L'AUSL, l'Unione e il Comune di Lugo dicano cosa vogliono fare
L'AUSL del territorio della Romagna, così come tutto il Servizio Sanitario Regionale, è oggetto da tempo di una trasformazione, da prima della nascita dell'AUSL unica romagnola. Gli ospedali si stanno modificando e alcuni di questi, come quello di Lugo, sono destinati a un lento declino e impoverimento di servizi. Si tratta di una trasformazione che sta avvenendo in sordina. Piano piano i reparti vengono smantellati, fino ad arrivare al caso recente della Pediatria di Lugo (e anche di Faenza). Si tratta di reparti che nel tempo sono stati svuotati, divenendo praticamente inesistenti, al punto che si è deciso di decretarne la fine.
In tutta questa trasformazione quali sono i vantaggi per l'utenza? Il cittadino, dato che ne è proprietario, trattandosi di un servizio pubblico, ne è stato informato?
In accordo con AUSL e Regione, la politica locale latita, quando non opera per “non dire” e noi, i soliti Verdi, che denunciamo quello che sta avvenendo da ormai due anni, veniamo emarginati e accusati.
Ora tutti, sfruttando l'ondata di stupore popolare per quest'ultima decisione relativa alla Pediatria, provano ad alzare la voce, per raccogliere un po' di consenso. Anche coloro che ci amministrano, a Lugo come in Regione e che sono corresponsabili di ciò che sta avvenendo.
Crediamo che sia arrivato il momento di giocare a carte scoperte.
L'Ospedale di Lugo aveva delle eccellenze, come Oculistica e Senologia e dei reparti specialistici, come Cardiologia e Pediatria, ma anche dei problemi, come il Pronto Soccorso storicamente ingolfato. Le eccellenze sono state eliminate e trasferite altrove, i reparti specialistici totalmente o parzialmente smantellati, ma le attese in Pronto Soccorso non sono diminuite. Alla luce di tutto questo ci si chiede: cosa vuole fare l'AUSL della Romagna dell'Ospedale di Lugo? Che idea hanno i Sindaci, sempre che ne abbiano una in proposito, dato che il loro mandato li incarica in merito alla sanità per i propri cittadini?
Ecco perché pensiamo che l'operato dell'inefficace Sindaco di Lugo e dell'evanescente Presidente dell'Unione dei Comuni, per non dire del Sindaco di Bagnacavallo, che sarebbe la referente per la sanità, sia inaccettabile. E' trascorso un anno dalle elezioni ormai, ma ancora non si è capito quale sia l'idea dei nostri amministratori in merito all'Ospedale di Lugo. Mentre Ranalli parla di indefinite riorganizzazioni di reparti e future assemblee pubbliche, l'AUSL procede con il voto favorevole degli amministratori in sede di Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria.
E' il momento che i Sindaci inizino a svolgere il ruolo per il quale sono stati eletti. Diversamente, per quale motivo occupano le loro remunerate poltrone?
Scusate, io credo che qualcuno dovrebbe rispondere all'articolo di Bordoni sulla questione riorganizzazione sanitaria. Ma lo sa Bordoni che il giorno in cui è stato presentato il progetto di riorganizzazione sanitaria romagnola in consiglio regionale la sua consigliera di bandiera ha detto di forca e galera di chi ha osato dissentire sulla bontà di tale scelta, con una veemenza tale che neanche i principali fautori (quelli del PD) di tale progetto hanno avuto l'ardire di usare. Ma Bordoni lo sa che appartiene a quel partito, o pensa di appartenere a qualcos'altro. Bordoni è sempre quello che a suo tempo ha detto di essere contrario al Matrix, quando invece i suoi assessori di bandiera in Provincia e in Regione avevano approvato il progetto. Ma Bordoni che film sta guardando?
RispondiEliminaLuciano,
RispondiEliminaForse dovresti scrivere tu la risposta. c' eri tu quel giorno in Regione.