che ci unisce va ben più in profondità di una scelta contingente.

Paolo Galletti

8 commenti:

  1. Una sola critica: il 73% dei votanti, non degli aventi diritto al voto.
    Comunque oramai siamo in ballo, balliamo!

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    1. Giusta osservazione il 73 per cento dei votanti.
      In ogni caso balliamo. Bene possibilmente

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  2. Bella ,Paolo , la tua riflessione. Ma lasciami riflettere ancora .Io non mi fido del " trivellatore - antiambientalista- parolaio - venditore di pentole. Come posso pensare che ,data la sua biografia e recente storia politica si sia convertito ,come Saulo sulla via di Tarso. Certo , fra l' incudine e il martello ( con falce) non saprei chi scegliere .D' Alema e Bersani sono altrettanti antiambientalisti. Resterebbe il povero Civati ,che ho conosciuto come persona sincera . Non so ...sono confuso ....parliamone ....

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  3. Se la lista avrà voti conterà anche dopo le elezioni. Sottolineo che esiste solo un apparentamento nella quota maggioritaria e che al proporzionale siamo autonomi.

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  4. Sottolineo che la lista mette insieme la questione sociale e quella ecologista. E che non è liberista a differenza di altre liste del centrosinistra...Bonino in primis.

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