Il 13 del mese corrente la Regione ha approvato il progetto, presentato da Officina dell’Ambiente, per il trattamento di scorie di combustione. Finiranno a Conselice le ceneri di tutti gli inceneritori Hera dell’Emilia-Romagna, rifiuti classificati in buona parte come pericolosi e che dopo semplice trattamento meccanico e fisico, vale a dire macinatura e setacciatura, che non ne elimina la pericolosità, finiranno nelle ceramiche, nel cemento e nei laterizi per l’edilizia. Progetto scellerato, come a suo tempo è stato quello dell’amianto, che avvelenerà ambiente, operatori del settore edile e ignari cittadini che si porteranno in casa rifiuti pericolosi mascherati da prodotti edili.
Lo Studio di Impatto Ambientale di questo progetto porta la firma di Hera che avendo adottato una politica sui rifiuti volta all’incenerimento, più che al contenimento della loro produzione e l’invio al riciclaggio, ha necessità di smaltire le scorie pericolose degli inceneritori. Cosi facendo l’affare é doppio, prima ottiene finanziamenti pubblici per incenerire rifiuti facendo passare la cosa come produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, e poi smaltirà le scorie pericolose di tale attività con lo stabilimento di Conselice. Ma Hera chi è? È una società di multi servizi a capitale sociale a maggioranza pubblica, quindi i nostri amministratori sono responsabili di queste scelte e il Sindaco di Conselice, come pure chi è stato in Giunta con lui e ora si presenta come suo successore, lo è ancor di più avendo consacrato Conselice a pattumiera della Regione e lo ha fatto nel colpevole silenzio di chi ha rifiutato a più riprese, dal 2011 in poi, di dare informazione sul progetto come richiesto dai Verdi.
A suo tempo noi Verdi, unica forza politica a farlo, abbiamo presentato diverse osservazioni a cui la Regione non ha dato risposta esaustiva sulle parti riguardanti la rispondenza o meno del progetto alle norme vigenti. Se si troveranno le risorse umane ed economiche, crediamo ci siano le premesse per un ricorso al TAR per fermare in tempo questo rischioso progetto.
Luciano Lama
Portavoce provinciale Verdi/Ecologisti e Civici)
Questo è l’indirizzo della maschera di ricerca dei progetti in Valutazione di Impatto Ambientale nel sito della Regione: https://serviziambiente.regione.emilia-romagna.it/viavas/servlet/AdapterHTTP?ACTION_NAME=LOGIN_ACTION
RispondiEliminaDa qui è possibile scaricare il materiale inerente il progetto.
forse prima ho sbagliato sito
RispondiEliminaho trovato su internet un grosso documento pdf di legambiente e CGIL che elogia l'operato di ODA ed e' datato 2012
Non capisco quindi la richiesta di legambiente di smentita da ODA
potete darmi il vostro parere ?
grazie
http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/innovazione_sostenibilita_inedilizia_2012.pdf
Interessante quel documento di Legambiente.
RispondiEliminaTra l’altro a pagina 68 cita, fra i prodotti da riutilizzare, la loppa dell’altoforno e la pula di riso, però poi nelle schede dei prodotti a pagina 72 mette il Matrix. L’unico neo del prodotto che risulta in quel documento è che il Matrix rimane legato alla quantità di incenerimento. Cioè, detto male, significa che per avere questo tipo di prodotto è necessario continuare a incenerire.
C’è un però.
A pagina 77 e 78 si parla della sicurezza dei prodotti.
Si legge che i materiali riciclati (come il Matrix appunto) non comportano rischi sul lavoro ” a patto che sia controllata la fase di differenziazione del rifiuto, per evitare la presenza, al loro interno, di sostanze tossiche o pericolose”
Poi a pagina 83 c’è una scheda che analizza la pericolosità del Matrix, nella quale si legge: “Ottenuto da un trattamento specifico di rifiuti non pericolosi di matrice inorganica, costituiti da ceneri pesanti provenienti da processi di termovalizzazione di rifiuti solidi urbani. I rifiuti, dopo trattamenti di frantumazione e comminuzione, vagliatura, deferrizzazione e demetallizzazione assumono l’aspetto di una sabbia”
Ecco il nodo.
Il Matrix è un prodotto non pericoloso se ottenuto dal trattamento di rifiuti non pericolosi.
Nell’impianto di Conselice ci saranno in ingresso anche rifiuti pericolosi!
Quindi questo cambia il giudizio di Legambiente che, mi permetto, è stato un po' leggero.
Anche perché quel documento è del 2012, mentre la nuova classificazione dei rifiuti è del 2010, quindi chi ha espresso quel giudizio si poteva informare meglio.
ma oscurate i copmmenti che non vi aggradano ?
RispondiEliminaprovo a riscriverlo...
RispondiEliminasembra che cerchiate il pelo nell'uovo
elezioni ????
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@roberto rossi
RispondiEliminaSì, ci sono le elezioni e con questo?
I Verdi sono un partito politico presente sul territorio, perché non dovrebbero presentarsi alle elezioni?
I Verdi potranno anche sbagliare, ci mancherebbe, ma contestano quest'impianto dal 2011. Non dovrebbero parlarne adesso, perché siamo in campagna elettorale?
Forse sono quei partiti e quelle liste che di fatto non esistono e che fino ad oggi hanno ignorato questo progetto che, forse, ne stanno parlando proprio perché ci sono le elezioni...