lunedì 20 gennaio 2020
Verdi/Europa Verde e la pista ciclabile di Via Emaldi
L’opposizione della Lega e di altre forze politiche contro la pista ciclabile di via Emaldi è anacronistica e antistorica.
Attualmente ogni provvedimento della Unione europea è condizionato , in misura minore o maggiore, dall’essere a favore dell’ambiente.
Dovremmo essere tutti in prima linea a promuovere e favorire ogni disposizione in tal senso: è stato dimostrato più volte che la Pianura Padana è una delle cinque regioni più inquinate del mondo.
Ancora la settimana scorsa sono stati superati del doppio i limiti delle polveri sottili (PM10) per più giorni e considerate letali per l’apparato respiratorio, inquinamento atmosferico che risulta ancora più dannoso per i bambini.
Abbiamo bisogno di una cultura diversa della mobilità, non possiamo pensare di continuare a utilizzare all’eccesso le automobili come stiamo facendo ora, in attesa di un po’ di pioggia affinché l’aria si pulisca per qualche giorno
Non è possibile ammirare i paesi nordici per le scelte in tema di mobilità sostenibile e nello stesso tempo osteggiare ogni cambiamento delle nostre abitudini.
Una domanda si impone: sono coscienti di questo i firmatari della petizione?
La perdita di qualche parcheggio e del tempo per qualche minuto di passeggiata con i propri figli per accompagnarli a scuola valgono di più della loro salute?
Per questo riteniamo l’opposizione alla pista ciclabile, che come ogni cosa può essere migliorabile, anacronistica e antistorica.
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