I Verdi invitano al voto e a votare sì domenica 17 aprile. Il referendum per dire sì all'abrogazione delle trivelle è stato indetto da nove Consigli Regionali, di cui sette a maggioranza centrosinistra e due a maggioranza centrodestra. Un referendum trasversale dunque, al di là delle appartenenze partitiche, che accomuna tutti coloro che hanno a cuore la salvezza del nostro mare. Per la sua bellezza, per il turismo che rappresenta il vero petrolio per l'Italia, per abbandonare i residui delle energie fossili e scegliere la strada delle energie rinnovabili.
Molti vescovi ed associazioni cattoliche, seguendo l'enciclica di Papa Francesco, Laudato si', hanno invitato a votare sì. Ma anche associazioni e Sindacati assai diversi tra loro. La FIOM, ma anche la Confesercenti. Presidenti di Regioni come la Toscana e la Puglia.
Quindi andare a votare diventa estremamente importante. Inoltre per quanto riguarda la riviera romagnola, è noto che le estrazioni di idrocarburi provocano l'abbassamento della costa e quindi fenomeni di ingressione marina e la necessità di ripristinare ogni anno le spiagge con costosi ripascimenti di sabbia. Tanti che il Consiglio Comunale di Ravenna ha votato un ordine del giorno per chiudere la piattaforma Angela Angelina vicinissima alla costa.
Con le norme attuali, che il referendum chiede di abrogare, non si pone alcun termine alle concessioni delle piattaforme e in questo modo se regala per sempre un bene pubblico alle multinazionali che, così, evitano o comunque posticipano i gravosi costi di smantellamento delle piattaforme stesse.
Ogni voto è prezioso per decidere il nostro futuro. Non esercitare questo diritto risulta una fuga dalle proprie responsabilità.
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