Io c'ero nel 1994 al primo discorso di insediamento del governo Berlusconi, votato dalla maggioranza degli italiani.
Mi ricordo bene la sua frase sprezzante sull'effetto serra, un problema - disse - che ci riguarderà tra 500 anni. E così si univa al coro di chi prendeva in giro i Verdi catastrofisti.
Adesso che il cambiamento climatico bussa al nostra porta dopo solo 20 anni e non 500, nè lui, nè gli altri che non lo dicevano, ma, in realtà, pensavano come lui, dovrebbero scusarsi pubblicamente per la loro manifesta stupidità e incompetenza. E chi li ha votati dovrebbe cospargersi il capo di cenere.
Invece eccoli a giocare a scarica barile, a dare la colpa a qualcun altro. Politici e cittadini, quasi tutti corresponsabili per ignavia, o per comportamenti criminali verso il nostro ambiente vitale. Grillo compreso che allora se ne fotteva allegramente e che oggi sfrutta il malcontento per la sua ipertrofica sete di potere.
Oltre a spalare il fango dalle strade spaliamo il fango dai cervelli. Fango che impedisce di vedere la realtà e le proprie corresponsabilità. Se resta qualche speranza di mitigare il disastro e di invertire la rotta serve davvero un pensiero Verde.
Paolo Galletti.
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