Grazie all'intervento degli Ecologisti Civici, si potranno salvare sei dei nove alberi a rischio taglio
Dei nove alberi di Via Paurosa minacciati dal Comune, sei non verranno toccati (un noce, un ailanto, quattro ippocastani). Uno (un vecchio tamerice) verrà ripiantato a pochi metri di distanza, mentre due, una grossa robinia e un ailanto verranno comunque tagliati.
Questa la conclusione, salvo imprevisti, dopo il sopralluogo di venerdì 16 degli Ecologisti Civici con l'Assessore all'Ambiente Baldini e l'ingegnere capo del Comune.
Il problema nasce dalla trasformazione di uno stradello di campagna, zona paesistica di pregio, in una strada di scorrimento a due corsie per dare sbocco, e ingresso, al quartiere verso Via Faentina.
E' questo il punto chiave già deciso (ampiamente discutibile e probabilmente sbagliato) a creare il problema del taglio degli alberi, del deturpamento del paesaggio e di un sicuro peggioramento della qualità della vita per l'inserimento di una strada di scorrimento veloce in una zona residenziale.
E' sconcertante che una scelta di questo tipo non abbia trovato né in Consiglio Comunale, né fra gli abitanti del quartiere, alcun tipo di discussione e valutazione critica, con la ricerca di possibili proposte alternative meno impattanti e costose.
L'intervento degli Ecologisti, la diffusione della notizia sui media e la mobilitazione immediata dei cittadini, anche via E-Mail, ha portato comunque a un risultato importante, nonostante i lavori fossero già iniziati e gli alberi condannati. Bisogna dare atto al Sindaco e all'amministrazione comunale dell'apertura di un dialogo e di una parziale correzione, anche se tutto è avvenuto con grave ritardo.
Quella che stenta a farsi strada nei momenti decisionali è una nuova cultura dell'abitare e della mobilità. Mentre ci avviamo verso la fine dell'era del petrolio si continua a pianificare tutto solo in funzione dell'automobile, senza mettere limiti alla sua invadenza inquinante e assassina, utilizzando i pochi fondi pubblici solo per strade. Ricordiamo che gli alberi producono gratis ossigeno per tutti, consentendo di vivere anche agli auto-dipendenti.
La ragionevolezza ed il buon senso, associati alla volontà di ascoltare le ragioni altrui portano spesso a risultati soddisfacenti per tutti. Merito senz'altro degli ecologisti e civici che hanno "risvegliato" i cittadini. Ma forse è successo altro. E' cambiato il clima politico? Questa amministrazione ha deciso di confrontarsi sul merito dei problemi dei territorio, che toccano i cittadini ivi residenti? Sarebbe finalmente il segno di una importante svolta verso una "democraticità" che merita attenzione. Speriamo che una rondine... faccia primavera!!
RispondiEliminaSarebbe di buon auspicio per una soluzione condivisa anche del problema dell'area verde di via Rivali San Bartolomeo (i cittadini del quartiere di Madonna delle Stuoie si oppongono in maggioranza alla creazione del circuito motoristico dentro l'area verde). Aspettiamo fiduciosi una convocazione dall'assessore Baldini dopo la consegna delle firme in calce alla petizione dei residenti con proposte alternative e impegno a collaborare alla manutenzione dell'area verde.
Efrem
Mentre mi congratulo con chi si è dato da fare per il risultato ottenuto, sono un po' meno fiducioso in merito a questa apertura al dialogo da parte dell'amministrazione.
RispondiEliminaIn verità, quello che è successo anche questa volta è che, se un cittadino non si fosse accorto di quello che stava accadendo e non ci avesse chiamato e, sopratutto, alcuni di noi, Paolo e Angelo soprattutto, non si fossero mossi velocemente, il Comune avrebbe fatto tagliare quegli alberi senza avvisare nessuno. Operazione completamente assurda, tanto più che è bastato un sopralluogo congiunto per trovare soluzioni alternative e salvare sei alberi su nove.
Continueremo a vigilare.
Diamo il merito anche a Giorgio e Fernanda per il parziale risultato dovuto anche alla mobilitazione via mail.
RispondiEliminaIl problema della partecipazione solo formale e non coinvolgente si vede anche in questa vicenda,
oltre che in quella del circuito motoristico di via rivali san Bartolomeo.
Magari si consulta il quartiere, con modalità burocratiche ma senza davvero prospettare alternative, non solo per salvare gli alberi ma per una accessibilità sostenibile . Per esempio una strada solo a senso unico per uscire ed un'altra , a senso unico per entrare, entrambe con piste ciclabili. NON una strada a scorrimento a due corsie in zona residenziale.
Oppure altre soluzioni... come adeguare l'esistente migliorando i punti critici, come l'innesto nel circondario.
Su questo il danno è fatto ed è irrimediabile al momento.
In una zona residenziale con area di rinaturalizzazione attorno al canale dei mulini, incentivare il traffico automobilistico di ingresso è profondamente sbagliato.
Sono i costosi luoghi comuni di una visione da superare in fretta.
Solo una discussione approfondita con i cittadini avrebbe potuto convincere anche qualche
automobilista fanatico e sgommante.
E fare capire a molti che è preferibile abitare in un luogo NoN atraversato dal traffico.
Abbiamo salvato alcuni alberi con un duro confronto ,forti della mobilitazione.
Forse questo ha fatto cambiare idea all'Amministrazione?
Forse la ragione ed il dialogo si fanno strada?
Se son rose fioriranno.