sabato 10 agosto 2013

AUSL della Romagna: il percorso non si ferma

Le operazioni per la creazione dell'AUSL unica della Romagna non vengono rallentate nemmeno dai sindacati che fondamentalmente sposano la linea della Regione


2945310-medicina-stetoscopio-e-monetaria-tagli-di-euro-vicinoIl percorso avviato per la creazione dell'AUSL unica della Romagna pare non avere soste, nemmeno nel caldo di agosto.

Un po' tutte le forze politiche si sono espresse e, chi più e chi meno, tutti hanno condiviso l'obiettivo della creazione di questa nuova mega azienda sanitaria, una delle più grandi d'Italia. Eppure i nostri dubbi rimangono e restano immutati e senza risposte. A fronte di un risparmio tutto da dimostrare, si vanno a colpire, depotenziandoli, i piccoli ospedali, come quello di Lugo. Continuiamo a chiederci come mai, se fare l'AUSL della Romagna è così economicamente conveniente, non si faccia la stessa cosa anche in Emilia. Così come continuiamo chiederci, malgrado tutte le dichiarazioni circa le supposte valorizzazioni delle eccellenze, cosa diventerà l'Ospedale di Lugo, quali reparti e servizi resteranno e con quali caratteristiche.

Ci aspettavamo un intervento forte da parte dei sindacati, anche perché questa operazione riguarderà centinaia e centinaia di lavoratori, ma così non è stato. Sta proseguendo la discussione fra CGIL, CISL e UIL da una parte e Conferenza socio sanitaria della Provincia di Ravenna dall'altra, ma ci sembra che i risultati siano ancora scarni. Pare che i tre sindacati siano fiduciosi sulla creazione di una struttura ospedaliera “a rete” (qualsiasi cosa ciò significhi), con la valorizzazione delle eccellenze di ciascun ospedale, più domiciliarità e potenziamento dei servizi territoriali. Vaghe parole, ripetute come una mantra da mesi anche dal Presidente della Provincia di Ravenna, Claudio Casadio. Parole che, però, non chiariscono quale sarà il futuro dell'ospedale di Lugo e che, comunque, non fanno ben sperare, alla luce del progressivo depotenziamento che già si è verificato in questi anni.

Chiediamo ai sindacati se oltre alla discussione all'interno della Conferenza socio sanitaria della Provincia di Ravenna su questa fusione che pare si debba fare a tutti i costi, sia partita anche una consultazione dei numerosissimi lavoratori coinvolti. Oppure se la consultazione avverrà a fusione già fatta. In tal caso il comportamento dei sindacati non sarebbe particolarmente diverso da quello delle amministrazioni locali e delle forze politiche che ne compongono gli organi di governo, che prima decidono e poi coinvolgono la popolazione. Non va dimenticato, infatti, che chi ci governa ha sì avuto il mandato elettorale per farlo, ma in nessun programma politico si parlava di fusione delle AUSL della Romagna.

Nel frattempo continua la raccolta firme contro il depotenziamento dell'Ospedale di Lugo, promossa da Verdi/Ecologisti Civici della Bassa Romagna. Per firmare, contribuire alla raccolta firme o ricevere informazioni è possibile utilizzare i seguenti recapiti: verdilugo@tiscali.it, 335/6347844.

 

Gabriele Serantoni

Verdi/Ecologisti Civici Bassa Romagna

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