Mi chiamo Giacomo Foschini, ho quarantasei anni e sono un avvocato.
Ho accettato volentieri l'invito di Paolo Galletti a candidarmi.
L'ho fatto per l'intima convinzione che la protezione dell'ecosistema, degli animali (d'affezione e non) e della biodiversità sia un aspetto fondamentale anche nell'amministrazione di un Comune, perché ogni singolo gesto che noi compiamo si riflette nella 'grande trama' del nostro pianeta.
Anche nei limitati spazi di competenza di un'amministrazione locale c'è tanto da fare soprattutto per conservare e, se possibile, migliorare l'ambiente in cui viviamo.
Per raggiungere questo scopo non è necessario mettere nuove tasse o stringere con i lacci e laccioli della burocrazia e delle multe gli imprenditori o i singoli cittadini.
La mia idea è esattamente opposta.
Credo che si debba diffondere in primo luogo la consapevolezza: che tutti noi possiamo ridurre gli imballaggi inutili semplicemente facendo a meno della sportina quando andiamo in farmacia e di complicati involucri per avvolgere un etto di formaggio. Basta pensare che impieghiamo cinque minuti a mangiare il formaggio e che l'involucro ci mette mille anni a rientrare in natura (col rischio che nel frattempo se la mangi una tartaruga nell'Oceano indiano). Su questo il Comune potrebbe fare molto.
Partirei dalle scuole dell'infanzia per diffondere la consapevolezza su questi temi: un frutteto nelle scuole elementari e anche negli asili per insegnare ai bambini che un'albicocca raccolta dall'albero spesso è molto più buona della frutta del supermercato o che l'uovo allevato da una gallina libera e nutrita in modo naturale alla fine costa come gli altri solo che è più soddisfacente per il palato, oltre che più rispettoso per gli animali.
Le città - anche un paese piccolo e decisamente in crisi come Lugo – sono congestionate dal traffico.
Invece di aumentare le multe e i divieti, trovo che sia più intelligente incoraggiare chi ama andare a piedi o in bicicletta rendendo piacevole il loro percorso migliorando quantità e qualità del verde pubblico.
In questo modo ciascuno di noi sarebbe invogliato a lasciare a casa la macchina e non si sentirebbe oppresso da divieti e contravvenzioni.
È possibile sviluppare anche la consapevolezza che il motore a scoppio è una cosa del passato.
Se anche a Lugo fosse possibile alimentare le automobili con l'elettricità o l'idrogeno, scommetto che molti cittadini sarebbero tentati di fare l'investimento.
Il legislatore nazionale ha introdotto da pochi giorni la possibilità per chi subisce un processo per reati poco allarmanti di sostituire la pena con i lavori socialmente utili. Prevedo già che ci saranno un mucchio di richieste e sarebbe un peccato non sfruttare quest'occasione per migliorare il nostro ambiente e lasciare alle generazioni future qualcosa di duraturo. L'obiettivo di ridurre il peso della burocrazia è la sfida più ardua, ma con un consenso ampio dei cittadini e persone preparate, sono sicuro che ci si possa riuscire.
In bocca al lupo!
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