Dopo Quentin Tarantino che ha rimesso in voga il western all'italiana...
Ecco Quentin Verdino che riscrive, in chiave spaghetti western (Il ritorno di Ringo), la disfida elettorale lughese...
IL RITORNO DI VERLINGO
Personaggi
Le Roi the boss storico
Verlingo anti boss che prepara il suo ritorno
Al Ran giovane messicano che Le Roi vuole sceriffo
Val Ross aspirante sceriffo
Al Kop capo dei desperados invasori
El Manzon Ruggente bounty killer
Il Pistolero Nero
L'amazzone Affossa l'Itaglia
Sir Antony Gabriel, il Celta, sceriffo della Verde Valle
Al centro della bassa pianura paludosa spoglia di alberi e affollata di capannoni vuoti si staglia il profilo di Lug City.
Nelle sue strade deserte tra negozi sbarrati si respira aria di duello.
Rinchiuso nel Palazzo marmoreo che domina la Plaza, il boss Le Roi controlla le finanze e la cultura e medita di far eleggere uno sceriffo amico, venuto dai confini del Senio River, un quasi messicano con barba scura e tendenza alla pinguedine, il giovane Al Ran.
Ma da un altro enorme Palazzo, Marygold, ai confini della City si prepara una vendetta: il feroce Verlingo, escluso anni prima dalla carica di sceriffo, proprio da Le Roi, prepara la sua rivincita. E mette insieme un mucchio selvaggio di pistoleros. Pistoleros difensori della fede cattolica e pistoleros senza dio.
E Le Roi, a sua volta, ingaggia nuovi alleati sconosciuti: sinistri personaggi liberati allo scopo. Anche perché Le Roi ha perso degli storici sostenitori, volendo fare tutto da solo.
Il clan della Val Ross vuole eleggere il suo sceriffo. Al casale dei peones armano le loro truppe fedeli con falci e martelli un po' arrugginiti.
C'è poi la minacciata invasione di un gruppo di desperados. Un'invasione di cavallette transgeniche grillotalpa. Al grido di "siete tutti morti", contagiano tutti coloro che riescono a mordere. Li capeggia Al Kop, emerso dalle paludi dei fuochi del Sud per opera dei due stregoni fregoni Bep e Taleggio. E vogliono metter a ferro e fuoco Lug City. Per rinnovarla. Come Nerone. Li affianca El Manzon Ruggente, bounty killer che le spara a ogni ora del giorno e della notte.
Nell'ombra si aggira il Pistolero Nero che manganella zingari e stranieri,veri o presunti, fin dalla prima colazione.
Cavalca poi ai margini della Ghost City l'amazzone Affossa l'Itaglia. Dopo l'Itaglia la cura toccherebbe a Lugh City.
Per non parlare di Sir Antony Gabriel, il Celta della fertilissima Verde Valle che si propone come nuovo sceriffo, dopo aver difeso l'ospedale di Lug City dallo smantellamento.
Gabriel confida nei rinforzi che arriveranno da oltre confine dalle terre Verdi dei Franchi e degli Alemanni. Vorrebbe che Lug City diventasse tutta una Verde Valle.
Sir Antony se la ride sotto i baffi e non si scompone. Ha una provvista di carote biologiche che annichilirà le pallottole a salve dei suoi concorrenti.
Ecco il suo inno:
"Sono trent'anni che mi faccio il mazzo
e vado forte come un razzo.
Mangiare bio,
bio agricoltura,
Università Popolare,
difesa della natura.
Parco del Loto,
piste ciclabili,
energia solare,
rinnovabili.
Poi l'ospedale da salvare,
contro burocrati regionali.
Dopo trent'anni al vostro servizio,
vorrei togliermi questo sfizio:
fare lo sceriffo a Lug City,
meglio di tutti quegli invorniti".
Torna Verlingo
a villa Magia...
e Le Roi?
Parte e se ne va via.
divertente questo scritto, mi ha fatto ridere :-)
RispondiEliminaNuova versione del ritorno di Verlingo.
RispondiEliminaAbbiamo aggiunto l'amazzone Affossa l'Itaglia. Come avevamo potuto dimenticarci di lei...
In campagna elettorale ci si può anche divertire, ogni tanto.
RispondiEliminaParole sante Gianluca Baldrati..... ormai non ride più nessuno....ci stanno togliendo anche questo....simpatica visione....
RispondiEliminaper male che vada, il nobel per la letteratura non glielo toglie nessuno ... se l'ha vinto Fo ... u s rid par nò pianzar
RispondiEliminauna satira di questo tipo in fondo esprime una certa benevolenza universale..
RispondiEliminasiamo uomini umani.. diceva totò
quindi una ridimensionata fa bene a tutti