Lugo
sia capitale della Romagna Estense! Si abbandoni il vecchio toponimo
Bassa Romagna e si adotti quello di Romagna Estense.
Al periodo estense vanno ascritti i
due simboli dell’identità lughese: la Rocca, tuttora sede del
Municipio e il Pavaglione, funzionale al mercato, che ha sostenuto
per secoli la nostra economia.
Quest’impronta
indelebile, quasi un marchio, andrebbe onorata e ricordata con un
toponimo preciso: Lugo, capitale della Romagna Estense oppure
dell’Unione dei Comuni della
Romagna estense.
I
Verdi, per primi, hanno promosso e lanciato il logo raffigurante la
Rocca ed il campanile storico di Campanile, i più vecchi monumenti
del Comune e ne rivendicano, pertanto, il “copyright”.
con la consulenza dello storico locale Mauro Bovoli e del poeta Giuseppe Bellosi per i Verdi di Lugo durante la campagna elettorale per le ultime elezioni amministrative.
Come
esiste una Romagna Toscana, così esiste una Romagna Estense. Un
territorio storicamente caratterizzato prima dalla presenza bizantina
e dalle Pievi (nel logo il “campanile di Campanile”, ma le bifore
e trifore sono genericamente delle Pievi) poi il Mastio di Uguccione
della Faggiola eretto in età medievale e poi riedificato da Borso
d'Este. La R di Romagna si rifà a modelli romani. Il colore mattone
è quello degli Estensi. Il verde della scritta e l'azzurro del cielo
richiamano il valore ambientale.
Nell’occasione,
chiedono al signor Sindaco che fine abbia fatto l’evento
celebrativo promesso per celebrare il bicentenario del riconoscimento
del titolo di città a Lugo da parte del papa Pio VII (1817-2017).
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