Perché far passare per prevenzione del rischio idraulico, con annesse misure di urgenza e di protezione civile, un intervento di ordinaria manutenzione di un’opera che ha solo finalità irrigue e non fa parte della rete scolante del territorio?
lunedì 25 gennaio 2016
Canale dei Molini: errori nella procedura?
Perché far passare per prevenzione del rischio idraulico, con annesse misure di urgenza e di protezione civile, un intervento di ordinaria manutenzione di un’opera che ha solo finalità irrigue e non fa parte della rete scolante del territorio?
martedì 19 gennaio 2016
Pavaglione: piazzale rinnovato e snaturato
Con un po' di ritardo pubblichiamo il nostro comunicato stampa del 12 dicembre scorso, che tanto ha fatto arrabbiare il Sindaco di Lugo.
Cacciato dalla porta a furor di popolo, il famoso progetto delle betulle, seppur pagato dai contribuenti, è rientrato dalla finestra con questo discutibile arredo urbano fatto di collinette di ghiaino color ocra e alberi in vaso (ma ci saranno?).
La scelta di intervenire sulla piazza del Pavaglione così pesantemente, quasi fosse un luogo degradato meritevole di riqualificazione urbana, ha fatto dimenticare volutamente che il ruolo prioritario e originale della piazza è legato al suo ruolo fondamentale: essere la sede ideale e storica per manifestazioni all'aperto quali il mercato, il palio, la fiera biennale dell'artigianato, spettacoli, concerti, etc.
La scelta di intervenire sulla piazza del Pavaglione così pesantemente, quasi fosse un luogo degradato meritevole di riqualificazione urbana, ha fatto dimenticare volutamente che il ruolo prioritario e originale della piazza è legato al suo ruolo fondamentale: essere la sede ideale e storica per manifestazioni all'aperto quali il mercato, il palio, la fiera biennale dell'artigianato, spettacoli, concerti, etc.
Neo-Pavaglione
Vorrei attaccarmi appunto al malinteso facendo appello alla realtà storica e agli stili ad essa inerenti, piuttosto che alle suggestioni dettate magari da buon gusto contemporaneo ma niente di più. La realtà del Pavaglione è che esso venne realizzato negli anni ’70-80 del Settecento, su richiesta dei Lughesi e dietro approvazione del governatore della Legazione di Ferrara l’attivissimo Cardinale Carafa, per provvedere a (diremmo oggi) razionalizzare lo spazio in cui si effettuavano il mercato dei bozzoli da seta e la Fiera cuore pulsante della mercantile terra di Lugo; uno spazio centrale lasciato libero giusto due secoli prima con l’abbattimento della Cittadella e prontamente occupato dai bottegai che ottennero anche il riscatto della Fossa del Castello dopo lunga contesa con famiglie che la avevano avuta in usufrutto.
Robinie del Canale dei Molini, ripassiamo
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All'ombra del boschetto[/caption]
E' stata finalmente convocata, per giovedì 21 gennaio, presso la sala pubblica del centro commerciale Iris, alle ore 20.30, la riunione della Consulta Lugo Nord per affrontare coi cittadini lughesi la questione. Vediamo di fare un breve ripasso della storia...
La vicenda del taglio degli alberi, non solo robinie, dell'argine alla sinistra idraulica del Canale dei Molini nel tratto compreso fra Via De Brozzi e Via Piratello da parte del Consorzio di Bonifica è diventata nota al pubblico, tramite la stampa e il contatto diretto con gli interessati, alla fine dell'estate 2015.
E' stata finalmente convocata, per giovedì 21 gennaio, presso la sala pubblica del centro commerciale Iris, alle ore 20.30, la riunione della Consulta Lugo Nord per affrontare coi cittadini lughesi la questione. Vediamo di fare un breve ripasso della storia...
La vicenda del taglio degli alberi, non solo robinie, dell'argine alla sinistra idraulica del Canale dei Molini nel tratto compreso fra Via De Brozzi e Via Piratello da parte del Consorzio di Bonifica è diventata nota al pubblico, tramite la stampa e il contatto diretto con gli interessati, alla fine dell'estate 2015.
Matrix: un po' di storia
Per capire bisogna fare qualche passo indietro.
Innanzi tutto i tempi
La V.I.A. regionale che ha autorizzato il progetto Matrix contemplava un crono programma in cui si prevedeva di completare le opere necessarie in 12 mesi dal rilascio delle autorizzazioni pertinenti. Dall'allegato di asseverazione del permesso di costruire, si evince che la natura delle opere consistevano in “ampliamento di capannoni e ristrutturazione dell'intero sito esistente”. Tempo previsto per tali interventi strutturali 7 mesi, per completare invece le opere elettromeccaniche, gli impianti di aspirazione e depurazione aria e di trattamento acque erano contemplati altri 5 mesi.
Matrix: respinto il ricorso al TAR, ma qualcosa non quadra
Tutte le altre questioni, da un punto di vista di regolarità dell'iter autorizzativo erano più facilmente superabili, infatti il TAR le liquida in quanto, dice, tutte le problematiche sollevate dai ricorrenti sono state ampiamente trattate dalla Conferenza dei Servizi durante la V.I.A., non sussistono quindi rischi. Non ci sono per il mondo agricolo, in quanto il proponente stesso afferma nel suo rapporto ambientale che “non si rilevano significativi impatti connessi all'esercizio dell'impianto”.
Matrix: errori nelle procedure di autorizzazione
Invece la presenta di II e l'ufficio competente l'autorizzata in II. Non c'è nessuna complessità, come affermano i tecnici dell'Unione, andava semplicemente verificata la coerenza fra pre-sismica e sismica, sono stati commessi degli errori, punto e basta.
Matrix: al TAR nulla da fare
In poche parole il TAR sostiene che dal momento che è stata fatta la VIA non ci sono rischi.
mercoledì 23 settembre 2015
“Bloccate il taglio delle robine nel Canale dei Mulini”
In base a quale criterio si è autorizzato da parte del Comune l’abbattimento di varie robinie ultra decennali lungo l’argine sinistro del Canale dei Mulini all’altezza di via Bellini e a ridosso del Parco del Loto?
Chi ha dato mandato al Consorzio di Bonifica per procedere all’abbattimento senza tener conto del regolamento comunale sul verde pubblico approvato qualche anno fa e che tutela alberi di certe dimensioni, come in questo caso?
giovedì 17 settembre 2015
Stato dell’arte dell’Esposto alla Magistratura intrapreso dal Comitato CASTA
Il Comitato C.A.S.T.A. dopo attente valutazioni ha scelto di intraprendere la via dell’Esposto alla Magistratura e non il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). Questa decisione mira ad ampliare le possibilità di fermare il progetto del Matrix, visto che l’azione attraverso il TAR è stata parallelamente intrapresa da alcuni esponenti del mondo agricolo ed agroalimentare, da noi sensibilizzati sulle problematiche legate alla lavorazione del Matrix, che si sono sentiti direttamente coinvolti dalle eventuali ripercussioni. Oltre a ciò (e per noi principale motivo) le esperienze avute in passato con il TAR, quando agimmo nei confronti della centrale Unigrà, ci hanno portato a non serbare la benché minima fiducia in tale organismo.
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